[APPELLO] No Abeti vivi per Natale

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Sudrak al-Salik
00sabato 8 dicembre 2007 16:59
APPELLO DEL WWF NO AGLI ABETI VIVI PER GLI ALBERI DI NATALE

IL WWF LANCIA UN APPELLO PER NATALE: NON INSTALLIAMO ABETI VIVI PER GLI ADDOBBI E SOSTITUIAMOLI CON PIANTE DELLA MACCHIA MEDITERRANEA DA REINTRODURRE IN NATURA DOPO LE FESTIVITA’



Nel periodo delle feste natalizie numerosi abeti brillano di mille luci nelle case italiane: sono milioni gli abeti veri che ogni anno vengono addobbati per festeggiare il Natale e non sempre provengono da una normale attività agricola di tipo vivaistico.
Da anni la nostra Associazione si batte per stimolare e far crescere nella gente una sempre maggiore sensibilità e rispetto nei confronti degli alberi, riuscendo a scongiurare, spesso in extremis l’inutile abbattimento di numerosi alberi, partecipando attivamente a piantarne di nuovi e spingendo le amministrazioni comunali ad adottare regolamenti per la tutela ed il potenziamento del prezioso patrimonio arboreo delle nostre città.
Anche per questo Natale il WWF Penisola Sorrentina invita le persone e le Amministrazioni Comunali a non comprare abeti vivi scegliendone al loro posto uno sintetico o meglio ancora ricorrendo a soluzioni alternative e vantaggiose per l’ambiente, come ad esempio decorare, piuttosto che un abete proveniente da lontano, qualche altro tipo di pianta autoctona sempreverde: un ginepro, un pino, un cipresso, un tasso, e, perché no, un lauro, un carrubo, un leccio, un corbezzolo o un viburno!!!
Queste piante infatti appartengono alla macchia mediterranea e ben si adattano al clima e alla natura del terreno del nostro territorio e si potranno tranquillamente ripiantare in natura dopo le festività natalizie con un vantaggio per l’ecosistema e contribuendo alla ricostruzione del patrimonio boschivo devastato dagli ultimi incendi estivi.
Il Comune di Sorrento è stato il primo ad aderire alla nostra campagna seguito successivamente da S.Agnello (nel 2004) e da Piano di Sorrento (2006).
A questi comuni va il merito di continuare nell’iniziativa anche per questo Natale.
Va ricordato che dei numerosi abeti acquistati (anche ad alto costo!!!) dalle varie Amministrazioni comunali negli anni scorsi NESSUNO, compresi quelli zollati e garantiti (!?!), è MAI sopravvissuto!
Come spesso è difficile che sopravvivano anche i tanti piccoli alberi venduti nelle varie fiere e/o negozi.
L'Abete rosso (il cui nome scientifico è "Picea Abies"), più conosciuto da tutti come “albero di natale", è infatti una conifera tipica delle nostre montagne; cresce spontaneo su tutto l'arco alpino tra gli 800 e i 2300 mt. d'altitudine, e sull’Appennino settentrionale formando fitte e ombrose foreste.
E’ chiaro che nel caldo dei nostri ambienti domestici, costretto a “soffocare" in uno stretto vaso, a "sudare" resina e perdere rapidamente i suoi aghi, magari accanto al fuoco di un caminetto, è destinato a deperire velocemente.
Se proprio non si riesce a fare a meno di addobbare un abete vivo per la propria casa invitiamo i cittadini a fare attenzione che abbia un apparato radicale sano e il "cartellino" che ne indichi il vivaio di provenienza e, nel caso si decidesse di piantumarlo in piena terra bisognerà di avere l’accortenza di portarlo in montagna e/o in un sito sufficientemente fresco, possibilmente esposto a nord-ovest, ricordandosi che nel caso di confini con proprietà limitrofe bisognerà rispettare la distanza di tre metri per evitare in futuro spiacevoli contenziosi ai danni dell’albero.



..e infine qualche consiglio utile per “salvare” l’albero di Natale…
a cura del Responsabile del Settore Flora Claudio d’Esposito

Innanzitutto al momento dell’acquisto verificate che il vostro albero abbia un apparato radicale bene sviluppato, successivamente va invasato in un adeguato contenitore con del buon terriccio, non dimenticando di distendere sul fondo del contenitore stesso dell’argilla espansa per garantire un buon drenaggio attraverso il foro.
Subito dopo innaffiate e collocate l’abete in giardino o sul terrazzo sino al giorno stabilito per la decorazione. Anche prima di portarlo in casa innaffiatelo abbondantemente e poi posizionatelo (se possibile) alla luce e lontano dai termosifoni.
Durante il periodo in cui l’abete vive in casa il suo principale nemico è la siccità, perciò mantenete umido il terriccio del vaso somministrando poca acqua alla volta e quotidianamente nebulizzate dell’acqua sulla chioma. Finito il periodo delle feste, riabituate la pianta ai rigori invernali effettuando un passaggio graduale da un ambiente caldo a un ambiente più fresco, ma sempre sufficientemente luminoso. Appena le condizioni esterne lo permettono, in marzo, esponete la pianta all’aperto, in giardino o sul terrazzo.
Un metodo semplice per poter riutilizzare l’abete nel Natale successivo consiste nell’interrare la pianta, con tutto il contenitore, in giardino; in tale maniera l’apparato radicale rimarrà fresco e verranno ridotti di molto i rischi di disidratazione. Non appena noterete la ripresa vegetativa, somministrate alla pianta, in occasione di un’innaffiatura, del concime.

Sorrento, 07/12/07

FONTE
Akyaky
00sabato 22 dicembre 2007 10:54
Non lo avrei mai creduto!!!
Ero convintissima che quella dell'abete "vero" fosse un'usanza ormai superata... mi sbagliavo proprio! è orrendo![SM=x1368221]
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