Ergastolo a un "tagliatore" d'alberi del Nevada
La severità della legge americana di fronte a quella italiana in materia di protezione delle risorse ambientali
Gli americani (U.S.A) non avranno firmato il protocollo di Kyoto sulla riduzione della Co2 nell’atmosfera, ma alla funzione purificatrice degli alberi ci tengono eccome.
Nel Nevada un uomo di 60 anni, che è stato arrestato con l'accusa di “arboricidio”, rischia 35 anni di reclusione.
Un periodo che da solo supera tutti i giorni di carcere scontati dai delinquenti italiani individuati come responsabili di incendi nella storia della Repubblica italiana, che hanno distrutto migliaia se non milioni di alberi.
Il povero Douglas Hoffman, così si chiama, è accusato di essere il 'killer' che ha ucciso solo poche centinaia di alberi in una zona a sud di Las Vegas. Alcuni li avrebbe segati di netto; altri li avrebbe fatti morire lentamente, incidendone in profondità il tronco fino a tagliare i condotti della linfa.
L'uomo è stato sorpreso una notte da un ex vice sceriffo in pensione mentre tentava di nascondersi nella boscaglia dopo aver appena reciso di netto la punta di un albero.
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