Ghiaccio in Antartide racconta ultimi 800.000 anni

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Akela il solitario
00venerdì 6 luglio 2007 13:34
GHIACCIO ANTARTIDE RACCONTA ULTIMI 800.000 ANNI

Da www.ansa.it/ambiente/index.shtml

(ANSA) - ROMA - E' scritta nei ghiacci dell'Antartide la storia del clima globale negli ultimi 800.000 anni: per la prima volta, finalmente, gli studiosi del clima hanno a disposizione dati di prima mano che permettono di ricostruire il reale andamento climatico del passato. A fornire il materiale, pubblicato oggi su Sciencexpress, e' la ricerca condotta analizzando la carota di ghiaccio estratta nel plateau antartico nell'esperimento Epica (Progetto europeo di perforazione in Antartide), in un sito poco distante dalla base italo-francese di Concordia, a Dome C. La carota di ghiaccio, lunga 3.260 metri, e' stata estratta in Antartide e studiata da un gruppo di ricerca internazionale, nel quale l'Italia ha un ruolo importante attraverso il Programma Nazionale di ricerche in Antartide (Pnra). ''Quella ottenuta con Epica e' la ricostruzione dell'andamento del clima piu' estesa nel tempo finora ottenuta'', ha osservato il coordinatore del settore Glaciologia del Pnra, Massimo Frezzotti. Tanto che grazie al ghiaccio di Epica e' possibile ricostruire per la prima volta ben 11 cicli glaciali. E dalla ricerca risulta che spesso i periodi interglaciali hanno avuto temperature alte, molto piu' alte di quelle che vengono registrate oggi. E' accaduto, ad esempio, 130.000 anni fa, quando la temperatura era maggiore di 4,5 gradi e il livello del mare era piu' alto di cinque o sei metri rispetto ad oggi. Altri casi di riscaldamento globale sono avvenuti circa 400.000 anni fa, nel Quaternario, e si sono ripetuti piu' volte negli ultimi 800.000 anni. A raccontare la storia della temperatura e' stato un testimone particolare: un isotopo dell'idrogeno (deuterio) rimasto imprigionato nel ghiaccio. Grazie alla collaborazione tra il Laboratoire des Sciences du Climat et de l'Environnement di Saclay, in Francia, e le universita' italiane di Trieste, con Barbara Stenni, e Parma, Enrico Maria Selmo. Altri testimoni importanti sono state le bolle d'aria intrappolate negli strati piu' profondi del ghiaccio, che corrispondono a 800.000 anni fa. ''Questa nuova ricostruzione climatica - osservano gli studiosi italiani - ricopre un ulteriore ciclo glaciale-interglaciale e conferma che il clima del Quaternario ha subito un cambio nel suo comportamento ciclico circa 400 mila anni fa; prima di allora i periodi interglaciali erano meno caldi e duravano piu' a lungo''. Il periodo piu' freddo, con temperature di 10 gradi inferiori alle attuali, si e' verificato nell'ultimo massimo glaciale, che si e' verificato circa 20 mila anni fa. Il periodo piu' caldo, con temperature 4,5 gradi superiori alle attuali, si e' verificato durante l'ultimo interglaciale, circa 130.000 anni fa. Inoltre, osservano i ricercatori italiani, ''la correlazione tra le temperature dell'Antartide e le variazioni del livello marino, informazione dedotta dai sedimenti marini, appare evidente per l'intero periodo di 800.000 anni''. Inoltre, proseguono i ricercatori, ''le misure dettagliate, ora disponibili, confermano il legame tra le brusche variazioni climatiche della Groenlandia e le variazioni delle temperature, a scala secolare e millenaria, registrate nel settore atlantico dell'Antartide orientale (presso l'altro sito di Epica a Dronning Maud Land) cosi' come a Dome C, nel settore indo-pacifico''. Infine, osservano, nelle variazioni climatiche osservate in passato ha giocato un ruolo importante l'orbita percorsa dalla Terra, con la precessione degli Equinozi, la sua inclinazione e con essa le variazioni nei periodi di irraggiamento solare. (ANSA). BG
05/07/2007 20:00
Marina.celta
00venerdì 6 luglio 2007 22:41
Da quanto ho capito ci sono già stati periodi in cui la temperatura del globo ha subìto un'impennata come quest'anno.E a quanto pare anche la terra si è autoesposta a questo fenomeno per mezzo del suo moto nell'universo. Purtroppo questa distanza di tempo continua a spaventarmi, perchè stiamo parlando di centinaia di migliaia di anni fa, il che vuol dire che non è una situazione tanto ricorrente.
Io spero sempre che da ognuno di questi studi possa venir fuori un piano B. Il passo successivo, la soluzione. E magari, chissà, nelle mani di qualche mente che ancora non conosciamo, c'è quel segreto che ci aiuterà a risolvere il problema ambiente, continuando a convivere con tutte le nostre comodità da nuovo millennio. [SM=x1169446]
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