L'HERMITAGE FESTEGGIA I SUOI 'GATTI MARZOLINI'
A San Pietroburgo in Russia.
2 aprile 2007 - Sono cinquanta, ben pasciuti, soddisfatti del loro impiego: da oggi i gatti del museo Hermitage di San Pietroburgo hanno anche una loro giornata di festa, intitolata al 'Gatto marzolino salva-capolavori'.
Il contingente felino e' una antica tradizione del celebre museo: fin dal '700, il palazzo d'inverno che oggi ospita le sale espositive era stato riempito di gatti per eliminare i pericolosissimi topi golosi di tele e documenti.
Il capostipite dei 'gatti marzolini' fu portato dall'Olanda, per l'appunto in marzo, da Pietro il Grande, il fondatore di San Pietroburgo. La figlia Elizaveta si procuro' altri felini a Kazan, nel Tatarstan, proprio perche' rinomati nella caccia ai ratti.
Caterina la Grande, iniziatrice di quella che e' oggi una delle maggiori collezioni di arte del mondo, dette al contingente a quattro zampe uno statuto ufficiale, quello di 'guardiani delle pinacoteche'. Persino durante il terribile assedio di Leningrado della seconda guerra mondiale, durato oltre 900 giorni e che provoco' un milione di morti per fame, i gatti del museo vennero almeno in parte risparmiati.
Oggi i dipendenti dell'Hermitage li considerano colleghi a tutti gli effetti, e poiche' sono senza stipendio ufficiale, fanno collette per mantenerli con una dieta che non sia solo a base di topi. Qualche anno fa hanno anche creato una Fondazione degli 'Amici dei gatti dell'Ermitage', e oggi hanno presentato un libro sulle loro gesta: in fondo si deve al loro se in una citta' ricca di canali come San Pietroburgo, i capolavori esposti nell'ex palazzo imperiale non presentano segni di denti di topo.
(ANSA)
"La vera bellezza non si percepisce con gli occhi, ma col cuore"