Agli europei piacciono i prodotti

AGLI EUROPEI PIACCIONO I PRODOTTI
Sondaggio dell'Unione Europea.
Fonte: www.animalieanimali.it/ln_articolo_home.asp?serie=222&novi...

6 aprile 2007 - Per i cittadini europei il benessere animale è prioritario, lo dice l'Eurobarometro, il rapporto pubblicato dalla Commissione europea che evidenzia la diffusa volontà di migliorare le condizioni degli animali che vivono nei nostri Paesi e di investire tempo e denaro per questo scopo. L' Ente Nazionale Protezione Animali (Enpa) sottolinea le forti implicazioni del testo dell'Eurobollettino che apre il numero sul mese di marzo con la notizia che il 77% degli europei ritiene che i miglioramenti dell'ultimo decennio in materia di benessere animale siano solo l'inizio e che molto ancora ci sia da fare; e la Protezione Animali chiama il Governo italiano e quelli degli altri Paesi europei a rispondere positivamente all'istanza di impegno chiesta dalla maggioranza dei cittadini. In una scala da 1 a 10, gli intervistati - un campione composto da 30.000 cittadini dei 29 Paesi membri dell'Ue - hanno dato una priorità pari a 8 al benessere animale.
Il sondaggio ha dimostrato che la sensibilità degli europei verso i temi animalisti è cresciuta notevolmente e che le persone sono pronte a impegnarsi anche attivamente pur di vedere un cambiamento concreto e non solo all'interno dei confini dell'Unione: l'89% è convinto che le importazioni di prodotti da Paesi terzi dovrebbero garantire che queste merci siano state realizzate nel rispetto del benessere animale in modo analogo alle merci prodotte all'interno dei Paesi membri dell'Ue. Ad incentivare le etichette "cruelty free", gli europei si dicono pronti a cambiare abitudini di acquisto, spendendo qualcosa di più e cambiando anche i fornitori abituali pur di avere la certezza che non sia stato commesso alcun maltrattamento nei confronti di un animale in tutto il processo di produzione e diffusione sul mercato. L'applicazione di sgravi fiscali per gli industriali che decidano di adeguarsi a questo standard sarebbe auspicabile per un terzo delle persone intervistate. L'Enpa, che da anni promuove l'acquisto di prodotti realizzati nel rispetto degli animali, considera questi dati estremamente utili non solo perché indicativi di una sempre maggiore attenzione verso gli animali, ma perché - esprimendo le intenzioni dei consumatori - toccano un argomento, l'economia, particolarmente caro anche ai Paesi che non si curano del benessere animale. Se l'Ue dovesse vincolare l'accesso delle merci al rispetto degli animali, alcuni Paesi extraeuropei potrebbero avere seri problemi alle loro esportazioni e questo, l'Enpa lo augura caldamente, potrebbe spingerli a migliorare le norme di tutela animale, se pure per un intento non etico.
(9Colonne)

Mi permetto di dire solo: "speriamo..."