"Forum amici del Regno Perduto"

[Zensunni Sietch] [L'Impero] [Il Palazzo del 2000] [m'Arte] [Figurati!]

Olive e Olio di Sicilia

Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

Allarme Greenpeace: pescato 90% di tonni, merluzzi & C.

Ultimo Aggiornamento: 04/05/2007 15:13
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 4.085
Sesso: Maschile
04/05/2007 14:52
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

ALLARME GREENPEACE: PESCATO 90% DI TONNI, MERLUZZI & C.
E trenta miliardi di dollari in sussidi.

Da Animali & Animali

4 maggio 2007 - Tavole sempre piu' povere di pesce. Fondali e acque aperte sempre meno popolate. E una certezza: entro il 2050 intere popolazioni ittiche spariranno. E non e' tutto. I tre quarti delle popolazioni ittiche di interesse commerciale sono sfruttate oltre il limite e quasi il 90% delle popolazioni delle specie di maggior valore- dal merluzzo atlantico al tonno, al pesce spada del Mediterraneo- e' stata pescata. Il rapporto che Greenpeace presenta oggi, "In un mare di guai", denuncia le cause principali della crisi della pesca: dalla potenza delle flotte pescherecce, sostenute da oltre 30 miliardi di dollari l'anno di sussidi pubblici, all'uso di metodi di pesca distruttivi, al fallimento della lotta alla pesca illegale come, ad esempio, le spadare italiane che continuano a pescare malgrado il bando delle Nazioni Unite (1992) e dell'Unione europea (2002).
Le spadare, o "muri della morte", sono reti lunghe anche venti chilometri. Vanno alla deriva, uccidendo, oltre al pescespada, delfini, capodogli, tartarughe e altre specie marine. Alla fine degli anni Novanta, le spadare uccidevano circa 8.000 cetacei l'anno. Malgrado cio', vengono ancora usate: nel solo biennio 2005/2006, in Italia ne sono state sequestrate oltre 1.500 chilometri. E il fenomeno non sembra scomparso neanche nel 2007: le ultime segnalazioni sono proprio di alcune settimane fa, spiega Alessandro Gianni', responsabile della campagna Mare di Greenpeace. Proprio oggi e' stata inviata ai ministeri competenti una lettera ufficiale per denunciare questa anomalia, "offrendo piena collaborazione per mettere fine alle pratiche illegali che uccidono i nostri mari". Un esempio ancora peggiore di gestione della pesca nel Mediterraneo e' quello del tonno rosso, utilizzato per il sushi adorato in Giappone: oltre l'80% dello stock e' ormai perduto. L'80% dello stock di tonno rosso e' perduto, ma gli Stati continuano ad assegnarsi quote legali doppie- circa 30.000 tonnellate- rispetto a quanto la ricerca scientifica indica per preservare questa risorsa. Questa pesca indiscriminata- attacca Greenpeace- e' causata anche dal boom dell'ingrasso del tonno. Dalle reti, i tonni passano all'interno di gabbie e vengono fatti ingrassare per qualche mese prima di essere venduti. In tutto il Mediterraneo gli "allevamenti" hanno una capacita' che si avvicina alle 60.000 tonnellate, con una quota di pesca di 32.000 tonnellate.
Per non parlare degli impatti sui siti dove si trovano gli allevamenti: gli escrementi dei tonni e il pesce (mangime) non mangiato possono causare acque torbide e maleodoranti, come successo recentemente in Italia (Castellammare del Golfo, Vibo Valentia, Corigliano Calabro, Marina di Camerota, solo per fare qualche esempio), Turchia e Malta, con evidenti ripercussioni sul turismo. "Siamo tutti responsabili di questo disastro che avviene in silenzio perche' quello che succede sott'acqua non si vede", dichiara l'attrice e cantante Romina Power, madrina della campagna Mare di Greenpeace: "Da soli forse non si ottiene nulla ma in tanti e' possibile raggiungere risultati concreti. Senza una vera tutela per il mare non ci sara' futuro".
Greenpeace ritiene che la soluzione sia quella di governare le risorse del mare- la pesca, i trasporti, il turismo, l'estrazione di minerali o di idrocarburi, solo per citare i principali elementi- con un "approccio ecosistemico" e applicando il principio di precauzione. "Il mare produce ossigeno", spiega Gianni': "Piu' della meta' di quello che respiriamo proviene da mari e oceani e assorbe anidride carbonica e altri gas serra come il metano, contribuendo a combattere il riscaldamento globale. E' agli oceani che dobbiamo, probabilmente, il piu' importante contributo nel rallentare i cambiamenti climatici." In seguito alla decisione del Summit di Johannesburg nel 2002 di creare una rete mondiale di riserve marine, Greenpeace ha presentato lo scorso anno una proposta specifica per una rete di 32 riserve d'altura nelle acque internazionali del Mediterraneo e preme perche' questa rete sia riconosciuta nella Direttiva che l'Ue sta preparando per la sua Strategia marina.
(Val/ Dire)

"La vera bellezza non si percepisce con gli occhi, ma col cuore"


OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 737
Sesso: Femminile
04/05/2007 15:13
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

l'ho sentito ieri al telegiornale.... poveri pesci, a loro spetta sempre la morte peggiore....

Guardavo quei bei pesci muoversi nell'acqua, guardavo i maialini appesi agli uncini e pensavo a come, a parte la miseria e la fame, l'uomo ha sempre trovato strane giustificazioni per la sua violenza carnivora nei confronti degli altri esseri vienti. Uno degli argomenti che vengono ancora usati in Occidente per giustificare il massacro annuo di centinaia di milioni di polli, agnelli, maiali e bovi è che per vivere si ha bisogno di preteine. E gli elefanti? Da dove prendono le proteine gli elefanti?
- Tiziano Terzani, "Un altro giro di giostra"
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 22:48. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com