Scritto da: Nebaska 10/05/2007 23.44
...Non c'è belva tanto feroce che non abbia un briciolo di pietà. Ma io non ne ho alcuno, quindi non sono una belva... (Shakespeare)
BELLISSIMA!!!!!!!!!!!!!
Mha, non so...sui satanisti... anche loro normali non sono... io non provengo da una bella zona, la procura della città dove sono nata è citata continuamente per le "Bestie di Satana", ora non voglio dire che son tutti così ma mi è capitato un paio di volte coi cani in giro per i boschi di trovare strani falò con vicino disposti a forma di stella pezzi di gatto... nero. Sempre nero. Inoltre è di pochi mesi fa la notizia che presso vanzago sono scomparse tantissime gatte completamente nere... gatte di casa, non randagie. Credo sia un insulto ai veri malati di mente dire che questi mostri lo sono... forse è anche un insulto ai mostri, voglio dire credi pure in quello che vuoi ma lascia stare gli altri...
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Cani bianchi non l'ho mai sentita, a me questo sembra il gioco di due ragazzini stupidi... ma posso sbagliarmi... magari sì, è qualche pastore come dici tu, magari i cani erano vecchi o non servivano...in ogni caso vorrei ripetere la parolaccia.
E comunque i gatti neri sono i più belli di tutti.
Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.
Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"
Quando brillava il vespero vermiglio,
e il cipresso parea oro, oro fino,
la madre disse al piccoletto figlio:
"Così fatto è lassù tutto un giardino".
Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
mentre il cipresso nella notte nera
scagliasi al vento, piange alla bufera
Giovanni Pascoli
Da bambino volevo guarire i ciliegi
quando, rossi di frutti, li credevo feriti
la salute per me li aveva lasciati
coi fiori di neve che avevan perduti...
e un sogno fu un sogno ma non durò poco
per questo giurai che avrei fatto il dottore
e non per un Dio ma nemmeno per gioco,
perchè i ciliegi tornassero in fiore,
perchè i ciliegi tornassero in fiore
F. de Andrè
