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50 miliardi di api a rischio in Italia

Ultimo Aggiornamento: 22/05/2007 12:30
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22/05/2007 12:30
 
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50 MILIARDI DI API A RISCHIO IN ITALIA
Secondo Coldiretti morìa fino a 75% e stop impollinazione.

22 maggio 2007 - Per le api e' una vera e propria ecatombe mondiale. Dopo l'inverno caldo, sono decine di migliaia di alveari spariti in pianura Padana in Italia, mentre in Svizzera si e' verificato un crollo del 25% degli esemplari ed in Montana, negli Stati Uniti, la moria di api e' arrivata al 75%. E' la Coldiretti a segnalare, in 27 Paesi, le nefaste conseguenze dei cambiamenti climatici sulle api. 'In Italia sono a rischio- sostiene la Coldiretti - circa 50 miliardi di api in oltre 1 milione di alveari, insetti indispensabili per l'impollinazione delle piante agricole per un valore stimato pari a 2,5 miliardi di euro l'anno'.
Mele, pere, mandorle, agrumi, pesche, kiwi, castagne, ciliegie, albicocche, susine, meloni, cocomeri, pomodori, zucchine, soia, girasole e, colza, spiega l'organizzazione agricola, dipendono dalle api per la produzione dei frutti.
Insetti utili anche per la produzione di carne, con l'azione impollinatrice delle colture foraggere, come l'erba medica ed il trifoglio, fondamentali per i prati destinati agli animali da allevamento. Segnali di allarme, afferma Coldiretti, 'sono stati lanciati in molte Regioni, in particolare del Nord, dal Piemonte al Friuli Venezia Giulia'.
Secondo l'Osservatorio nazionale per la produzione del miele, la produzione totale in Italia nel 2006 e' stata di circa 14mila tonnellate, con 1.157.000 di alveari gestiti da 7.500 apicoltori 'professionisti' e moltissimi hobbisti che hanno totalizzato un fatturato stimato in circa 25 milioni di euro.
Gli italiani consumano circa 400 grammi di miele a testa in un anno.
Dibattito aperto sulle cause della progressiva scomparsa di intere popolazioni apistiche, di fatto particolarmente sensibili ai cambiamenti climatici. Tra i principali indiziati della strage, afferma Coldiretti: le onde elettromagnetiche prodotte dai cellulari, secondo uno studio inglese; eventuali effetti di contaminazioni di organismi geneticamente modificati (Ogm), secondo una ricerca dell'Universita' della British Columbia, in Canada; elettrosmog; parassiti e pesticidi (studio Ecbc).
'Occorre - conclude la Coldiretti - una verifica scientifica immediata di tutti i principi attivi sospetti al fine di una loro sospensione cautelativa. Come e' anche necessario bloccare immediatamente qualsiasi forma di sperimentazione di colture Ogm in campo, a partire dai nove protocolli firmati dal ministero delle Politiche Agricole con Assobiotech per vino, olio, pomodoro e altre importanti colture mediterranee che rischiano di inquinare in modo irreversibile l'ambiente'. Di questo, ricorda infine l'organizzazione agricola, si parlera' a Roma, alla conferenza stampa di presentazione della giornata nazionale 'Mangiasano' promossa da Verdi Ambiente e Societa' domani, alle ore 11.00, nella sala stampa del Senato.
Ecco una scheda, elaborata da Coldiretti, sul ruolo delle api: - sono 50 miliardi le api presenti in Italia in oltre 1 milione di alveari; - concorrono per l'80% al lavoro di impollinazione; - la nostra alimentazione dipende per un terzo da coltivazioni impollinate attraverso il lavoro di questi insetti; - l'impollinazione delle colture in Italia ha un valore stimato in 2,5 miliardi di Euro all'anno; - in Italia nel 2006 la produzione di miele e' stata di circa 14mila tonnellate grazie a 1.157.000 alveari, gestiti dai 7500 apicoltori 'professionisti' che hanno totalizzato un fatturato stimato in circa 25 milioni di euro; - gli italiani consumano circa 400 grammi di miele l'anno a testa.
(ANSA)

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