05/06/2007-
La LAV accoglie con soddisfazione la sentenza della Corte di Cassazione che, nel confermare la colpevolezza di Luca P. (27 anni) per non essersi accorto che il suo cane, una sera del 17 agosto del 2003, non era risalito a bordo della macchina sulla quale viaggiava ma era rimasto fuori, con il guinzaglio incastrato nella portiera e quindi era stato trascinato sull’asfalto per circa un chilometro riportando serie ferite alle zampe, ha espresso l’innovativo principio che “l’animale, condotto al seguito o trasportato in autovettura richiede la stessa attenzione e diligenza che normalmente si usa verso un minore”. La LAV si costituì in giudizio contro il proprietario del cane, condannato a 2000 euro di ammenda, 1500 euro di onorari più le spese e 250 euro alla LAV parte civile, pena basata sull'art. 727 del Codice penale in vigore al momento del fatto (oggi modificato dalla legge 189/2004).
Dichiara il Direttore dell’Ufficio Legale LAV, Maurizio Santoloci:
“Ancora un’importante pronuncia, questa volta della Cassazione, cristallizza un fondamentale e significativo principio, oggi rafforzato dall’introduzione della nuova normativa a tutela degli animali, la legge 189 del 2004, per cui può pacificamente definirsi cambiato e innovato totalmente il rapporto tra proprietario e cane, o meglio animale d’affezione, non più riconducibile alla semplice proprietà di una cosa di cui il padrone avrebbe la completa disponibilità, sorgendo invece nuovi obblighi e responsabilità, in quanto stando alle parole della Suprema Corte, deve essere utilizzata, in tali ipotesi, la diligenza che si usa normalmente nei confronti di un minore. Un principio già confermato da un'altra importante pronuncia del Tribunale dell’Aquila del 29 marzo 2007 - che ha visto sempre la LAV parte civile - che ha condannato per uccisione di animali un veterinario reo di aver soppresso 9 cuccioli di cane. La LAV che è stata parte civile in questo procedimento penale conferma l’impegno del proprio Ufficio Legale nelle azioni giudiziarie seriali e sistematiche volte non solo ad affrontare i casi concreti, ma anche a riaffermare i nuovi principi a tutela degli animali attraverso un’elaborazione giurisprudenziale moderna e attenta alle nuove discipline giuridiche per le quali ci siamo battuti in sede di evoluzione normativa.”
Dichiara Ciro Troiano, responsabile LAV settore SOS Maltrattamenti:
“Con questa sentenza la Corte di Cassazione ha positivamente sancito che attenzione, cura e protezione sono gli atteggiamenti corretti da assumere verso i cani, animali, come tutti gli altri, portatori di interessi intrinseci che devono essere tutelati nel rispetto della loro natura, etologia e comportamento. La Cassazione ha convalidato la colpa del proprietario del cane, ma resta l’amarezza per la prescrizione del reato”.
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Guardavo quei bei pesci muoversi nell'acqua, guardavo i maialini appesi agli uncini e pensavo a come, a parte la miseria e la fame, l'uomo ha sempre trovato strane giustificazioni per la sua violenza carnivora nei confronti degli altri esseri vienti. Uno degli argomenti che vengono ancora usati in Occidente per giustificare il massacro annuo di centinaia di milioni di polli, agnelli, maiali e bovi è che per vivere si ha bisogno di preteine. E gli elefanti? Da dove prendono le proteine gli elefanti?
- Tiziano Terzani, "Un altro giro di giostra"