CANE SGOZZATO E GATTINA UCCISA, CHIESTI 50.000 EURO DI DANNI
La Lav prova la sede civile contro responsabili.
Da
www.animalieanimali.it/
31 luglio 2007 - Un risarcimento di 25.000 euro, da devolvere in difesa di animali maltrattati. E' la cifra chiesta dalla Lega antivivisezione sia ad A.P., che il 22 giugno uccise con sette coltellate un cane in piazza a Carpi, sia a P.G., che sparo' un colpo di fucile contro la gatta del suo vicino di casa, a Castelnuovo Rangone, nel modenese.
La Lav ha presentato oggi in una conferenza stampa le cause civili contro le due persone, su cui gia' pende un procedimento penale in base alla legge 189/2004 sul maltrattamento, che all' articolo 544 bis recita: 'Chiunque per crudelta' o senza necessita' cagiona la morte di un animale, e' punito con la reclusione da tre a 18 mesi'. La Cassazione ha poi aggiunto valenza civile alla legge con la sentenza del 12 ottobre 2006, secondo cui gli Enti protezione animali possono agire come 'persona offesa' dai delitti contro il sentimento degli animali.
La Lav spera cosi' di 'ovviare alle lacune dell'ordinamento penale, che talvolta puo' consentire a qualcuno di farla franca grazie al patteggiamento o a provvedimenti premiali come indulto e amnistia'.
Inoltre l'associazione si augura che l'ipotesi di dover mettere mano al portafoglio faccia anche da deterrente: 'Queste cause sono un preciso messaggio per coloro che fanno o intendono fare del male agli animali - spiega la coordinatrice Lav dell' Emilia-Romagna, Annamaria Pisapia - Ormai siamo in grado di portare davanti al giudice civile chi si rende colpevole di crimini barbari ed efferati come quelli accaduti a Carpi e Castelnuovo Rangone'. Pisapia ha manifestato l'intenzione di devolvere gli eventuali 50.000 euro a favore degli animali maltrattati.
(ANSA)
"La vera bellezza non si percepisce con gli occhi, ma col cuore"