L'addestramento del cane-bagnino
Da
animali.tiscali.it
Si tuffa senza esitare da un gommone in corsa. Incurante del pericolo salta da un elicottero ed affronta il pericolo con l'unico obiettivo di salvare chi è in difficoltà. Non è l'ultima avventura dell'agente 007, ma è la giornata tipo di uno dei 200 i cani bagnino della Scuola italiana cani salvataggio, in possesso del brevetto riconosciuto dal Ministero dei Trasporti. Venti di loro, della sezione Tirreno, sono quotidianamente operativi sulle motovedette della capitaneria di porto di Civitavecchia, strategico punto di snodo e di traffico.
Eroi senza medaglie - "Giorni fa a Positano, racconta il presidente della scuola, Roberto Gasbarri, Bonnie, Labrador di tre anni, ha salvato un bambino di quattro che stava per affogare. Eva, Labrador di dieci anni, è un'eroica 'veterana'. Ha affrontato ogni genere di difficoltà e all'attivo ha salvato tre vite umane, tra cui quella di un bambino.
L'addestramento - Per imparare le tecniche di salvamento e ottenere il brevetto, cani e conduttori vanno a lezione insieme. Il corso di primo livello dura un anno e mezzo ''ma la formazione per un buon cane da salvataggio, impiegato ai massimi livelli, dura circa tre anni. Si comincia - spiega il Gasbarri - con le regole di base e con l'addestramento a terra. A seguire si aggiungono tutti i possibili elementi di distrazione. Si lavora anche con trenta cani insieme, maschi e femmine anche in calore. Fido non deve distogliersi dal lavoro neanche davanti ad una palla. Poi si aggiunge la propedeutica al salvataggio: l'animale impara a soccorrere chi chiede aiuto''. Anche l'uomo dovrà studiare sodo ed allenarsi: nuoto e medicina veterinaria, tecniche di pronto soccorso e rianimazione.
I requisiti - Terranova e Labrador sono predisposti, anche per via delle zampe palmate, e sono impiegati da tanti anni. Ultimamente sono utilizzati anche Golden Retriever. L'amico a quattro zampe dovrà avere un carattere docile e socievole, una confidenza istintiva con l'acqua e una corporatura robusta (almeno trenta chili). ''Un buon rapporto con il conduttore - conclude Roberto Gasbarri - è fondamentale, soprattutto in acqua. I due devono nuotare insieme a lungo, soccorrere uno o più uomini e portarli in salvo''.
"La vera bellezza non si percepisce con gli occhi, ma col cuore"