STRICNINA? FUORILEGGE MA ANCORA REPERIBILE
Denuncia dell'Istituto Superiore di Sanità.
5 ottobre 2007 - La commercializzazione della stricnina e' vietata da una direttiva europea del 2006, ma probabilmente se ne trova ancora molta, dato il largo uso che se ne faceva in agricoltura. E' l'opinione di Roberto Binetti, responsabile del reparto Sostanze e Preparati Pericolosi dell'Istituto Superiore di Sanita' (Iss).
'La direttiva sui biocidi del 2006 mette la stricnina fuori commercio - afferma Binetti - ma chissa' quanta ce n'e' ancora in giro, soprattutto in ambiente agrario. Bisogna pensare che non c'era nessun registro di chi la possedesse quando ancora si poteva vendere, ed e' probabile che molti piccoli magazzini ancora ne abbiano'.
L'utilizzo principale di questa sostanza era come componente delle esche topicide, soprattutto nelle case di campagna: 'Veniva usato anche nelle esche per la caccia - sottolinea Binetti - mentre oggi un dato preoccupante e' che si trova spesso come sostanza da taglio per le droghe, un dato che conferma che di stricnina c'e' ancora grande disponibilita''.
Questo veleno e' uno dei piu' potenti in natura. Si estrae dai semi di un albero tropicale, la noce vomica, e agisce sul sistema nervoso centrale bloccando particolari terminazioni nervose: 'Il veleno agisce in poche ore - aggiunge il chimico dell'Iss - e la dose letale per un uomo di 70 chili e' di circa 50-100 milligrammi. Per gli orsi ovviamente e' piu' alta, perche' pesano di piu'. La stricnina viene di solito mascherata con dei dolcificanti o con della carne perche' e' amarissima'.
Oltre a residui di magazzino, una possibile via di approvigionamento per la stricnina potrebbe essere Internet: un giornalista del quotidiano inglese The Guardian in un articolo del marzo 2007 ha rivelato di essere riuscito a comprare su e-bay dosi significative di molti veleni, fra cui arsenico e appunto stricnina.
(ANSA)
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