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16/12/2007 10:44 | |
SFIDA TRA I GHIACCI,
GIAPPONE CACCIA BALENE,
AUSTRALIA LE CONTA
(AGI/REUTERS/EFE) - Canberra , 15 dic. - E’ ormai sfida aperta tra i ghiacci dell’Antartico tra Australia e Giappone. Motivo del contendere, le balene, che il Giappone dice di cacciare “a fini scientifici” e l’Australia vuole proteggere. Alla vigilia di quella che si preannuncia come la peggiore mattanza degli ultimi 20 anni, i ricercatori australiani hanno già cominciato il conteggio via aerea dei cetacei. E intanto il governo australiano, che potrebbe inviare anche la marina militare per raccogliere le prove contro il Giapopne, sta meditando di portare la questione dinanzi alla Corte di Giustizia dell’Aja.
Contrariamente alla linea del precedente esecutivo, guidato dal conservatore John Howard, il nuovo governo laburista australiano ha infatti deciso di schierarsi a fianco dei movimenti ecologisti nella protezione dei cetacei. Del resto, la caccia alle balene mette a rischio la sopravvivenza anche dell’industria australiana del whale-watching, che ha un giro d’affari annuo di 180 milioni di euro: i viaggi turistici che offrono la possibilità di osservare il passaggio delle magattere che, dall’Antartide, risalgono le coste orientali dell’Australia, partoriscono nelle acque calde della barriera corallina e poi ridiscendono accompagnate dai piccoli.
Alla vigilia dell’arrivo della flottiglia giapponese, già in viaggio alla volta dei mari del Sud, ‘tallonata’ dagli attivisti di Greenpeace, i ricercatori australiani hanno cominciato il conteggio aereo delle balene. Grazie a foto, video e immagini infra-rosse, usando eventualmente anche modelli matematici per ipotizzare una stima del totale delle balenottere che vivono lungo le coste, il team di 10 esperti australiani fornirà il primo quadro dettagliato del numero di balene.
Il programma di caccia giapponese per l’attuale estate australe è iniziato lo scorso novembre e si propone di cacciare 935 balenottere dal rostro, 50 balenottere azzurre e, per la prima volta in 40 anni, 50 megattere.
A febbraio di quest’anno, l’organizzazione ecologista Greenpeace ha reso noto che il Giappone ha cacciato almeno 7.650 balene “con il pretesto scientifico” tra il 1987 e il 2006. Non solo: gli ambientalisti di Humane Society International hanno rivelato che delle 505 belenottere dal rostro catturate nell’Antartide l’anno scorso, 262 erano femmine incinte.
Ecco, dunque, il perchè della rabbia degli ecologisti e adesso anche del governo australiano. L’unico Paese al mondo che consente la pesca commerciale dei cetacei è la Norvegia. Ma Giappone e Islanda cacciano più di 2.000 balene all’anno con fini “scientifici”, il pretesto con il quale, secondo le organizzazioni ecologiste, si nasconde la cattura commerciale. (AGI)
FONTE
Sudrak al-Salik
Nomade Zensunni
DUNE ITALIA
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Nella profondità del nostro inconscio
c'è un ossessivo bisogno d'un universo
logico e coerente. Ma il "vero" Universo
è sempre un passo aldilà della logica.
(MUAD'DIB) |
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17/12/2007 20:13 | |
Speriamo bene quest'anno... Il Greenpeace però non è molto attivo nell'ostacolare le baleniere giapponesi...
Forza Seashepherd "La vera bellezza non si percepisce con gli occhi, ma col cuore"
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