IL FEGATO DI PAPERINO? SERVITO A DISNEYLAND...
Iniziativa europea contro il foie gras servito addirittura dove si elebrano i pennuti.
Da
www.animalieanimali.it/
18 dicembre 2007 - Decine di migliaia di persone inizieranno a protestare contro i menu a base di foie gras, serviti a Disneyland Parigi. Utilizzando uno speciale cartone animato in stile Disney, la LAV chiede di firmare una petizione, pubblicata nella stessa pagina del cartone animato, sul sito dell’associazione olandese Stichting Wakker Dier, lanciata contemporaneamente anche in Francia, Gran Bretagna, Danimarca, Belgio e Israele.
E’ incredibile, infatti, che proprio un’azienda che ha in anatre come Paperino e oche come suo cugino Ciccio, le star del parco divertimenti, poi li serva sotto forma di foie gras nei suoi ristoranti.
E proprio dall’Italia, che ha vietato dal marzo scorso la crudele pratica dell’ingozzamento forzato di anatre e oche, così come altri Paesi, ad esempio Polonia e Israele, può venire più forte la protesta in Francia, il più grande produttore di foie gras, seguito da Belgio, Bulgaria e Ungheria.
Il foie gras è il prodotto della steatosi epatica, una patologia indotta negli animali: il trattamento dura dalle due alle quattro settimane durante le quali viene sparata direttamente nel gozzo degli animali, dalle tre alle otto volte al giorno, una palla di mais cotto e salato del peso di circa 400/500 grammi (come se una persona del peso di 80 Kg fosse costretta a mangiare 20 Kg di spaghetti al giorno). Una prova di questa tortura è stata effettuata in una tv olandese su un volontario, il dj Giel Beelen, il cui filmato è disponibile.
L’ingozzamento viene praticato attraverso un tubo metallico di circa 28 centimetri che viene infilato nella gola causando, tra l'altro, lesioni e fratture del collo e lesioni del gozzo con conseguenti infezioni, soffocamenti.
La LAV chiede agli italiani di non acquistare fegato d’oca o d’anatra, proprio nel periodo natalizio si riscontra la massima vendita di questi prodotti, e di preferire menu senza crudeltà.
"La vera bellezza non si percepisce con gli occhi, ma col cuore"