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Adozione animali di laboratorio

Ultimo Aggiornamento: 17/06/2008 12:16
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28/02/2008 13:01
 
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I diari di Michelle Rokke

Il Diario di Michelle Rokke , attivista della associazione Peta, lavora nei laboratori di HLS in New Jersey, filmò scene di estrema crudeltà e scrisse un Diario che testimonia le crudeltà inflitte agli animali dentro quei laboratori.


La realtà di Huntingdon Life Sciences
Huntingdon Life Sciences è il più grande laboratorio privato di sperimentazione su animali in Europa. Nelle sue tre sedi, due delle quali in Inghilterra e una in New Jersey (Usa), sono imprigionati 70.000 animali inclusi cani, gatti, scimmie, conigli, topi, cavalli e ovini. Ogni anno dentro HLS muoiono 180.000 animali - 500 ogni giorno. Huntingdon sperimenta sugli animali per conto di multinazionali chimiche e farmaceutiche come Shell, Monsanto, Novartis, Bayer, Eli Lilly e DuPont con lo scopo di favorire l'immissione più rapida possibile dei loro prodotti sul mercato. Gli animali dentro Huntingdon vengono avvelenati e torturati per sperimentare pesticidi, erbicidi, detersivi, coloranti, farmaci e organismi genticamente modificati (OGM).
Segretezza e sofferenza. Il motto di HLS è "il vostro segreto è un nostro segreto", e per mantenerlo hanno una videosorveglianza 24 ore su 24, guardie e una recinzione alta 4 metri ricoperta da chilometri di filo spinato. Il motivo di tanta segretezza è facilmente comprensibile appena si scopre cosa avviene quotidianamente al suo interno. In realtà i segreti di HLS sono stati più volte scoperti. Nel 1997 una giornalista di Channel 4, Zoe Broughton, lavorò per quattro mesi nella sezione beagle di HLS. Zoe filmò segretamente cuccioli di beagle avvelenati, presi a pugni sul muso e sbattuti contro i muri. Nel suo diario, pubblicato dal quotidiano The Guardian, scrisse "...cammino nella mia sezione e uno dei miei cuccioli, numero 1619, ha mezza pinta di feci rapprese e sanguinolente sparpagliate nella gabbia". Su questo cucciolo sono continuati gli esperimenti, fino alla sua morte. Nello stesso anno, Michelle Rokke, attivista della associazione Peta, lavorò nei laboratori di HLS in New Jersey, e filmò scene di estrema crudeltà, tra cui una scimmia ancora viva a cui viene aperto completamente l'addome e i vivisettori che ridono mentre avvelenano cani con prodotti chimici inseriti tramite cannule direttamente nello stomaco. Questi esperimenti erano finanziati tra l'altro da Procter &Gamble e Colgate-Palmolive, che hanno subito cessato di utilizzare HLS appena scoppiò
lo scandalo. Da queste infiltrazioni, e da documenti fuoriusciti anonimamente dal laboratorio stesso, si è appreso anche di un esperimento finanziato dalla farmaceutica giapponese Yamanouchi per lo studio di farmaci antiartritici. Per questo esperimento, fermato dagli scandali, 37 beagle avrebbero dovuto avere una gamba segata in più punti e spezzata col fil di ferro. In un rapporto scritto è invece annotato: "ho notato che l'animale aveva un buco nello stomaco, ma è stato diagnosticato sano e rimesso nella sua gabbia", mentre gli animali nella stanza 11 vengono definiti "marcescenti, ma ancora vivi". Inoltre da altri documenti usciti anonimamente nel 2000 si è appreso di esperimenti su xenotrapianti (trapianti tra specie diverse) portati avanti per conto della Imutran, ditta controllata da Novartis. In più di 5 anni sono state sacrificate centinaia di scimmie e migliaia di maiali senza alcun risultato. Il 31% dei babbuini usati per questi trapianti di cuore sono morti entro 24 ore dall'operazione, spesso a causa di incompetenze e grossolani erori. Da questi dati, e ancor più dai crudi filmati, emerge chiara la realtà di Huntingdon Life Sciences: un laboratorio degli orrori! "I cani erano impietriti e schiacciati in fondo alle loro gabbie. Stavano sul dorso, col corpo pressato contro la parete più lontana della gabbia. Le loro zampe erano in aria, e gli occhi mi imploravano di non portarli al laboratorio. Tutti i cani sono morti." (dal racconto di Michelle Rokke)

Incompetenza e falsificazioni
I lavoratori di HLS sono stati filmati mentre falsificano deliberatamente le dosi e i dati durante gli esperimenti. Uno di loro ha ammesso che "con quei dati ti ci puoi pulire il ###", mentre un altro alla domanda se quanto sta facendo è legale risponde "non so, non ho visto niente, non si può provare..". La vivisezione è inattendibile, nessun dato proveniente da esperimenti su animali può seriamente essere applicato agli umani. I vivisettori lo sanno bene, e se falsificano dosi e dati è solo per favorire le industrie chimiche e farmaceutiche, e far immettere i loro prodotti pericolosi sul mercato. I dipendenti di HLS si sono mostrati non solo sadici, violenti e falsificatori, ma anche incompetenti nel loro stesso lavoro, e sono stati colti a lavorare sotto l'effetto di alcool o di droghe, fermati dalla polizia andando a lavorare in stato di ubriachezza. Queste persone, come tutti i vivisettori, non sono ricercatori e non lavorano per il benessere dell'umanità di cui tanto parlano. Questi sono soltanto degli aguzzini interessati al denaro. La vivisezione è una menzogna, e HLS la sua orribile e concreta realtà.

Nessun controllo
I vivisettori si difendono spesso con la scusa di una assoluta necessità della sperimentazione animale, ma anche con la asserzione di lavorare seguendo la legge e rigidi protocolli. L'esistenza di commissioni che sorvegliano i laboratori può essere per i più ingenui considerata come una limitazione al sadismo dei vivisettori. Ma non è cosa. Dal 1985 l'Home Office ha ispezionato HLS più di trenta volte, senza mai notare gli abusi descritti prima. In realtà queste commissioni di ispezione sono composte da ex-vivisettori, e le visite vengono annunciate. Zoe Broughton nei suoi quattro mesi dentro HLS racconta di due visite da parte di commissioni di ispezione. In entrambi i casi i dipendenti lo sapevano in anticipo, e in entrambi i casi gli "ispettori" hanno fatto una semplice chiacchierata con i vivisettori, osservando più i quadri ai muri che non gli animali nelle gabbie. Dentro HLS le regole sulla sperimentazione vengono continuamente violate, e solo nel caso degli xenotrapianti sono state contate 520 violazioni senza alcuna conseguenza. Ciò prova che nessun controllo può limitare la vivisezione e nessuna commissione salvere gli animali. Solo una pressione forte, una forte mobilitazione, continue denuncie e il boicottaggio dei prodotti testati sulla sofferenza.


Spero che non mi additiate come una brutta strega ... ho appena terminato di leggere questo Diario, ci vuole veramente coraggio. Di certo non è una bella lettura però mette a fuoco un problema molto sentito... Non sò se consigliarvelo, fate voi!
[Modificato da Nebaska 28/02/2008 13:02]

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