Non l'ho mai pubblicizzato qui... posso pubblicizzarmi??
Questo blog è nato in maniera ambigua e strana, ma è cresciuto e ora ha vita propria. Non è un blog. E' un insieme di racconti, pezzi di libri, poesie, canzoni, film e chi più ne ha più ne metta che hanno in comune una sola cosa: gli animali. In particolare, il RAPPORTO tra uomini e animali.
Ci sono anche, ma sono ancora poche... delle storie scritte da me. Aumenteranno molto col tempo, l'idea di questo blog mi piace sempre di più.
Un'ultima riga per ringraziare il capobranco che mi ha dato parecchie dritte, io neanche sapevo cos'era un template...
Se volete darci un occhio... è questo:
www.akyaky.splinder.com
Io aspetto anche consigli eh? se c'è qualcosa che riguarda uomini e animali che in qualche modo vi è rimasta nel cuore, sarò felice di condividerla con voi! Vi ho già rubato tante idee!
Bacione a tutti!!!!!!
Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.
Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"
Quando brillava il vespero vermiglio,
e il cipresso parea oro, oro fino,
la madre disse al piccoletto figlio:
"Così fatto è lassù tutto un giardino".
Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
mentre il cipresso nella notte nera
scagliasi al vento, piange alla bufera
Giovanni Pascoli
Da bambino volevo guarire i ciliegi
quando, rossi di frutti, li credevo feriti
la salute per me li aveva lasciati
coi fiori di neve che avevan perduti...
e un sogno fu un sogno ma non durò poco
per questo giurai che avrei fatto il dottore
e non per un Dio ma nemmeno per gioco,
perchè i ciliegi tornassero in fiore,
perchè i ciliegi tornassero in fiore
F. de Andrè