Oddio mi sto schiantando dalle risate!!!! grazie Fabio!!!! No, non l'avevo mai mai visto. Se senti solo le parole non è che faccia ridere molto, ma questo che arriva, gli guarda i denti, gli dà una mezza carezza sulla testa e il cavallo "risorge"... 'azz, magari fosse così!!!! No, io pensavo ad una cosa molto più sentimentale. che appunto non aveva toccato il cuore dei freddi insegnanti e per questo veniva snobbata... invece ci sto ridendo anche io... non corrisponde davvero a realtà, un veterinario non solo deve correre per arrivare in tempo... ma deve anche sudare, faticare e spesso risolvere enigmi sulla base di sintomi assurdi... e pregare che la cura sia giusta, e miliardi di altre cose... è difficile, un po' come il lavoro di tutti d'altronde.
Più bello lo spot della barilla... che invece, grazie agli annetti che ho più di te, io ho visto parecchio....
Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.
Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"
Quando brillava il vespero vermiglio,
e il cipresso parea oro, oro fino,
la madre disse al piccoletto figlio:
"Così fatto è lassù tutto un giardino".
Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
mentre il cipresso nella notte nera
scagliasi al vento, piange alla bufera
Giovanni Pascoli
Da bambino volevo guarire i ciliegi
quando, rossi di frutti, li credevo feriti
la salute per me li aveva lasciati
coi fiori di neve che avevan perduti...
e un sogno fu un sogno ma non durò poco
per questo giurai che avrei fatto il dottore
e non per un Dio ma nemmeno per gioco,
perchè i ciliegi tornassero in fiore,
perchè i ciliegi tornassero in fiore
F. de Andrè