"Forum amici del Regno Perduto"

[Zensunni Sietch] [L'Impero] [Il Palazzo del 2000] [m'Arte] [Figurati!]

Olive e Olio di Sicilia

Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

I Nativi sulle “scuse” di Papa Ratzinger…

Ultimo Aggiornamento: 23/10/2009 19:26
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 4.085
Sesso: Maschile
28/04/2009 13:35
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Massima diffusione!
25 aprile, 2009, territorio della Nazione dei Squamish, costa ovest del Canada. Al popolo italiano, da parte degli anziani rappresentanti di varie nazioni indigene del Canada.
Cari amici, Vi salutiamo molto calorosamente e vi chiediamo di prestare attenzione a questo messaggio e di prenderlo a cuore, perchè tramite esso comunichiamo a nome di decine di migliaia di nostri parenti e bambini piccoli morti, uccisi nelle scuole residenziali gestite dalla Chiesa Cattolica Romana in Canada.
Tra il 1890 e il 1996, più di 50.000 bambini indigeni sono morti nelle scuole residenziali per native americani in tutto il Canada, principalmente dalla Chiesa cattolica Romana, che fondarono e gestirono più dei due terzi di queste scuole.
Molti bambini sono morti perché bastonati o torturati, deliberatamente esposti a malattie gravi e non curati, oppure trascurati quando stavano male e altri maltrattamenti con premeditazione.
Nessuno è mai stato processato per la morte di questi bambini, e la Chiesa cattolica si rifiuta di rivelare dove questi bambini siano stati sepolti e come sono morti. Questa settimana, il 29/4 Papa Benedetto XVI, Joseph Ratzinger, farà le sue “scuse” per il grave danno che è stato causato nelle scuole residenziali per nativi americani.
Noi non accettiamo queste scuse, perché non si può chiedere scusa per il genocidio e gli omicidi di massa, così come non si può risolvere tutto solo con le parole. Chiediamo invece al Papa di prendersi tutta la responsabilità per gli atti criminali compiuti dalla sua Chiesa per secoli nei confronti del nostro popolo, e chiediamo che accetti le nostre seguenti richieste, per dimostrare che il suo rimorso per le azioni della sua Chiesa nelle scuole residenziali indiane in Canada è reale:
1. Identificare il posto dove sono sepolti i bambini morti in queste scuole cattoliche, e ordinare che i loro resti vengano restituiti ai loro familiari per una degna sepoltura.
2. Identificare e consegnare le persone responsabili per queste morti.
3. Divulgare tutte le prove riguardanti questi decessi e i crimini commessi nelle scuole residenziali, consentendo il pubblico accesso agli archivi del Vaticano ed altri registri delle altre Chiese coinvolte.
4. Revocare le bolle pontificie “Romanus Pontifex” (1455) e “Inter Catera” (1493), e tutte le altre leggi che sanzionarono la conquista e la
distruzione dei popoli indigeni non-cristiani nel Nuovo Mondo.
5. Revocare la politica del Vaticano, in parte formulata dall’attuale Papa, che richiede che vescovi e preti tengano segrete le prove degli abusi subiti da bambini indigeni nelle loro chiese invitando le vittime al silenzio.
6. Venire in Canada di persona per visitare i quartieri più poveri, dove abitano i sopravvissuti delle scuole residenziali, e chiedere perdono a queste persone per il genocidio e per la politica messa in atto dalla sua
Chiesa nei loro confronti, e giurare pubblicamente che tali azioni e politiche non si ripeteranno mai più. E, infine,
7. Presentarsi davanti al Tribunale Internazionale sui Crimini di Guerra e sul Genocidio in Canada per rispondere alle accuse che lui e la sua chiesa siano responsabili per la distruzione e la morte di milioni di Nativi Americani.

Noi crediamo che queste richieste nei confronti del Papa, Joseph Ratzinger, sono giuste ed eque, e sono quelle che devono essere fatte se vogliamo che la giustizia venga fatta e che Dio sia onorato. Nel fare queste richieste, noi ci dissociamo pubblicamente dal cosìddetto leader dei nativi americani canadesi, “Capo” Phil Fontaine, che apparirà insieme al Papa come destinatario delle sue “scuse.” Il Sig. Fontaine non rappresenta i Nativi Americani in Canada, ma lavora invece per il governo canadese. Non ha mai consultato i nostri anziani, o altri rappresentanti indigeni, prima di partire per Roma. Chiediamo al popolo italiano di fare pressione sul Papa e sulla Chiesa Cattolica per far si’ che accettino le nostre richieste.
Vi chiediamo anche di informarvi sul genocidio canadese tramite il sito web menzionato qui sotto, e di contattare la nostra associazione, The Friends and Relatives of the Disappeared [“Amici e parenti degli scomparsi”].
I nostri rappresentanti verranno in Italia a settembre-ottobre 2009.
Vi salutiamo nello spirito di verità e fratellanza.
Dodici anziani del Consiglio che rappresentano le nazioni Cree, Squamish, Haida, Metis ed Anishinabe.

Elder Jeremiah Jourdain
Chief Louis Daniels (Whispers Wind)
Portavoci del Consiglio
Contact: Friends and Relatives of the Disappeared
c/o Eagle Strong Voice (Kevin Annett)
260 Kennedy St.
Nanaimo, B.C. Canada V9R 2H8
ph: 250-753-3345
email: hiddenfromhistory@yahoo.ca
website: www.hiddenfromhistory.org

"La vera bellezza non si percepisce con gli occhi, ma col cuore"


OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 1.345
Sesso: Femminile
29/04/2009 09:22
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Ignoravo tutto ciò ma non ne sono stupita... dalla Chiesa Cattolica ci si può aspettare il peggio, e ovviamente i suoi ministri non si prendono certo la briga di propagandare le nefandezze compiute in passato dai suoi predecessori. E il brutto è che persiste nella sua condotta... altro che le scuse!
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 4.085
Sesso: Maschile
29/04/2009 11:06
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Si limiteranno a dire scusa, una parola che se non accompagnata dalle azioni è inutile, i suoi fedeli ne rimarranno piacevolmente colpiti e vedranno la chiesa ancor più misericordiosa... E intanto non cambierà nulla e la questione verrà dimenticata...

"La vera bellezza non si percepisce con gli occhi, ma col cuore"


OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 1.345
Sesso: Femminile
29/04/2009 19:10
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Ho girato l'articolo sull'hobby animali, fra gli argomenti non correlati.
La admin ha aggiunto altro materiale trovato sul web, alla fine però dice che su altri siti che ne parlano viene messa in dubbio l'autenticità della lettera.
Giro qui sotto il tutto.


Romanus Pontifex è una bolla di Papa Niccolò V del 8 gennaio 1454.
Grazie all’appoggio dato dal sovrano portoghese Alfonso ad una crociata contro i Turchi che avevano occupato Costantinopoli (1453), il papa riconosce al re le conquiste fatte in terra africana, in Marocco (Ceuta, 1415) e lungo le coste del Golfo di Guinea. Inoltre il papa garantisce: il possesso dei mari adiacenti alle terre conquistate, il diritto esclusivo di commercio, pesca e navigazione, l’esenzione delle restrizioni imposte dalla Legge canonica sul commercio con gli Infedeli e infine (e soprattutto) il diritto di organizzare tutta l'amministrazione ecclesiastica cristiana nei nuovi territori. Quest'ultima concessione è importante perché da l'inizio al Patronato regio spagnolo, ossia al controllo statale sulla Chiesa cattolica nelle terre di missioni. Nella bolla infine Niccolò V riconosce al sovrano portoghese anche la schiavitù dei neri d’Africa, sottomessi ai colonizzatori portoghesi o in seguito all’occupazione o in virtù di acquisti commerciali.
-----------------------------------------------------------------------
Si intitola Inter Caetera la bolla papale emessa da Papa Alessandro VI (Alessandro Borgia) il 4 maggio 1493 per regolare la contesa di Spagna e Portogallo in merito ai territori del Nuovo Mondo. Il documento fissò che il meridiano passante 100 leghe ad est dell’isola di Capo Verde costituisse la separazione tra le terre appartenenti alla Spagna, ad ovest del meridiano, e quelle appartenenti al Portogallo, ad est del meridiano.
L'intervento del Papa nella questione fu giustificato alla luce della Donazione di Costantino. Il documento (di cui è stata peraltro provata l'inautenticità) includeva nel lascito di Costantino alla Chiesa, tra le altre cose, le isole della parte occidentale dell'Impero Romano. All'epoca si riteneva che le nuove scoperte fossero semplicemente delle isole (ci si rese conto solo più tardi che si trattava invece di un nuovo continente): di qui, presupponendo di intendere l'Oceano Atlantico ricompreso nella "parte occidentale dell'Impero Romano", la giusificazione dell'ingerenza papale.
La divisione tracciata dalla bolla, comunque, non fu equa. La Spagna influenzò pesantamente la Bolla Papale, che di fatto escluse il Portogallo dall’America (Alessandro VI era di origine spagnola). La ragione alla base del fatto che la Bolla favorisse la Spagna fu individuata nel servizio che la nazione spagnola rendeva, o avrebbe reso, alla Chiesa di Roma. Quanto dettato nella Bolla Alessandrina fu poi superato nel Trattato di Tordesillas, nel 1494, che spostò la linea molto più ad ovest, permettendo al Portogallo di reclamare il suo dominio sul Brasile.
__________________
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 1.345
Sesso: Femminile
29/04/2009 19:13
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Lo sterminio dimenticato dei primi abitanti canadesi
di Daniela Sanzone - 30/05/2008

Fonte: Il Manifesto [scheda fonte]

Il governo canadese e la chiesa non sono mai usciti allo scoperto né ammesso quello che hanno fatto, con l'uccisione di milioni di persone «Unrepentant: Kevin Annett e il genocidio del Canada», un documentario di 105 minuti a firma di Louie Lawless, che racconta gli abusi avvenuti durante il dopoguerra nelle «scuole residenziali» su centinaia di migliaia di aborigeni

«È necessario che il mondo sappia quello che è successo». Con queste parole, pronunciate tra le lacrime da una nativa canadese, si apre Unrepentant: Kevin Annett e il genocidio del Canada, documentario di 105 minuti a firma di Louie Lawless, veterano di Hollywood e residente a Vancouver Island. Il documentario racconta i raccapriccianti abusi subiti dai nativi canadesi nella seconda metà del XX secolo, nelle cosiddette «scuole residenziali», dove in centinaia di migliaia di aborigeni sono stati rinchiusi, dopo essere stati rapiti alle famiglie, e costretti a parlare solo inglese, a dimenticare la propria cultura e a professare la religione cristiana e cattolica. Qui avrebbero subito violenze fisiche e sessuali, elettroshock, sterilizzazioni e, in molti casi, la morte.

È stato il regista a contattare Kevin Annett, con cui ha scritto e prodotto il documentario. Insieme hanno poi deciso che Annett avrebbe fatto parte integrante del film, per fare identificare meglio i canadesi. Si tratta di un documentario low budget, dal costo inferiore ai 2000 dollari, ricchissimo di testimonianze, realizzato in un anno e mezzo con montaggio al computer. Racconta la storia di Kevin Annett, cacciato dalla United Church di cui era ministro e lasciato dalla moglie dopo aver perso il lavoro, per aver sostenuto la causa degli indiani nativi del Canada. L'ex reverendo, autore del libro Hidden from History: The Canadian Holocaust (Nascosto dalla storia: l'olocausto canadese) e diversi sopravvissuti tra i nativi, raccontano gli abusi subiti fino alla chiusura di queste scuole, cominciata nel 1969 e finita solo all'inizio degli anni Novanta. Secondo Annett, la responsabilità è del governo e della chiesa, compresa quella cattolica, che non hanno mai ammesso finora pubblicamente quello che è successo. Il film ha ricevuto numerosi premi, al New York Independent Film and Video Festival nel 2006 e come miglior documentario al Los Angeles Independent Film Festival nel marzo 2007, circola su internet ed è stato distribuito in dvd.

Nei giorni scorsi, il primo ministro canadese Stephen Harper ha annunciato che farà le scuse ufficiali del governo ai nativi il prossimo 11 giugno, nell'ambito del suo discorso dal trono, che si fa in Canada ogni anno per la chiusura dell'anno parlamentare. Dallo scorso settembre, quasi 2 miliardi di dollari sono stati già distribuiti a oltre 64mila nativi sopravvissuti agli abusi. Hanno chiesto il compenso in oltre 92mila, rivendicando di aver subito danni mostruosi in una delle 132 scuole residenziali aperte in Canada nel secolo scorso. Le scuse dovrebbero seguire la creazione di una Commissione per la Verità e la Riconciliazione, che verrà inaugurata il 1 giugno.

Tutto questo è avvenuto a quasi due anni dalla produzione del film, in cui Annett parla di genocidio e di olocausto. «Nella storia non si ricorda niente del genere - afferma l'autore, originario della provincia canadese dell'Alberta, raggiunto telefonicamente nella sua abitazione di Vancouver, in British Columbia - solo nella West Cost canadese c'erano 2 milioni circa di nativi, ne sono stati uccisi tra il 95 e il 99 percento. In tutto il Nordamerica ne sono morti circa 10 milioni, una cifra inaudita, oggi sono solo 20mila i nativi rimasti».

A febbraio Kevin Annett e la sua organizzazione, Hidden from History (www.hiddenfromhistory.org) hanno spedito una lettera a papa Benedetto XVI, chiedendo aiuto per identificare dove siano stati sepolti migliaia di bambini. «Secondo noi - sostiene Annett - la chiesa cattolica dovrebbe avere le documentazioni dei luoghi di sepoltura. Ma ancora non abbiamo ricevuto nessuna risposta. Anche per questo voglio venire in Italia».

Annett sarà a Roma a settembre, sostiene, dove vuole anche tenere una veglia di fronte al Vaticano in memoria dei bambini morti nelle scuole indiane cattoliche in Canada. Di lui, Noam Chomsky ha detto che merita il premio Nobel per la pace più di molti tra coloro che lo hanno ricevuto in passato.

Mister Annett, per sostenere questa causa, lei è stato licenziato dal suo posto come ministro di Dio nella United Church, che nel film racconta ha offerto a sua moglie di pagarle il divorzio, quindi ha perso anche la sua famiglia, perché lo ha fatto?

All'inizio è stato un dovere, perché ero un ministro di Dio. Poi una cosa ha portato all'altra e mi sono reso conto che il problema diventava di sempre maggiore portata e più urgente. Ho assistito a numerosi funerali di persone che si erano uccise per quello che era successo. Volevo trovare un modo per aiutare i sopravvissuti e le loro famiglie. Il fatto che ho perso la mia famiglia mi ha aiutato a capire di più la loro situazione, cosa era accaduto e come per loro non fosse più possibile avere una vita «normale».

Di cosa si occupa ora?

Faccio molto lavoro nella comunità, consulenze ai nativi, parlo pubblicamente del problema e organizzo workshop nelle scuole per aiutare queste persone a guarire dalle terribili ferite fisiche e morali che hanno subito, faccio ricerche, aiuto come posso, per tutto il Canada. Sto anche lavorando a un altro libro e a un nuovo documentario, entrambi proseguimento dei primi. Saranno sulle condizioni di oggi nel mondo dei nativi. Perché il tasso di morte è ancora molto alto. Circa 500 donne sono scomparse negli ultimi 15 anni a Vancouver e in tutta la BC, quasi tutte native.
Cosa ne pensa delle scuse del primo ministro Harper ai nativi? E del denaro pagato loro come compenso per i danni subiti?

Non è abbastanza. È come dire, non volevamo farlo, non abbiamo colpa. Se veramente il governo e la chiesa volessero fare qualcosa, avrebbero aperto un'inchiesta e individuato cosa sia veramente successo. Gli indennizzi economici che sono stati dati non sono serviti a niente. Molti di quelli che li hanno ricevuti li hanno spesi in droga e alcol, i problemi più diffusi tra le First Nations. E sono morti persino prima. Il governo canadese e la chiesa non sono mai usciti allo scoperto per ammettere veramente quello che hanno fatto.

Che dovrebbero fare chiesa e governo, secondo lei?

Prima di tutto dovrebbero non solo riconoscere che c'è stato un crimine, ma anche aprire un'inchiesta seria. Perché questo dovrebbe essere considerato diversamente da altri crimini? Trattano il problema come se qualcun altro fosse colpevole, non loro. Noi aspettiamo che le Nazioni Unite prendano una posizione, cosa che non è ancora accaduta. Abbiamo mandato materiale e informazioni già dieci anni fa, comprese prove della sterilizzazione delle donne e delle morti, ma non hanno fatto niente.

Se potesse tornare indietro o se la United Church la riaccettasse, tornerebbe con loro?

No, perché non vorrei essere associato con una chiesa che non solo ha fatto tutto questo, ma neanche lo vuole confessare e ha continuato a negare e a seppellire la verità per tutti questi anni.

Perché lo hanno fatto, secondo lei?

Per prendersi la terra. Il governo voleva occupare il Paese e controllare chi già si trovava qui.

Che potrebbero fare oggi i nativi per recuperare la loro identità e la loro cultura?

È un'operazione molto, molto difficile. La percentuale di morti tra gli indiani è 15 volte più alta dei canadesi non aborigeni. Inoltre, c'è una grande pressione per imparare l'inglese e integrarsi.

Cosa ne pensa del fatto che il film verrà visto in Italia?

Di recente un paio di persone nel Parlamento europeo hanno sollevato il problema, a quanto mi è stato riferito. È incoraggiante. Ad agosto e settembre io sarò in Europa e parlerò del film. A settembre sarò in Italia, Inghilterra sicuramente.

Ha paura per la sua vita?

A volte. Può succedere. Ma penso che più parlo pubblicamente e più mi espongo e meno rischi corro. Io non ho paura.
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 1.345
Sesso: Femminile
29/04/2009 19:15
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

www.hiddenfromhistory.org/Rec...1/Default.aspx
__________________

(Lei dice che non le è chiaro però cosa c'entrino le bolle papali con i Nativi d'America.)
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 1.345
Sesso: Femminile
29/04/2009 19:15
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

(Vedo che quel link non si apre...)
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 1.345
Sesso: Femminile
29/04/2009 19:19
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

La admin di quel forum conclude con queste parole (rivolte a me).


"La lettera che hai inserito è su tantissimi forum, da quelli più autorevoli a quelli che di solito diffondono bufale.
Quello che ho trovato però è contro le chiese in generale, non solo quella cattolica e i reati commessi sono avvenuti dopo la seconda guerra mandiale, non negli anni 90, le bolle papapali poi..., non c'entrano nulla.
Che i fatti siano accaduti è un dato di fatto, che anche la chiesa cattolica sia implicata pure, ma sull'autenticità della lettera ci si interroga parecchio, anche su altri siti."



OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 1.345
Sesso: Femminile
29/04/2009 19:24
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 4.085
Sesso: Maschile
29/04/2009 22:25
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Io l'ho trovato su un sito di una persona che conosco e che da anni si occupa di diffondere notizie sui nativi per informare le persone riguardo ai soprusi che vivono e per eliminare i vari luoghi comuni che sono sorti attorno a loro.
Lui so che ha, almeno anni fa aveva, contatti con gruppi nativo americani, supporta petizioni, va a convegni e altre cose varie e non credo pubblichi la prima cosa che gli capita sotto mano senza approfondire.
Poi tutto può essere.

"La vera bellezza non si percepisce con gli occhi, ma col cuore"


26/05/2009 13:16
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Autentica o no non è una novità che la chiesa faccia cose del genere.
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 1.436
Sesso: Femminile
23/10/2009 19:26
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Ah, questo sicuramente. E spero che la lettera sia vera, quelle scuse non vanno accettate... i Nativi poi sono sempre stati giustamente molto fieri. Spero che chiedano davvero qualcosa di più che delle scuse ufficiali.



Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.

Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"



Quando brillava il vespero vermiglio,
e il cipresso parea oro, oro fino,
la madre disse al piccoletto figlio:
"Così fatto è lassù tutto un giardino".
Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
mentre il cipresso nella notte nera
scagliasi al vento, piange alla bufera
Giovanni Pascoli



Da bambino volevo guarire i ciliegi
quando, rossi di frutti, li credevo feriti
la salute per me li aveva lasciati
coi fiori di neve che avevan perduti...
e un sogno fu un sogno ma non durò poco
per questo giurai che avrei fatto il dottore
e non per un Dio ma nemmeno per gioco,
perchè i ciliegi tornassero in fiore,
perchè i ciliegi tornassero in fiore
F. de Andrè

Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 20:33. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com