Film hard con cani

hard con cani...

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FILM HARD CON CANI, A PROCESSO ALLEVATORE
Maso dell’orrore a San Genesio: il 35enne importava i cuccioli. 14 maggio 2009 - Dovrà difendersi davanti al gup di Bolzano il trentacinquenne di Spiazzo coinvolto nell’inchiesta choc della Procura di Bolzano sul maso dell’orrore a San Genesio, dove si giravano film hard con i cani. Il pm Guido Rispoli, titolare del fascicolo, ha infatti chiesto il rinvio a giudizio del giovane trentino indagato per maltrattamenti insieme all’altoatesino di 34 anni, Christian Galeotti, principale indagato, nonché ex proprietario dell’allevamento «Dei grandi boschi ».
Per il giovane altoatesino il pubblico ministero ha chiesto il rinvio a giudizio anche per minaccia, ingiurie, sfruttamento e istigazione alla prostituzione. Sono due gli episodi di sfruttamento della prostituzione contestati al giovane allevatore che avrebbe «reclutato ed indotto una ventenne alla prostituzione in quanto le proponeva di prendere parte, a fronte di un compenso pari a duemila euro per un filmato di trenta minuti, ad un film zoo-pornografico».
Al trentancinquenne trentino, difeso dall’avvocato Andrea Antolini, viene invece contestato solo il reato di maltrattamento di animali in concorso con Galeotti. Secondo l’accusa il giovane, S.Z. (queste le iniziali) si occupava di reperire i cani, la maggior parte cuccioli di ladrador e poi li portava nel maso «dell’orrore» dove venivano impiegati per girare le pellicole hard.
Il giovane secondo l’accusa importava gli animali, molti dei quali avevano meno di tre mesi, dalla Romania e li caricava nel bagagliaio dell’auto, della sua Volkswagen Passat mettendoli in piccole anguste cassette e lasciandoli per ore senza bere e neppure mangiare per ore chiusi nelle cassette. I fatti contestati sarebbero accaduti tra la fine di settembre e i primi di ottobre 2008. Il trentacinquenne su indicazione e in concorso con Galeotti partiva per la Romania dove acquistava i cani e poi li trasportava ancora cuccioli nel maso di San Genesio, dove venivano allevati e, sempre secondo la ricostruzione effettuata dalla Procura, impiegati per girare i film a luci rosse. I film girati con le due prostitute, tra cui una porno star inglese, sarebbero poi stati venduti su internet.
D. R. Corriere dell'Alto Adige

di importazione illegale di cani dai paesi dell'Est si può scrivere un libro.
Importare cani conviene per l'allevatore dell'Est e per il trasportatore.
Un cane cucciolo nato da allevamento intensivo estero può costare 50 euro, poi in Italia allevatori con deposito lo vendono almeno 350 euro o anche più se è il cane di moda del momento.
Medicine a chili sperando che non muoia se no si sono persi soldi.

Adesso, se col cane ci fanno film porno, allora vuol dire che chi si fa sbattere dal cane ha delle tare mentali, sicuramente ci sarà un problema pschiatrico per questa persona, maschio o femmina che sia.
Per lo schifo che potrebbe trasmettere ad altre persone che guardano quel video, in effetti se girano questi video vuol dire che il mercato tira su questo filone, ma soprattutto sul problema che si dovrebbe affrontare con un bravo psichiatra.
Certo il film fa botteghino su questo genere, l'attrice viene pagata bene, ma non si è normali se si hanno questi rapporti di sesso con animali.

Li hanno condannati? Hanno fatto bene, ma il recupero del cane per questi rapporti di sesso con persone potrebbe creare qualche problema.

Antonio, ti posso dire che un buon 40% delle visite che arrivano al sito arrivano da persone che cercano pornografia animale su google e ci trovano per via di un articolo sulla zoofilia vista come maltrattamento, che è presente nel sito.
Malati che vanno dietro a pratiche simili ce ne sono molti. E se una pratica simile può disgustare l'animal crush non può che farti venire il vomito, perché ci sono uomini che si eccitano a vedere donne che calpestano a morte piccoli animali...