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ROMA: scoperto lager per cani da combattimento

Ultimo Aggiornamento: 29/08/2009 18:56
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Sesso: Femminile
29/08/2009 18:56
 
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ROMA (27 agosto) - Maltrattamento di animali, traffico di cani utilizzati per combattimenti clandestini e occupazione abusiva di immobili demaniali lungo gli argini del Tevere, all’altezza di Lungotevere della Vittoria, una zona bene di Roma. Gli agenti della polizia municipale del XVII Gruppo, diretti dal comandante Antonio Bertola, hanno sgominato una vera e propria banda di allevatori clandestini, che facevano vivere i cani in una sorta di “lager”. Appena in grado, i cuccioli (quelli utilizzati per il combattimento) venivano sottoposti a un allenamento intensivo: ore e ore passate a correre e ad azzannare e dilaniare tubi di gomma.

Tutti gli altri maltrattati, bastonati, e spaventati pronti per essere venduti nei campi rom. Secondo la Lav, ogni anno vengono spesi in scommesse su combattimenti di cani, almeno 775 milioni di euro. Ogni puntata va da un minimo di 250 euro a migliaia di euro se a combattere sono cani campioni. Da giorni gli uomini della municipale, coordinati dall’istruttore Marco Milani, effettuavano appostamenti con rilievi fotografici, confermando la presenza di cani pericolosi di razza rottweiler. E così la notte scorsa, gli agenti, non hanno perso tempo, sono scesi lungo l’argine del fiume a due passi da piazza Maresciallo Giardino, ed hanno sorpreso sette cittadini, tutti di nazionalità romena (sei uomini ed una donna), di età compresa tra i 22 ed i 65 anni.

Tre dei fermati hanno precedenti penali ed obbligo di firma per rapina. Vivevano suddivisi tra i locali dismessi, usati in precedenza per la manutenzione degli argini, ed il manufatto centrale che era una delle stazioni utilizzate per il servizio di linea lungo il fiume, trasformato anche questo in una sorta di “monolocale”. I cani invece, 4 adulti e 14 cuccioli, di cui 11 ancora da svezzare, erano tutti denutriti, segregati, senza acqua e cibo, in pessime condizioni igienico sanitarie.

La detenzione degli animali era in parte all’aperto ed in parte all’interno delle baracche addirittura in coabitazione con le persone. «Erano spaventati, affamati - raccontano gli agenti - Ecco perché siamo venuti attrezzati con del cibo adatto a loro. Si sono fatti avvicinare da noi pur essendo estranei, mentre passavano i loro aguzzini però erano terrorizzati. Anche quelli utilizzati per i combattimenti, se denutriti, in alcuni casi, fanno gioco per le scommesse, insomma carne da macello. Le indagini andranno avanti anche per capire dove effettivamente avvenivano gli incontri e a chi sono stati venduti quelli che non abbiamo trovato ma fotografato nei giorni scorsi».

Gli stessi aguzzini hanno dichiarato che i cuccioli da svezzare erano pronti anche per essere venduti ad alcuni campi nomadi della Capitale, utilizzati per attirare ed intenerire i passanti quando chiedono l’elemosina. Bocche cucite invece sulla sorte dei cani adulti e sulla mancata presenza dei rottweiler fotografati in precedenza. Tutti sono stati denunciati per occupazione abusiva di edifici pubblici e tre anche per maltrattamento di animali.

di Elena Panarella


Il Messaggero

FONTE:http://www.gattopoli.it/news/roma-scoperto-lager-per-cani-da-combattimento.html



Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.

Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"



Quando brillava il vespero vermiglio,
e il cipresso parea oro, oro fino,
la madre disse al piccoletto figlio:
"Così fatto è lassù tutto un giardino".
Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
mentre il cipresso nella notte nera
scagliasi al vento, piange alla bufera
Giovanni Pascoli



Da bambino volevo guarire i ciliegi
quando, rossi di frutti, li credevo feriti
la salute per me li aveva lasciati
coi fiori di neve che avevan perduti...
e un sogno fu un sogno ma non durò poco
per questo giurai che avrei fatto il dottore
e non per un Dio ma nemmeno per gioco,
perchè i ciliegi tornassero in fiore,
perchè i ciliegi tornassero in fiore
F. de Andrè

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