MACABRO RITO A SUZZARA. TAGLIA DI MILLE EURO DELLA LAV
Tommy, impiccato a un palo
nella notte di Halloween
Il padrone lo ha cercato per tutta notte, alle 4 la macabra scoperta. Il cane pendeva con una corda al collo da un palo dell'illuminazione
SUZZARA. Un rito macabro, crudele e insensato. Senza ragione, come tutti i gesti violenti verso gli animali. Un cane, Tommy, 8 anni, è stato impiccato a Suzzara sabato notte: la notte di Halloween. Il padrone, Alberto Borghi, dopo averlo cercato disperatamente per ore, lo ha trovato alle 4 di domenica mattina appeso con una corda a un palo dell'illuminazione dei giardini pubblici di viale Cadorna.
In lacrime, è corso a casa del veterinario che seguiva il cane, per raccontare l'accaduto e informarsi su quello che doveva fare per la carcassa dell'animale. Poco verosimile, al momento, pensare ad un incidente. Il cane è sparito improvvisamente dal giardino. Il proprietario, che stava portando l'auto in garage, si è accorto subito che l'animale non c'era più. Lo ha chiamato e ha cominciato a cercarlo: sembrava sparito nel nulla.
E' stato ritrovato con una corda legata al collo, molte ore dopo. Una circostanza che, con tutta probabilità, fa pensare a un rito. macabro, per 'festeggiare' la notte delle streghe. La Lav, che è venuta a conoscenza dell'accaduto, esprime una dura condanna per il feroce gesto e ha annunciato di aver messo una taglia di 1.000 euro sui responsabili
«Ancora una volta un animale, fiducioso e indifeso, è stato vittima della violenza dell'uomo. Ci chiediamo che cosa ci sia dietro questa ignobile crudeltà: se la volontà di colpire il proprietario dell'animale, in un modo assolutamente vile, o lo stupido gioco di qualcuno che ha creduto di festeggiare così Halloween. La Lav invita fermamente le Istituzioni e tutte le forze dell'ordine a far luce su questo raccapricciante episodio».
Una ricompensa di mille euro andrà a chi fornirà indicazioni utili per identificare gli autori di tale aberrazione, che in base alla legge 189/04 rischiano fino a 18 mesi di carcere. La stessa Lav chiederà di potersi costituire parte civile. (r.c.-m.p)
(03 novembre 2009)
dalla Gazzetta di mantova
Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.
Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"
Quando brillava il vespero vermiglio,
e il cipresso parea oro, oro fino,
la madre disse al piccoletto figlio:
"Così fatto è lassù tutto un giardino".
Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
mentre il cipresso nella notte nera
scagliasi al vento, piange alla bufera
Giovanni Pascoli
Da bambino volevo guarire i ciliegi
quando, rossi di frutti, li credevo feriti
la salute per me li aveva lasciati
coi fiori di neve che avevan perduti...
e un sogno fu un sogno ma non durò poco
per questo giurai che avrei fatto il dottore
e non per un Dio ma nemmeno per gioco,
perchè i ciliegi tornassero in fiore,
perchè i ciliegi tornassero in fiore
F. de Andrè