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Da Salerno fino a Pisa

Ultimo Aggiornamento: 23/01/2010 18:33
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Sesso: Femminile
22/01/2010 18:05
 
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la storia
Da Salerno fino a Pisa
Rocky trova il suo padrone
Il pastore tedesco era stato rubato da un gruppo di nomadi. E poi adottato da una famiglia campana. E' scappato per tornare da Ibrahim che ora vive a Carrara
Rocky (Foto: La Nazione.net)

Rocky (Foto: La Nazione.net)

PISA - Ha percorso oltre 600 chilometri a quattro zampe per tornare dal suo padrone, da Salerno a Pisa. È arrivato arruffato, stanco e con i polpastrelli laceri e sanguinanti. È la storia di Rocky, cinque anni, un pastore tedesco preso quando era cucciolo, al canile, da Ibrahim Fwal, un siriano che vive da tempo a Carrara e che lo aveva fatto tatuare. Proprio quel simbolo indelebile che ha permesso ai due «amici» di ritrovarsi. I due, come racconta La Nazione, erano inseparabili e durante l’estate il padrone portava Rocky alla spiaggia, in motorino e con casco da bambini agganciato sotto il muso. Fu proprio in una di quelle gite, tre anni fa, che, mentre Ibrahim faceva il bagno, un gruppo di zingari lo portò via. Da allora, il siriano non ha mai smesso di cercarlo, mettendo annunci sui giornali e affiggendo volantini.

DA SALERNO A PISA - Nel frattempo, Rocky, forse abbandonato dai nomadi, era stato adottato da una famiglia di Salerno che, vista la propensione del cane a fuggire, gli aveva attaccato una targhetta al collare con nome e numero telefonico di riferimento. Due mesi fa Rocky scappa di nuovo e corre verso nord. Nei giorni scorsi, Rocky è stato trovato a Pisa da alcuni volontari: dopo aver chiamato la famiglia salernitana e aver ottenuto conferma del fatto che il cane era fuggito due mesi prima, si sono accorti del tatuaggio risalendo così al suo vero padrone: un siriano di Carrara che viene subito avvisato. A Rocky sono stati così risparmiati gli ultimi 100 chilometri di strada. Ibrahim ha le lacrime agli occhi quando sente il suo cane guaire di gioia. E finalmente i due possono abbracciarsi ancora.




Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.

Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"



Quando brillava il vespero vermiglio,
e il cipresso parea oro, oro fino,
la madre disse al piccoletto figlio:
"Così fatto è lassù tutto un giardino".
Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
mentre il cipresso nella notte nera
scagliasi al vento, piange alla bufera
Giovanni Pascoli



Da bambino volevo guarire i ciliegi
quando, rossi di frutti, li credevo feriti
la salute per me li aveva lasciati
coi fiori di neve che avevan perduti...
e un sogno fu un sogno ma non durò poco
per questo giurai che avrei fatto il dottore
e non per un Dio ma nemmeno per gioco,
perchè i ciliegi tornassero in fiore,
perchè i ciliegi tornassero in fiore
F. de Andrè

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22/01/2010 18:37
 
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confesso che ho pianto nel leggere... potevano guararlo prima il tatuaggio.

Ma l'amore ha vinto. E' forte, vince sempre. Quando è vero... come quello di un cane.



Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.

Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"



Quando brillava il vespero vermiglio,
e il cipresso parea oro, oro fino,
la madre disse al piccoletto figlio:
"Così fatto è lassù tutto un giardino".
Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
mentre il cipresso nella notte nera
scagliasi al vento, piange alla bufera
Giovanni Pascoli



Da bambino volevo guarire i ciliegi
quando, rossi di frutti, li credevo feriti
la salute per me li aveva lasciati
coi fiori di neve che avevan perduti...
e un sogno fu un sogno ma non durò poco
per questo giurai che avrei fatto il dottore
e non per un Dio ma nemmeno per gioco,
perchè i ciliegi tornassero in fiore,
perchè i ciliegi tornassero in fiore
F. de Andrè

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22/01/2010 20:46
 
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Anche io ho pianto è la storia assolutamente vera dell'amore che i nostri amici animali (in questo caso i cani) provano per noi !





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22/01/2010 22:26
 
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...ed è anche l'ennesima prova che i cani, gli animali in generale, sono esseri assolutamente eccezionali. [SM=x1169390]
Troppo commovente. [SM=g27995] [SM=g27998]
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23/01/2010 13:49
 
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Hai proprio ragione ciutenia :commoventissimissimo !!!! :)





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23/01/2010 18:33
 
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Guardatelooooooo!!!!

E' un video mediaset quindi ha la pubblicità all'inizio.

Non è bellissimo?????non assomigia forse alla mia (magari con meno energia :P)

http://www.video.mediaset.it/video/studioaperto/edizione_servizio/152092/e-per-tornare-a-casa-rocky-ha-fatto-600-km.html



Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.

Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"



Quando brillava il vespero vermiglio,
e il cipresso parea oro, oro fino,
la madre disse al piccoletto figlio:
"Così fatto è lassù tutto un giardino".
Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
mentre il cipresso nella notte nera
scagliasi al vento, piange alla bufera
Giovanni Pascoli



Da bambino volevo guarire i ciliegi
quando, rossi di frutti, li credevo feriti
la salute per me li aveva lasciati
coi fiori di neve che avevan perduti...
e un sogno fu un sogno ma non durò poco
per questo giurai che avrei fatto il dottore
e non per un Dio ma nemmeno per gioco,
perchè i ciliegi tornassero in fiore,
perchè i ciliegi tornassero in fiore
F. de Andrè

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