Chiude la strage della stagione venatoria

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Akela il solitario
00giovedì 31 gennaio 2008 22:00
CHIUDE LA STRAGE DELLA STAGIONE VENATORIA
Enpa, 200 milioni le vittime.

Da www.animalieanimali.it/

31 gennaio 2008 - Bollettino nero per gli animali durante la stagione venatoria 2007-2008, che oggi chiude i battenti. Un'inutile strage secondo le associazioni, che forniscono un primo bilancio shock. Una stima dell'Enpa parla di oltre 200 milioni di vittime delle doppiette, cifra alla quale vanno aggiunti gli animali uccisi dalla caccia in deroga e dai bracconieri. Contando le sole due regioni di Lombardia e Veneto, la Lipu parla di 1,1 milioni tra fringuelli, peppole e storni finiti nel mirino grazie alla pratica della deroga. 'La caccia non e' un diritto, bensi' una concessione' spiega l'Enpa, che ricorda come in questa stagione 2007-2008, secondo i dati della Lac, siano morte 54 persone, oltre a quasi 100 feriti.
'L'Italia e' sotto procedura d'infrazione dal 2006 - afferma Giuliano Tallone, presidente Lipu - anche per via di un utilizzo scorretto delle deroghe, che da strumento eccezionale sono diventate, nel corso degli anni, una modalita' permanente di caccia alle specie protette. Insomma, una specie di trucco per poter cacciare di piu', che ha esposto il Paese alle forti censure della commissione europea e che, non si dovesse correre ai ripari, lo condurra' a sanzioni milionarie'. Ciro Troiano, responsabile Osservatorio zoomafia Lav ricorda anche 'illegalita' e danni alla fauna e all'ambiente commessi dai bracconieri', a cui sono legati commerci di animali, vivi e morti. Secondo Troiano 'la vendita di animali imbalsamati e il traffico di fauna per l'alimentazione umana muovono un giro d'affari illegale stimato in circa 5 milioni di euro'.
Il fenomeno viene contrastato anche grazie all'opera delle 83 guardie venatorie volontarie della Lipu-BirdLife Italia, che hanno effettuato quasi 1.000 controlli sul territorio nazionale, sequestrato oltre 2 mila trappole e denunciato 124 persone per caccia illegale, bracconaggio, uccellagione, commercio illegale di fauna. A queste operazioni si aggiungono i campi antibracconaggio Lipu svolti l'anno scorso nel cagliaritano, sullo stretto di Messina e nell'isola di Procida (Napoli), che hanno portato alla rimozione di 12mila trappole e reti per la cattura illegale di fauna e di 194 impianti per l'uccellagione.
Altra battaglia e' sulla possibilita' per i cacciatori di entrare nelle proprieta' private, contro cui 'l'Enpa e le altre associazioni hanno intrapreso una raccolta firme'. Sono 15 mila quelle raccolte in poco piu' di quattro mesi dalla Lav, che ricorda come la fauna selvatica sia gia' provata dai danni degli incendi dell'estate scorsa. E per gli animali con lo stop alle doppiette non arrivera' una tregua vera e propria. 'In alcune province italiane proseguono i piani di controllo della fauna selvatica - afferma Massimo Vitturi, responsabile nazionale Lav caccia e fauna - e questo significa che caprioli, cinghiali, volpi, nutrie continueranno ad essere uccisi perche' considerati troppo numerosi sulla base di discutibili conteggi effettuati dagli stessi cacciatori o perche' predatori di animali (lepri e fagiani) di primario interesse delle doppiette'.
(ANSA)
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