Il mercato nero dei CARDELLINI

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Akyaky
00venerdì 4 maggio 2012 20:06
Ieri sera LE IENE hanno trasmesso un filmato che mi ha incuriosita molto... e anche molto rattristata!!!!

http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/299950/nobile-mercato-nero-e-cardellini.html

Ecco un articolo sull'argomento (da repubblica.it) :
Il mercato nero di cardellini e galline vive
viaggio nello zoo domenicale di Ballarò
Gli animali stipati in gabbie senza spazio vivono al massimo due mesi: costano cinque euro, dieci volte meno del prezzo di mercato
di ROSSELLA PUCCIO

Il mercato nero di cardellini e galline vive viaggio nello zoo domenicale di Ballarò Le galline stipate su un motocarro a Ballarò
PALERMO - "S'i pigghiassi, sù cchiù belli ri canarini". Sono oltre un centinaio, stipati in una piccola gabbia alta poco più di dieci centimetri, i cardellini in vendita in una bancarella improvvisata, nello spiazzo tra via Giovanni Mira e via Nino Martoglio, uno degli ingressi al mercato di Ballarò. "Ogni domenica sono qui", dice l'uomo, un sessantenne minuto e piuttosto sospettoso. Lo dice mostrando la "mercanzia" all'interno delle cosiddette gabbie a "ricevitore", contenitori di legno bassi e larghi, disposte sul ripiano di un vecchio mobile, che funge da banchetto finché la giornata non volgerà al termine e tutto verrà semplicemente spostato qualche metro più avanti, pronto per essere riutilizzato dallo stesso ambulante o da qualcun altro. E se arrivano le forze dell'ordine, basta un cenno delle sentinelle per vedere i venditori clandestini dileguarsi in un attimo.



Non a tutti gli acquirenti però viene mostrata la merce, almeno non tutta la merce: nel portabagagli aperto dell'automobile, che si trova proprio alle sue spalle, ci sono altre gabbie coperte con un vecchio panno che rende impossibile vederne con esattezza il contenuto. Sono volatili di piccola taglia, vista la dimensione delle gabbie e il rumoroso cinguettio
che ne proviene. Solo all'arrivo di alcuni compratori il telo viene tirato via per qualche istante, prima di procedere alla vendita.

I cardellini, poco più alti di cinque centimetri, hanno pochissimo spazio a loro disposizione, condizioni igieniche pessime, non sono provvisti di anello alla zampa, secondo quanto disposto dalla legge, e il destino che segue l'acquisto non è migliore: consegnati all'acquirente dentro dei piccoli 'coppi', così li chiama il venditore, ossia i tradizionali coni di carta che si usano in genere per avvolgere la frutta secca. Il costo è modesto, è un punto su cui il venditore insiste: "Cinque euro appena l'uno, contro i 50 del prezzo di mercato". Naturalmente tutto in barba alla legge.

E il fenomeno, secondo quanto denunciato da associazioni animaliste, è altamente diffuso nel capoluogo siciliano, nonostante l'azione di contrasto delle forze dell'ordine che ha condotto alla denuncia di diversi uccellatori con l'accusa di maltrattamento e detenzione illegale di animali, tra cui proprio cardellini, fringuelli, verzellini, pappagallini, protetti da speciali norme.

Ballarò è uno dei luoghi deputati a questo commercio, ma anche gli altri mercati storici la domenica mattina si trasformano in zoo. I venditori si sistemano in piccole piazzette che permettono veloci via di fuga in caso di retate. E non ci sono solo fringuelli e cardellini, ma anche a galline ammassate sul retro di una motoape, con una rete per materassi sopra la testa, in attesa di quell'euro che servirà ad acquistarne una, il cui destino sarà quello, poi, di finire viva, e non si sa per quanto, a testa in giù dentro un sacchetto di plastica.

Secondo i dati forniti dalla Lipu, a Palermo c'è un florido commercio illegale di fringillidi e cardellini in particolare. In inverno, con l'arrivo di contingenti svernanti, si arriva fino all'esposizione di 500-1000 fringillidi. Un cardellino di cattura (griffano), salvo significative variazioni nel piumaggio o nel canto, viene venduto a un prezzo di dieci euro, così come i "nuvidduna" (pulcini di cardellino prelevati dal nido e affidati alle cure di una canarina); 25 euro è invece il prezzo fissato per uccelletti in cattività ("manzo"). Il 50% degli animali catturati, con reti a scatto e con una cardellina che funge da esca, muore poche ore dopo la traumatica cattura, e la quasi totalità invece ha un arco di vita breve, da uno a due mesi al massimo.

"È quasi impossibile individuare i luoghi in cui il bracconaggio ha luogo" dice Giovanni Cumbo, delegato Lipu Palermo. "Gli animali selvatici - aggiunge - sequestrati vengono in parte liberati ed in parte consegnati al Centro Regionale Recupero Fauna Selvatica di Ficuzza, gestito dalla Lipu. L'unico strumento a disposizione di associazioni come Lipu, Wwf, Legambiente, sono i comunicati stampa e gli esposti alle forze dell'Ordine. Abbiamo da poco inviato un esposto al Corpo forestale, che ha un nucleo specializzato per interventi su maltrattamento animali. Sperando in una loro risposta positiva".

(21 febbraio 2012)
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