Per chi ha perso un amico

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Akyaky
00domenica 9 settembre 2007 19:27
Scusatemi se apro questo thread così lacrimoso… [SM=x1169397]
E’ stato due mesi fa. A quest’ora esatta. [SM=x1169385]

Due mesi fa il mio lupo, il mio cane che non era solo un cane, il mio migliore amico, il mio grande amore, la mia vita stessa… se ne andava, oltretutto spinto da me. Soltanto due mesi. Mi sembra che siano due secoli. Sì. E’ stato due secoli fa.

Credevo che le cose sarebbero state più facili… il mio obiettivo era quello di dargli una casa, di essere buona con lui, di vederlo felice di vivere, e di regalargli una morte fuori da ogni gabbia. Bhè, esauditi questi desideri credevo che mi sarei sentita a posto; triste forse, ma non tormentata.

Non è così, forse perché è successa una cosa che non mi aspettavo: Akela mi ha amato sul serio, mi ha voluto bene oltre ogni limite e io non mi aspettavo che lui potesse voler tanto bene a un essere umano. A me, poi. Uno si sente investito da una quantità d’amore gigantesca ed assurda, da un cane che gli uomini li aveva solo odiati… bhè, quando succede ti senti spiazzato.

E poi non avevo tenuto in conto, nei miei bei progetti, della sofferenza legata alla morte. Già: ho dovuto vederlo soffrire e pure tanto, senza che i medici capissero un’acca. E’ stato tremendo, anche se so che tutto era naturale, che tutto era nell’ordine delle cose… è stato bruttissimo, io che non potevo trovare il coraggio di fargli mezza puntura e che avrei l’ardire di sognare di diventare veterinario, proprio io ho dovuto vederlo soffrire, ho dovuto sentirlo non respirare, ho dovuto vedere lastre ed esami che immancabilmente corrispondevano ad un cane perfettamente sano, non ad Akela… ho provato l’impotenza di un medico quando non capisce, nello stesso istante in cui ho provato la rabbia di un padrone che se la prende coi medici che non capiscono.

E ho deciso di dire basta. Non poteva guarire, poteva solo peggiorare. Tumore ai polmoni comparso magicamente in una settimana, ma non solo quello, credo. Aveva male da mille altre parti… chissà da quanto si portava in giro metastasi. Basta, dunque. E su quel tavolino su cui lui si era divertito, in quella stanza in cui aveva giocato con cuccioli e umani, l’ho stretto forte a me chiedendo, pretendendo per lui che stava morendo e soffrendo atrocemente quella che viene chiamata la morte dolce… quella che è, a tutti gli effetti una morte dolce. E non ho saputo dirgli altro che una frase ripetuta più volte in un libro che avevo appena letto e che molti di voi conoscono… “Mentre lasci questa terra e questo cielo ricordati che non sei solo…”

Dunque… ancora adesso, il mio pensiero continua a correre verso di lui. Io mi chiedo… è normale? È stato il mio primo cane. Lo avevo solo da due anni. Lo ho potuto tenere con me soltanto per due anni, e mi sono sembrati due giorni. Aky era speciale? Era, come mi ha detto qualcuno, il mio “spirito guida”? Un capostipite, un’anima indissolubilmente legata alla mia oppure… oppure sarà sempre così, per tutti? Si soffre così, quando viene a mancare un animale che è stato nostro? Credevo di saperlo… credevo di sapere cosa si prova quando muore un cane… al canile l’ho provato… ma è tutto diverso quando il cane è tuo. Ti senti responsabile… e ti manca. Perché mi manca così tanto??? Come fanno quelli che tengono un cane e un gatto per quindici anni e poi muore? Soffrono tanto più di me? “L’amore non si misura in anni” ha detto una mia cara amica… sì… d’accordo… è anche vero che io ho avuto Aky solo per due anni, ma che lo conoscevo da otto…

Ho continuato. Bisogna continuare, tutto continua. Ho continuato e portato a termine i progetti che avevo fatto per me e per lui. Ho riesaminato da ogni aspetto la mia “vocazione” alla medicina veterinaria e ho riscoperto di averla. Anche se ci sono stati degli errori… sia miei che dei medici, farò in modo che non si ripetano, non in mia presenza. E ho lasciato che un’altra cagnetta raccogliesse la sua eredità e seguisse le sue impronte. Mi ha detto lui a chi era destinata la sua felicità. Io ho soltanto obbedito, e ho preso un altro cane spaventato, picchiato, solo e triste come lo era stato lui. Ma un cane che nello stesso tempo è profondamente e prepotentemente diverso da lui. Fortunatamente… Tutto va avanti, dunque, forse soffrirò ancora di più quando mi lascerà lei e allora un terzo cane riceverà il mio amore e tutto ciò che posso offrire come eredità… ma… davvero è sempre così? Davvero è sempre così tremendo stare a contatto con l’indifferenza e la cattiveria della gente quando perdi chi hai di più caro al mondo? Succederà sempre?

Smetterò, forse, un giorno, di contare i mesi vissuti senza di lui?

E' normale che il mio pensiero lo rincorra, sempre? [SM=x1169385]
piche_cow
00domenica 9 settembre 2007 19:40
mi piacerebbe poter dire che so quello che provi...ma ognuno soffre a modo suo...
ma quello che è sicuro che finchè nel tuo cuore ci sarà anche solo un posticino per akela il vostro amore non si spezzerà e quindi sarete sempre insieme...
sembra molto una frase fatta, però è così... l'impotante è amarlo e la morte non sarà più un divario
Akela il solitario
00lunedì 10 settembre 2007 16:24
Quoto Piche! Ora ciò che resta di Akela vive in te e nelle tue azioni, nei tuoi ricordi. Le emozioni che ti ha lasciato non te le toglierà nessuno e in un certo senso quelle sono lui, la sua presenza.

Io l'avrò già detto, ho avuto e perso moltissimi animali: Cani, gatti e pure un tacchino speciale... Mi è dispiaciuto molto averli persi però non ho sofferto per molto tempo. Il loro ricordo è sempre con me però sarà che avendo provato queste cose fin da piccolo mi sono abituato all'idea, poi in alcuni casi la morte è la migliore soluzione, è triste arrivare a desiderare la fine per qualcuno a cui vuoi bene... [SM=g27992]
Akyaky
00martedì 11 settembre 2007 00:38
Grazie, amici [SM=x1169410]
ciuteina
00martedì 6 novembre 2007 01:15
Re:
Ciao, scusatemi, sono nuova e mi rendo conto di aver fatto un pasticcio! Volevo solo rispondere ad un messaggio...
Lo rifarò in un prossimo intervento, sperando di essere più fortunata! [SM=g27988]
Marina.celta
00giovedì 8 novembre 2007 18:19
Figurati; sapessi quanto sono pasticciona anch'io... [SM=g27992]
Akela il solitario
00giovedì 8 novembre 2007 18:35
Re: Re:
ciuteina, 06/11/2007 1.15:

Ciao, scusatemi, sono nuova e mi rendo conto di aver fatto un pasticcio! Volevo solo rispondere ad un messaggio...
Lo rifarò in un prossimo intervento, sperando di essere più fortunata! [SM=g27988]


Non preoccuparti degli sbagli, anzi, non aver paura di sbagliare, e ricorda che se hai bisogno non esitare a chiedere, in qualunque sezione ed in qualunque modo [SM=x1169411]
E benvenuta tra noi [SM=x1169420]


Akyaky
00lunedì 12 novembre 2007 14:49
Benvenuta anche da parte mia! nessun problema, sapessi che imbranata sono io!!!
ciuteina
00venerdì 16 novembre 2007 21:43
un saluto affettuoso ad Akyaky da una pasticciona
ciuteina
00venerdì 16 novembre 2007 22:06
un saluto affettuoso ad Akyaky da una pasticciona
Riprovo ad accostarmi a questo forum. Non vado molto d'accordo col pc ma ho incontrato questo forum e DEVO avere uno scambio con voi. (Mi presenterò nella sezione apposita, vi ringrazio x la pazienza e la gentilezza che mi avete dimostrato.)
Akyaky, io non so che cosa aggiungere alle bellissime parole di conforto che ti hanno mandato gli altri, mi associo a tutti quanti. ...Si sa, in certi casi le parole non contano molto, sia da parte di chi racconta sia da chi risponde, d'altra parte come buttar fuori, come comunicare un amore e un dolore così grandi?... Dirti "ti capisco" forse suonerà convenzionale, ma in quale altro modo si può far "sentire" una profonda corrispondenza intima con qualcun altro?!... Ecco, allora io ti mando uno scontatissimo (se si vuole!) abbraccio. Per ora. (Eh, sì, perché non posso inondare il mondo di lacrime...Servisse a qualcosa, poi!) Poi forse piano piano vi-ti racconterò qualcosa di me e della mia storia. Beh, scusatemi x il discorso forse ingarbugliato che forse risulta insensato e a presto!
ciuteina
00mercoledì 21 novembre 2007 23:13
di nuovo da ciuteina
Cara Akyaky, ho letto la tua storia col tuo dolcissimo angelo "spirito-guida", insomma il tuo Akela, e dirti che mi ha toccato fin nel profondo dell'intimo suonerà forse retorico...eppure se sapessi quanto ti capisco. Mi pare di aver notato, credo in un tuo vecchio post (quando "lui" era ancora con te in carne e ossa) dove narravi la vostra "storia d'amore" (perché tale é stata!) fin dal principio, indicibilmente meravigliosa e toccante, che tu di tanto in tanto ti definivi "pazza", e ti scusavi x il tuo racconto così "lungo". Ebbene, se sapessi quel che ho combinato io, come mi definiresti?...Ma lo sai che io ho avuto la spudoratezza di scrivere una storia (molto simile alla tua, credimi! Nell'essenza, senz'altro)
"sintetizzandola" (ora l'auto-ironia é al culmine!) in...ehm...devo proprio dirlo?...Mi vergogno come...un cane, si fa x dire...ehm...la bellezza (o la "bruttezza", é + probabile)...di...ehm...va bene: 300 pagine. Sì, proprio 300 pagine 300! Ci vuole un bel coraggio, eh?! O una grande follia, e propendo x la seconda ipotesi. Eppure dopo la s dipartita tragica del mio "spirito guida" (definiamolo così anche lui; bada che non era il mio cane!) ho "sentito" che dovevo scrivere la sua storia. Allora non sono forse pazza io?! Altro che te! ...Che posso farci se mi é "uscita" proprio così, lunghissima, interminabile, ridondante fino alla nausea, con "lui" che parla in prima persona e irride tutto il genere umano (a cominciare dalla scrivente!) e a un certo punto, x chissà quale "Volontà Suprema", il suo destino s'intreccia col mio, al che il racconto diventa da scanzonato a intimistico, col lupo-cane che scandaglia nei recessi + reconditi del mio essere, coglie il mio stato depressivo e tra noi due si instaura un rapporto che io mai avrei immaginato...e che mi lascia ancora sbigottita...beh, é meglio che mi fermi qui, almeno x ora. Non bisogna forse essere folli x buttare giù uno scritto di 300 pagine x narrare la storia di un cane (ke é anke la mia...era inevitabile!) Senz'altro avrai-avrete compreso che si tratta di materia che potrebbe risultare interessante x qualche psichiatra "veramente" appassionato al suo campo di studio, o meglio per un ricercatore in psichiatria dotato di molta buona volontà di approfondimento nella conoscenza della psiche umana...
Ora bisogna che mi fermi, Akyaky, e mi scuso se ho già annoiato con le mie chaicchiere, ma comunque spero ci risentiremo e intanto non posso fare altro che mandarti un forte abbraccio!
Akyaky
00giovedì 20 dicembre 2007 10:37
Perchè annoiata? mi spiace solo risponderti così tardi... [SM=x1169413]

Una volta ho letto... ma non ricordo dove: "non si puòsintetizzare l'amore" ecco, è così. Quindi quelle trecento pagine servivano tutte, e hai fatto bene, davvero molto bene a scriverle... spero che ti sia servito, per conto mio ho ripreso la storiadel mio cucciolo eho aggiunto l'inevitabile finale, ma non ti nascondo che continuo a pensarci... ogni nove del mese, sempre, puntuale come le tasse...eccomi a piangere un giorno intero poer il mio Akela. [SM=x1169392] dimmi se non è pazzia... [SM=x1169391] un cane, no, non è stato solo un cane. Un padre, una madre, un fratello, un grande amico. E il coniglietto Moscardo lo ha raggiunto esattamente tre mesi dopo.

Mi ritengo fortunata perchè non piango di continuo come all'inizio! [SM=g27999] dopo la morte di Moscardo... ho sentito al telefono una mia amica, di solito non telefono mai e poi per una cosa del genere... non so, dovevo farlo. Non mi ricordo cosa mi ha detto, ma le sarògrata per sempre. Mi ha regalato un attimo di pace e serenità... strano eh???
Sì. Per unistante, un instante solo, li ho visti insieme. Insieme in due foto vicine che ora ho nella camera che se non fosse stato per loro non avrei mai raggiunto, insieme a formare le fondamenta della mia vita, che spero porti qualcosa di buono a chi è come loro. Insieme, a guardarmi dall'alto, anche se spesso non credo più a queste cose... [SM=x1368197]

Credo sia così anche per il tuo spirito guida. Spero che quello che ha scritto, quelle trecento pagine, te lo abbiano fatto sentire molto vicino. Perchè... anche se non credo troppo nel paradiso o a cose del genere, lui ti è vicino, nei tuoi ricordi, e ti ha cambiata da dentro, e tu sei sopravvissuta a lui perchècosì doveva essere... doveva cambiarti, in un certo senso salvarti, e poi andare via.

Io... mi vergogno tanto, ma una volta dopo la morte di Akela ho pensato di buttar va tutto. Tutto il lavoro che aveva fatto su di me, tutto ciò che avevo imparato da lui, tutto quello che mi aveva regalato per rendermi una persona migliore... Bhè, ero un'idiota! facendo così lo avrei ucciso una seconda volta...

Ti ringrazio di cuore per quello che hai scritto... andrò avanti, sempre e comunque, anche se ogni nove del mese il mio pensiero correrà da quel magnifico cane e da quel bellissimo coniglietto...
ciuteina
00mercoledì 26 dicembre 2007 00:00
Grazie Akyaky x le tue parole, e bellissima quella frase "non si può sintetizzare l'amore", non la conoscevo.
Oh, ma la mia follia non ha limite, sai? Quella pappardella interminabile (quelle 300 -e passa- pagine)... No no, non finisce qui. Si trova da più di un anno appoggiata su un server: data la lunghezza non potevo stamparla...cmq l'ho suddivisa in capitoli (ho dovuto!!! E come facevo a racapezzarmi, se no?!) (Tranquilli, non vi darò l'indirizzo, la mia spudoratezza e sfrontatezza non arrivano a tanto. Non ancora, almeno...) [SM=x1169443]
Però una cosa prima o poi la proporrò: se posso postare un capitolo...uno tra quelli + scorrevoli e umoristici, un episodio realmente accaduto al mio "lupo-cane": l'ho già sottoposto alla lettura di qualke amico e mi ha dato l'ok. Pare sia leggibile. Devo rivedere la lunghezza...sono 3 pagine fitte, mi pare...
Non so se è regolare, me lo farà sapere il Gran Capo e se è possibile fornirò ragguagli.
X adesso bacissimi a tutti e grazie di esistere (scusate la scontatezza dell'espressione)
Akela il solitario
00mercoledì 26 dicembre 2007 00:51
Ma certo Ciuteina, puoi, volendo, postare tutte e 300 le pagine del racconto [SM=x1169419] !
Purtroppo è da tener presente che la lunghezza eccessiva scoraggia il lettore.
Comunque non c'è nessun regolamento che determina la lunghezza di un post [SM=x1169411] !
ciuteina
00mercoledì 26 dicembre 2007 01:05
No, no, Akela, non fraintendermi, ti prego! Se volete caso mai + avanti posso postare un sunto del racconto (insomma, una presentazione, perkè è davvero un po' paranoico!)
E caso mai qualke capitolo (non + di 2 o 3, tra quelli ke forse possono risultare scorrevoli).
Ma lungi da me l'idea di postarlo tutto: mi rendo conto perfettamente ke prolissità e ridondanza sono i peggiori difetti di un racconto, ciò ke può renderlo meno avvincente, semplicemente perkè...finiscono x annoiare. A meno di non essere Manzoni o Tolstoj o Dostojewskj. E io non lo sono certamente! Cmq grazie 1000. Ci risentiamo.
Akyaky
00mercoledì 26 dicembre 2007 11:11
Mi piacerà molto leggere quello che deciderai di postare, ne sono sicura!!! [SM=g27998] e i racconti lunghi mi sono sempre piaciuti [SM=g27998] [SM=x1169385]
eva_luna
00venerdì 25 gennaio 2008 09:49
io mi trovo nella stessa situazione...la mia micia di 19 anni,Pallina,è andata via esattamente 22 giorni fa...una vita passata con lei!calcolate che io ho 23 anni..e mi ha lasciato un vuoto...non riesco più a fare niente e mi sembra che stia ancora dentro casa...e ho paura di dimenticarla...ho questa paura!
un bacio


Akyaky
00venerdì 25 gennaio 2008 12:12
Eva Luna... [SM=x1169410]

Non so che cosa consigliarti. Anche perchè questa cosa del dimenticarsi... purtroppo la sto sperimentando. Ci sono sciocchezze che mi sto scordando, e peggio ancora, faccio fatica ogni tanto a ricordare com'era il suo volto. Non sto scherzando... è lì, nelle foto, ma è fermo. Come si muoveva? ci sono alcune espressioni che le foto non hanno catturato. Me le sto scordando, anche se cerco in ogni modo di non farlo... è come con i miei nonni. Piano piano, la figura di Akela sta sfumando, e sento che se ne vanno anche i primi ricordi. [SM=x1169385]

Dicannove anni sono tantissimi, non riesco a immaginare come ti senti ma... ecco, io ogni volta che mi ricordo qualcosa la scrivo. Così rimane lì. E poi... Altair mi è di grande aiuto, davvero. Senza di lei starei malissimo. So che è presto, ma spero che un giorno un altro gattino entrerà nel tuo cuore...
Akela il solitario
00venerdì 25 gennaio 2008 22:31
Re:
eva_luna, 25/01/2008 9.49:

io mi trovo nella stessa situazione...la mia micia di 19 anni,Pallina,è andata via esattamente 22 giorni fa...una vita passata con lei!calcolate che io ho 23 anni..e mi ha lasciato un vuoto...non riesco più a fare niente e mi sembra che stia ancora dentro casa...e ho paura di dimenticarla...ho questa paura!
un bacio





Col tempo si dimentica l'immagine, però sono sicuro che una parte di lei sarà sempre con te. Questa cosa la ripeto spesso ma ci credo, Pallina in 19 anni ti ha insegnato molte cose e ha cambiato la tua vita in maniera più o meno percettibile. Non potrà mai scomparire del tutto perché ti ha cambiato la vita ed ogni tua azione o pensiero porterà la sua traccia, anche se poco visibile.
eva_luna
00sabato 26 gennaio 2008 16:18
:)
grazie per la risposta:)
infatti sto scrivendo tutto,ma proprio tutto eh??
:)


ciuteina
00sabato 26 gennaio 2008 21:55
No, Eva Luna, non la dimenticherai; nè quello che ha rappresentato x te, nè la sua immagine: questo tuo timore ne è la prova (non lo proveresti, altrimenti.) Vedrai che ti fioccheranno immagini magari quando non te l'aspetti, all'improvviso, quando non ci pensavi più...(non coscientemente), e anche a distanza di anni. E proverai con stupore le sensazioni che lei ti faceva provare, che la tua mente aveva rimosso, e ti accorgerai che in realtà non avevi scordato.
(Vale anche x te, Akyaky: è una reazione di autodifesa x tutelarsi contro il dolore.) Te lo dico x esperienza.
Lei resta dentro di te. Ti abbraccio forte
Anubix
00giovedì 1 maggio 2008 21:00
acc, mi spiace x te....io invece da 3 anni che ho perso la mia zoppetta, un piccolo di passerotto che era caduto durante le prove di volo...ho provato a insegnarli a volare ma nn cè stato niente da fare ....è scappata da me....forse era giusto che andasse così...
antonio-8
00martedì 2 giugno 2009 17:51
la morte
il concetto di morte un animale non lo ha.
Solo noi umani sappiamo quanto è dura la vita, viverla senza i nostri cari, i nostri affetti, le nostre situazioni cui ci fanno star bene.
Il trapasso e tutto il resto a venire.

Un animale non ha concetto di morte, di scomparsa da questo mondo terreno.
Su svariati casi si è visto come un animale mammifero legato al branco, come un cane, un cavallo,(animali che sono stati studiati più intensamente per queste ricerche scientifiche), hanno dato un segnale negativo verso quello che è stato un affetto mancato.
Mi spiego meglio: morto il padrone, il cane legatissimo a lui, non voleva più mangiare tanto che è morto.
Intanto non chiamiamolo padrone, ma capobranco, in quanto il cane così riconosce il padrone, o il propietario.
Non mi dilungo più di tanto su questi studi di psicologia canina.
Se il nostro cane muore, riverseremo l'affetto su un altro cagnetto, ma una cosa è certa, che il nostro amato Fido non vi è più.
Akela il solitario
00martedì 2 giugno 2009 18:22
Io non sono d'accordo che sul fatto che gli animali non abbiano il concetto di morte ed ho le mie buone ragioni. E non credo nemmeno che i sentimenti siano prerogativa umana, semmai l'uomo ha più sfaccettature.
Io vivo fin da sempre con gli animali e ogni giorno che passa mi convinco sempre più che sono individui in grado di amare e soffrire proprio come noi, in grado di capire più di quanto noi crediamo.
Ti cito solo una esperienza che ha vissuto una mia amica che ora per impegni suoi non può stare qui a raccontartela di persona. Il suo cane, separato da tempo dalla cagna con cui aveva vissuto molto in canile una notte ululò, e fu un ululato tristissimo, e lui non ululava mai. Il giorno dopo a questa mia amica arrivo un sms da parte della persona che aveva adottato la cagna con cui il suo cane era legato che diceva che era morta...
Forse la cosa che cambia tra noi e gli animali è il modo di reagire alla morte.

Dato che sembri interessato alla psicologia animale posso consigliarti i libri dello scrittore Jeffrey Masson.
antonio-8
00martedì 2 giugno 2009 19:24
Da spiegare in poche righe qui non è semplice.
Gli animali non hanno il concetto di morte, ma la divisione, il distacco, l'allontanamento da un qualcosa di caro si.
Certo soffrono anche loro, ma il distacco da un simile, una persona cara, un qualcosa cui si sentono legati lo sentono, chi più chi meno ma soffrono si.

Cercherò di spiegarlo nel modo più semplice con esempi di studi pratici effettuati su branchi indipendenti di lupi; il mammifero per eccellenza cui si applicano i concetti di famiglia selvatica conservativa, ma non sarà facile.

Un branco di lupi, tutti familiari di prima generazione, con maschio dominante, Alfa, con femmina dominante Beta, poi a venire discendenti diretti sia maschi che femmine.

I lupi vanno a caccia in branco.
Seguono l'alce per km trottandogli accanto, seguendola e studiandola finchè decidono di lanciare l'attacco contro l'alce o evitare l'attacco. Se l'attacco va a buon fine l'alce soccombe, combatte muore e cosi via.
Durante il combattimento con l'alce, vi è stato un maschio attaccante subalterno che ha subito una gravissima ferita e ormai sta morendo.
Il lupo capobranco dominante Alfa gli è vicino, lo annusa, si annusano, si leccano, mugolii pianti e cosi via, capisce che il maschio subalterno è ferito, perde sangue, non ce la fa ad andare avanti.
Queste sono reazioni avvenute veramente osservate su lupi canadesi.

Il capobranco decide di stare accanto al subalterno. Ma lì c'è anche la preda da mangiare.
Come si farà?
Da lunghe osservazioni sul campo, si è potuto constatare che gli altri maschi subalterni con ululati, hanno chiamato il resto dei componenti del branco, si sono riuniti, hanno mangiato la preda, il resto lo hanno sepolto.
Intanto il capobranco dopo aver mangiato per primo, è ritornato accanto al maschio ferito, ha cercato di dargli della carne da mangiare, ma questo non mangiava; insomma è giunta la morte.
Dopo un lungo annusarsi, mordicchiarsi, per vedere se il lupo subalterno aveva reazioni, a lungo lo hanno annusato tutti, addirittura su alcuni casi lo trascinavano con i denti per vedere le reazioni.
Tutti i lupi si sono messi ad ululare, il capobranco attaccava il primo ululato e gli altri dietro in una cacofonia di suoni.
Dopo due giorni il branco decise di andare via da quel posto, il capobranco per ultimo annusò il cadavere e quando parti lui, tutti dietro.

Caro Akela, quando il cane ululava, (una forma di disperazione, di pianto), c'era qualcosa che non andava, ma cosa?
a nessuno è venuto in mente che questo cane forse era legato alla cagna cui aveva vissuto per mesi dentro il recinto?
E provare a vedere cosa facevano assieme fuori dal recinto almeno un pò di giorni?
Mille domande ci sarebbero da fare, ma a volte non trovano risposta se non si convive intensamente con gli animali ed osservarli sempre ogni giorno,in ogni loro forma, in ogni loro movimento impercettibile che fanno col muso, con le zampe, col pelo.
Dal loro mondo c'è sempre qualcosa da imparare.

Akela il solitario
00martedì 2 giugno 2009 22:02
Re:
antonio-8, 02/06/2009 19.24:

Da spiegare in
Caro Akela, quando il cane ululava, (una forma di disperazione, di pianto), c'era qualcosa che non andava, ma cosa?
a nessuno è venuto in mente che questo cane forse era legato alla cagna cui aveva vissuto per mesi dentro il recinto?
E provare a vedere cosa facevano assieme fuori dal recinto almeno un pò di giorni?
Mille domande ci sarebbero da fare, ma a volte non trovano risposta se non si convive intensamente con gli animali ed osservarli sempre ogni giorno,in ogni loro forma, in ogni loro movimento impercettibile che fanno col muso, con le zampe, col pelo.
Dal loro mondo c'è sempre qualcosa da imparare.




Ti posso assicurare che questa mia amica ci ha vissuto molto a stretto contatto con questi animali, perché se ne occupava lei come volontaria in canile e quei due cani si amavano. La vicenda che ti ho citato è successa diverso tempo dopo che i due si sono separati.
Mi dispiace che l'amica che ti cito è lontana dal forum in questo periodo perché lei avrebbe saputo risponderti meglio.

Mi viene solo da citare una cosa che lessi sugli elefanti che prima di morire, arrivati nei loro cimiteri, carezzano malinconicamente gli scheletri di elefanti che hanno conosciuto in vita.
Non ho molti dati alla mano e per il resto potrei solo ribattere riguardo a mie opinioni personali.

Sei un appassionato di psicologia canina?
antonio-8
00giovedì 4 giugno 2009 00:28
ecco gli elefanti
gli elefanti sono un altro tasto dei mammiferi cui lo studio, soprattutto in Asia dove li usano per lavoro, ha portato a scoprire nuove cose.
Gli elefanti hanno una memoria di ferro, come le orche marine, i delfini, i capodogli.
Il ricordo di qualcosa di negativo in un animale lascia più traccia marcata per un'eventuale difesa effettuata sicuramente dopo un attacco per paura. Ma non solo per questo.
A volte quando sentiamo di incidenti avvenuti con custodi di elefanti al circo, tanto che l'elefante ha ucciso il suo custode, che sicuramente gli dava cibo, lo accudiva, lo lavava, questo vuol dire che un qualcosa di negativo è avvenuto col custode.
Infatti è avvenuto qui in Italia che un pakistano è stato pestato dall'elefante.
Successivamente si è scoperto che il custode picchiava l'elefante.
In California, negli acquari, un'orca ha ucciso la sua addestratrice semplicemente attirandola in acqua e coricandosi sopra finchè l'ha fatta annegare dentro la vasca.
C'è sempre una relazione di attacco per difesa da parte di un animale se non ha avuto un buon inprintig con l'uomo o non riconosce una certa persona nel branco cui lui appartiene. Ma non solo per difesa, può essere anche per dominanza, per difesa dei cuccioli, per difesa del territorio del cibo, ogni caso va sempre studiato a se.
Esempio: il mio cane ha morso un tizio che gli voleva fare una carezza.
Ma il mio cane non ha mai conosciuto questa persona, non è mordace e soprattutto questa persona si è avvicinata al cane in modo ostile.

Anni fa a Roma un addestratore di cani, venuto fuori dall'allevamento con addosso ancora i panni di lavoro, è stato attaccato da un gruppo di cani randagi, per poco non ci lasciava le penne. Come mai?
Forse avranno sentito odore degli altri cani dell'allevamento e si volevano imporre su questo nuovo mammifero chiamato uomo.

Non si ha mai il controllo assoluto su ogni animale, che esso sia piccolo come un topolino, che esso sia grande.
antonio-8
00giovedì 4 giugno 2009 00:34
mi piace il mondo animale, li osservo, li fotografo, li cerco per studiarli nel loro ambiente naturale, in libertà.
Ho fatto dei corsi di cinofilia, ho seguito convegni, mi piace, e la cavia è Ivan il mio Appenzzell, bovaro svizzero che adoro meglio della moglie.
Un amore di cane, che ha già vinto dei premi di bellezza al raduno nazionale di Borghetto di Valeggio sul Mincio a Verona.
Akela il solitario
00giovedì 4 giugno 2009 01:03
Re: ecco gli elefanti
antonio-8, 04/06/2009 0.28:


A volte quando sentiamo di incidenti avvenuti con custodi di elefanti al circo, tanto che l'elefante ha ucciso il suo custode, che sicuramente gli dava cibo, lo accudiva, lo lavava, questo vuol dire che un qualcosa di negativo è avvenuto col custode.
Infatti è avvenuto qui in Italia che un pakistano è stato pestato dall'elefante.
Successivamente si è scoperto che il custode picchiava l'elefante.
In California, negli acquari, un'orca ha ucciso la sua addestratrice semplicemente attirandola in acqua e coricandosi sopra finchè l'ha fatta annegare dentro la vasca.



Io dico che l'elefante ha fatto bene e pure l'orca! Sai che vuol dire fare una vita intera da schiavi, incatenati, rinchiusi e costretti a fare azioni contro la propria natura?

A me sembra una cosa logica una reazione di ostilità nata da qualche torto subito o per difendere qualcosa a noi caro, non lo facciamo anche noi? Alla fine siamo anche noi animali, e ci siamo evoluti su questo pianeta che ha sviluppato delle regole di sopravvivenza a cui tutte le specie viventi si attengono.
Ogni effetto ha una causa di fondo, mi sembra una cosa normale.

A mio parere per capire meglio un animale è utile vederlo come pari livello e non come un inferiore o una macchina che agisce per istinto.


ciuteina
00sabato 13 giugno 2009 20:44
La penso esattamente come te, Akela. D'altra parte l'anima del forum è proprio in accordo con il pensiero che hai espresso qui sopra.
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