Salvato dall'Enpa pinscher maltrattato

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ciuteina
00martedì 30 dicembre 2008 10:03
SALVATO DALL’ENPA PINSCHER MALTRATTATO
Lui è Tommy. Assomiglia vagamente ad una versione tascabile di Red, il pitbull abbandonato dai suoi proprietari in una casa disabitata a Seregno e lasciato a morire di stenti. Chi ci segue da qualche anno si ricorderà sicuramente di Red. Morì alcuni giorni dopo il ricovero presso il canile di Monza due anni fa, proprio a Natale, nonostante le amorevoli cure dei veterinari, degli operatori e dei volontari ENPA.
Tommy, un pinscher maschio di due anni, viveva in un cortile di un piccolo comune della Brianza, tenuto in un recinto tra i suoi escrementi, malgrado il pelo raso e la taglia extra small. I suoi giovani proprietari non lo facevano più entrare in casa da quando, cinque mesi fa, era nata loro figlia.
Tommy, cane di razza, acquistato a caro prezzo, stava pagando il prezzo della loro ignoranza e superficialità.
Fortunatamente lo scorso novembre il caso è stato segnalato alla sede ENPA di Monza. Quando i volontari del gruppo maltrattamenti si sono recati sul posto, si sono trovati davanti una specie di zombie scheletrico, congelato, con occhietti impastati di muco (vedi foto sopra a destra, scattata attraverso la rete del recinto). In assenza dei proprietari, non hanno potuto far nulla, poiché era sabato e le forze dell’ordine preferivano aspettare un giorno in settimana.
I volontari hanno insistito per tornare il giorno dopo. Passata la notte con l'angoscia che il cane potesse morire di freddo, si sono ripresentati, richiamando i vigili ed il veterinario Asl, ed hanno trovato in casa i proprietari, i quali – pare – non si rendevano neanche conto della gravità della situazione.
Non senza fatica, i volontari sono riusciti a far cedere il cagnolino all’ENPA, rinunciando a deporre la denuncia solo per evitare al pinscher la condanna ad attendere in canile il lento svolgersi di un processo.
Visitato prontamente, i veterinari hanno costatato uno stato di denutrizione, deperimento muscolare, ipotermia, geloni, congiuntivite e parassiti vari. Ricoverato in ambulatorio veterinario, ora sta bene e deve solo riacquistare peso. Molto esuberante e dolce, ha dato tanto affetto a tutti coloro che lo hanno ospitato o seguito in questo periodo. Nella foto a sinistra, Tommy dopo aver preso 700 grammi.
Ora è affidato a Camilla, che ci racconta che la prima mattina in cui ha nevicato, il cagnolino non voleva uscire di casa, forse per paura di essere rimesso in qualche cortile freddo senza riparo. Tommy, a differenza di Red, passerà un felice Natale con la sua nuova mamma che lo seguirà con amore, cura e responsabilità.
Ma, come Red, resterà nella memoria di chi, trovandolo, ha avuto la certezza che, più della neve, può essere gelato il cuore degli uomini.
L’augurio è, allora, che ci sia sempre qualche volontario disposto a camminare nella neve per cercare gli altri che, senza più voce, ancora là fuori attendono.




ciuteina
00martedì 30 dicembre 2008 10:08
Peccato che non riesca a postare le foto della povera creaturina: parlano da sole, soprattutto la prima, uno scheletrino con due poveri occhi innocenti colmi di una muta domanda... tali da far sentire chiunque di noi svergognato, solo per il fatto di essere "umano".
Nella seconda appare molto meglio, per fortuna.
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