00 14/03/2008 15:02
Scusamiiiii!!! ti rispondo a tutto anche se in ritardissimissimo...

1)Sì. Allora, io sono una pessimista cronica, quindi non so quanto sono attendibile, ma sì, è triste. Nel senso, te li vedi davanti e loro sono in gabbia, e per quanto il canile sia bello una gabbia è una gabbia... so che ci sono persone che non riescono ad entrare in un canile perchè non riescono a vedere i cani in gabbia, e li capisco, anche io ci sto male. Però ho un tipo di sensibilità diverso, cerco di stare con loro, di giocarci, di farli correre, di tirarli fuori. Una volta avevo letto una frase che a dirti la verità non ricordo bene, ma era una cosa del tipo "se non vuoi vedermi soffrire ti capisco, non entrare. Ma non c'è cosa peggiore al mondo di soffrire da soli"... temo che renda bene l'idea... poi, purtroppo... non sono eterni... alcuni si ammalano e muoiono, per forza di cose. Soprattutto quelli che sono lì da tanto tempo, che conosci bene e che pensi un po' tuoi...Ed è orrendo vedere morire un cane in una gabbia, ma vale lo stesso discorso... si cerca di far sentire loro tanto affetto, il più possibile. Però davvero la cosa più brutta è vedere un cane entrare giovane, crescere, invecchiare e morire lì dentro. E' insopportabile.
Sai che ti dico? non è che prevalga la gioia. Prevale la forza, la vita, il voler continuare per evitare il più possibile che restino in gabbia.

2) dipende dal canile... ce n'è di belli e di orrendi....

3) Ci sono stata una volta!!! ma non era diverso... gabbie e animali in cerca di affetto...

Uffa!!!!! mi stanno chiudendo l'aula computer... lunedì ti rispondo a tutto il resto, promesso!!!! :((((



Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.

Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"



Quando brillava il vespero vermiglio,
e il cipresso parea oro, oro fino,
la madre disse al piccoletto figlio:
"Così fatto è lassù tutto un giardino".
Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
mentre il cipresso nella notte nera
scagliasi al vento, piange alla bufera
Giovanni Pascoli



Da bambino volevo guarire i ciliegi
quando, rossi di frutti, li credevo feriti
la salute per me li aveva lasciati
coi fiori di neve che avevan perduti...
e un sogno fu un sogno ma non durò poco
per questo giurai che avrei fatto il dottore
e non per un Dio ma nemmeno per gioco,
perchè i ciliegi tornassero in fiore,
perchè i ciliegi tornassero in fiore
F. de Andrè