00 18/03/2008 12:13
Di nulla...

Riprendo il punto dei gatti, qualcosa di diverso c'era. I volontari si occupavano anche di far sterilizzare i gatti randagi e poi di rimetterli in libertà. Alcuni, purtroppo, erano molto aggressivi e stavano bene solo liberi. A volte prendevano gatte con i gattini, e i micini svezzati venivano affidati, le mamme sterilizzate e rimesse in libertà.

La storia del guinzaglio è questa: vivendo in gabbia, è l'unico modo che hanno per farsi delle passeggiate lunghe. Noi abbiamo anche un praticello dove liberarli ma le passeggiate sono sempre il modo più importante per farli muovere un po'... e per farli distrarre. Inoltre, quando uno arriva e vuole un cane, per prima cosa gli si dice di portarlo a spasso... e bhè, se il cane non va al guinzaglio, ha paura o morde il guinzaglio stesso non fa mai una buona impressione... per questo iomi occupavo soprattutto di questo. Tanti cani spaventati, che non volevano il guinzaglio, piano piano capivano che QUELLO li portava a una bella esperienza (la passeggiata) e piano piano in passeggiata imparavano a fidarsi dell'umano che teneva il guinzaglio e stava loro vicino. Era il modo più veloce per "recuperarli"...per insegnare loro che l'uomo, anche se faceva una cosa spaventosa come legarli (alcuni si terrorizzano se tocchi loro il collo), faceva fare loro una bella esperienza, e li coccolava. Imparato quasto, si sarebbero comportati bene, anche più che bene, col loro possibile futuro padrone. Il guinzaglio era una dannata catena di un metro che portava alla libertà...

Non mi parlare di genitori... io il cane l'ho avuto a 23 anni, spero tu abbia più fortuna, insistiiiiiii!!!!!

La domanda che mi hai fatto è di una difficoltà paurosa. La mia risposta è: non lo so. Perchè io mi sono considerata sempre un caso a parte, mi dicevo: io li conosco, per me è diverso, ma uno che entra come fa a scegliere? poi ho scoperto che non era così, quando è morto il mio cane. adesso ti spiego.

Alcuni vogliono il cucciolo. Bhè, come lo scelgano è un mistero, hai mai visto un cucciolo brutto? ho fatto delle statistiche col tempo, e ho scoperto che in una cucciolata dove tutti i cane sono neri e uno solo è bianco viene scelto per primo il bianco. In una cucciolata dove tutti i cani sono bianchi e uno è nero il nero è quello che va via per primo. Bho.
Alcuni hanno esigenze particolari, vogliono magari un cane piccolo perchè vivono in appartamento, o una femmina perchè hanno un maschio, o un cane buono buono perchè hanno bambini, o un cane calmo perchè sono anziani, o un cane "da guardia" perchè hanno un mega giardino gigantesco...questi hanno già un campo più ristretto di scelte.
Alcuni (tanti) prendono il primo cane che corre loro incontro.
Alcuni arrivano e sembra scelgano a caso, per non vedere i cani che non faranno felici.
Alcuni restano colpiti dalla storia passata di un cane e si commuovono.
Alcuni vogliono il cane di razza. Alcuni lo vogliono di una razza particolare, e aspettano che ne arrivi uno, ad alcuni basta solo che il cane sembri di razza, non importa quale.
Alcuni rimangono commossi se un cane non ha una zampa o non ha un occhio... questi cani sfortunati in realtà in canile stanno sempre poco...per fortuna.
Ho visto un signore altissimo e grosso come un armadio guardare scettico ogni cane, per poi fermarsi davanti alla gabbia del cane più grosso e grasso che c'era e dire: "Questo sì che è bello! Voglio lui!"
Alcuni vogliono un cane identico, o che assomigli il più possibile esteriormente al loro cane appena morto.
Alcuni non vogliono un cane di un determinato colore o con un determinato musetto, perchè era quello del loro cane appena morto.
Alcuni (io questi li ammiro da matti) vogliono un cane vecchio. Perchè passi l'ultimo periodo della sua vita in una casa, con dei veri padroni. Quando muore, loro tornano sempre...e prendono un altro cane vecchio.
Alcuni ti guardano e ti chiedono quale è il cane che ha più bisogno. Purtroppo è difficile stabilirlo, e vengono indirizzati diversamente a seconda del volontario a cui chiedono... per uno il cane più sfortunato è uno, per uno è un altro, purtroppo c'è l'imbarazzo della scelta.
Poi c'è il COLPO DI FULMINE, una cosa che ha quasi un che di sovrannaturale. magari il futoro padrone entra con mille dubbi. Ma davanti a una gabbia si inchioda. immobile, sembra di leggergli in volto, tra lo stupore, una certezza irrevocabile. "E' lui", sembra pensare. Nello stesso istante un cane lì dentro ha la stessa reazione. "E' lui" pensa il cane. Che magari è il più aggressivo presente al momento, il più vecchio, il più malato, non importa. Quei due non penseranno altro finchè non saranno usciti INSIEME da lì.
Non è esattamente come vedere un padrone che ritrova il suo cane perso... però è bello lo stesso. "Ma guardi che morde!!!" "Oh, che importa?". Se fossi credente penserei ad un miracolo. Ad un legame deciso in cielo. Qualcosa da restare senza fiato... ancora mi affascina, perchè era quello che mi era successo col mio primo cane. Io avevo diciassette anni e lui due. Ho potuto adottarlo solo a 23 anni, e a 25 mi è morto tra le braccia.

Ma COME ho scelto il mio secondo cane? non mi è assolutamente chiaro. Ho stupito me stessa e tutti gli altri. Avevo dei legami stupendi con alcuni cani, avevo, è umano, delle preferenze. Tra cui NON c'era la mia Altair. Ma quando Akela stava male, rannicchiato in un angolo, mi faceva pensare tantissimo a lei. Mi sembrava che mi dicesse: "siamo uguali... nessuno mi guardava, solo tu. Lei è sola come me, molto più sola di me, perchè io avevo te".. lo so che è assurdo. Ma così è andata, e ora qui c'è lei. non era un cane che correva incontro, non era un cane che piaceva, non era un cane che sapeva farsi voler bene. Però non ci sono andata io, a prenderla in gabbia, l'ho fatto fare ad un altro ragazzo, non sarei riuscita a vedere Gaspare e Arnold, i cani in gabbia con lei, mentre la portavo via.

comunque, concludendo, qualunque cane tu scelga... TUTTI lì dentro hanno bisogno. Io sono convinta che Akela e Altair non sarebbero stati presi da nessuno se non da me, ma il destino non si può prevedere. La stessa Altair, quando è arrivata... tutti dicevano"tra una settimana è adottata" e invece erano passati tre anni. Sull'adozione di invece nessuno avrebbe scommesso niente... e invece sono felici in belle case.



Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.

Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"



Quando brillava il vespero vermiglio,
e il cipresso parea oro, oro fino,
la madre disse al piccoletto figlio:
"Così fatto è lassù tutto un giardino".
Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
mentre il cipresso nella notte nera
scagliasi al vento, piange alla bufera
Giovanni Pascoli



Da bambino volevo guarire i ciliegi
quando, rossi di frutti, li credevo feriti
la salute per me li aveva lasciati
coi fiori di neve che avevan perduti...
e un sogno fu un sogno ma non durò poco
per questo giurai che avrei fatto il dottore
e non per un Dio ma nemmeno per gioco,
perchè i ciliegi tornassero in fiore,
perchè i ciliegi tornassero in fiore
F. de Andrè