00 18/03/2008 13:09
Voglio farti vedere una cosa. L'anno scorso ad aprile festeggiavo i miei... otto anni di canile. E volevo festeggiare bene. E allora ho fatto un lavoro che mi ha richiesto un sacco di tempo.

Ti dico subito che chi l'ha visto ha pianto.

Volevo prendere una canzone, e abbinare ad ogni frase una foto. Ne ho due cassetti pieni. La canzone che ho scelto è "canzone per Alda Merini" di Roberto Vecchioni. Quella canzone non parla di un canile, ma di un manicomio. Le parole però sono così delicate e vaghe da esprimere il contesto canile molto più di quanto sappia fare io... in fondo, i protagonisti cambiano ma la loro situazione è la stessa. Sono degli emarginati dalla società di oggi, vivono di ricordi del "fuori" se ne hanno e vedendo il mondo da dietro le sbarre non sanno se usciranno o meno. Però io non volevo offendere nessuno, così ho chiesto il "permesso". Mi è stato risposto che le canzoni... sono un po' di tutti, e che ero libera di interpretarla. Non è una canzone felice, ma non è neanche tristissima. Parla di come si vive lì dentro, di quanto ci si aggrappi ai ricordi, e della vita che vince, malgrado tutto, la vita vince sempre...e anche l'amore.

Per le foto è stato un dramma. prima volevo mettere le più belle, poi quelle dei cani che ho amato di più. poi ho pensato che siccome la canzone era triste dovevo mettere foto di cani con storie a lieto fine.
Poi ho cambiato completamente idea. Ho messo le foto che rappresentavano meglio le frasi della canzone... quindi, lì in mezzo c'è un cane che... non ricordo, ci sono foto di qualità pessima (una è la scannerizzazione della fotocopia di una fotografia ma capirai subito perchè l'ho messa), e le storie sono miste... alcune belle, alcune brutte. ma quelle le so solo io, lì ci ho messo solo le foto.

Ecco, ci sono delle foto (due o tre) di cani magri, volevo dirti che sono foto di cani appena arrivati, grazie al cielo ero in un canile che si poteva definire ottimo.

Il destino è stato strano con me!!!!! senza volerlo, c'è una foto di quella che ora è la mia cagnetta. Non potevo immaginarlo...

akyaky.blogspot.com/2007_01_01_archive.html

Una mia amica è riuscita a farmi un dvd in cui ci sono foto e musica insieme...



Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.

Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"



Quando brillava il vespero vermiglio,
e il cipresso parea oro, oro fino,
la madre disse al piccoletto figlio:
"Così fatto è lassù tutto un giardino".
Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
mentre il cipresso nella notte nera
scagliasi al vento, piange alla bufera
Giovanni Pascoli



Da bambino volevo guarire i ciliegi
quando, rossi di frutti, li credevo feriti
la salute per me li aveva lasciati
coi fiori di neve che avevan perduti...
e un sogno fu un sogno ma non durò poco
per questo giurai che avrei fatto il dottore
e non per un Dio ma nemmeno per gioco,
perchè i ciliegi tornassero in fiore,
perchè i ciliegi tornassero in fiore
F. de Andrè