00 25/02/2008 15:29
Ciao!!!
E' passato parecchio tempo da quando ho scritto, e ora mi sono dovuta trasferire per ragioni di studio, ma l'esperienza del volontariato (otto anni netti, e non sono finiti mica, sono solo in pausa)è stata davvero una delle più importanti della mia vita.

Immagino che intanto devi scegliere il campo. Io per esempio ho puntato tutto sui cani, ma credo che mi sarei trovata bene anche con gli anziani (un po' meno coi bambini). Se anche tu vuoi fare un'esperienza come la mia devi trovare un canile, o un gattile, vicino a casa tua. Ti accoglieranno con gioia perchè c'è sempre bisogno di gente!!!!

Potresti iniziare con un'adozione a distanza...e versare una piccola cifra per il mantenimento di un cane, o gatto, che potrai andare a trovare quando vuoi. Se all'inizio avvicinarti a tutti è difficile (per alcune persone è così) lega pure con un animale solo... il resto verrà da sè.

Se scegli i cani, sembra una cavolata ma non sai quanto sono in grado di darti per una passeggiata...per quei pochi minuti di libertà prima di tornare in quello che, per quanto bello e tenuto bene, alla fine, è sempre un carcere per innocenti. Fare le passeggiate per loro significa, svago, evasione, vita... senza contare il fatto che la gente non vuole un cane che non va al guinzaglio, di solito. Il contatto con gli animali e con le persone per loro è importantissimo, sia che rimangano in canile sia che siano i fortunati che ne escono!!!

All'inizio mi occupavo solo delle passeggiate... e di insegnare ad andare al guinzaglio ai cani più paurosi o problematici. E poi, bhè, qualcosa da fare c'è sempre: in primo luogo pulire le gabbie, preparare loro da mangiare, farli giocare, perchè no. Rendere la loro vita un po' più piena.

Poi c'erano anche persone che pur non avendo un contatto diretto con i cani si imnpegnavano con i banchetti, e deve essere un lavoro parecchio stressante... nei banchetti vendevamo per la maggior parte oggetti realizzati dai volontari e ovviamente il ricavato andava ai cani.

Forse ti chiederanno una piccola cifra per l'assicurazione...

Io bhè, sono una persona molto particolare, e non ho fatto molte amicizie. Ma credimi, vedere tutte quelle code che si agitavano solo per me, solo per quel poco di tempo che potevo dedicare a quei tristi occhi dietro le sbarre, è sempre stato il ringraziamento più grande e più immeritato che ho avuto nella vita...dunque, ho sempre visto il canile come un luogo in cui trovavo veri amici...

Ecco, all'inizio magari... magari potresti sentirti un po' vuota quando li vedrai andare via, adottati... ti verrà voglia di chiedere di più a chiunque, di assicurarti che stiano bene, ti mancheranno...ma poi passa, perchè capisci che è il modo migliore per andarsene da lì, sempre e comunque.

L'ostacolo più grande per me è stato quando ho visto i primi cani andarsene davvero, senza varcare la soglia della gabbia. Ti senti impotente, perchè non sei riuscito a trovare una casa per loro, cominci ad avere dei rimorsi...è davvero bruttissimo. Ma ci saranno tante altre code che si muovono a farti tener dentro il dolore e a spingerti a darti da fare per loro...

Se hai domande sono qui.



Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.

Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"



Quando brillava il vespero vermiglio,
e il cipresso parea oro, oro fino,
la madre disse al piccoletto figlio:
"Così fatto è lassù tutto un giardino".
Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
mentre il cipresso nella notte nera
scagliasi al vento, piange alla bufera
Giovanni Pascoli



Da bambino volevo guarire i ciliegi
quando, rossi di frutti, li credevo feriti
la salute per me li aveva lasciati
coi fiori di neve che avevan perduti...
e un sogno fu un sogno ma non durò poco
per questo giurai che avrei fatto il dottore
e non per un Dio ma nemmeno per gioco,
perchè i ciliegi tornassero in fiore,
perchè i ciliegi tornassero in fiore
F. de Andrè