00 04/04/2008 14:06
Ciuteina... sono commossa. Davvero.

Ecco, adesso mi dispiace perchè col trasferimento ho dovuto interrompere il volontariato. Mi dispiace e tanto. Però io questa università l'ho iniziata per loro, e per loro la finirò. Almeno questo mi è chiaro, anche se ho dovuto passare più di una crisi per chiarirmelo... a causa del problema a cui accenni. Molti non fanno veterinaria per amore per gli animali, anzi a Milano è stata la prima cosa che ci hanno detto, che se eravamo lì per amore per gli animali non eravamo nel posto giusto.

Dunque io sono ancora qui a studiare perchè ho passato dei bei periodi in cui credevo di NON essere nel posto giusto. Hai mai sentito la canzone di de Andrè, quella che ho nella firma? il titolo è "un medico". Esprime perfettamente quello che provavo.

Ma veterinari che amano gli animali esistono, e grazie al cielo ne ho incontrato uno. Ed esistono anche studenti di veterinaria che hanno passione per gli animali, e pur avendoci messo un po', ne ho incontrati anche io. E sono persone fantastiche. E io non sono nel posto sbagliato. Esistono veterinari che amano gli animali. Come senz'altro esistono medici che amano la gente, anche se pure loro non è facile trovarli...



Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.

Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"



Quando brillava il vespero vermiglio,
e il cipresso parea oro, oro fino,
la madre disse al piccoletto figlio:
"Così fatto è lassù tutto un giardino".
Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
mentre il cipresso nella notte nera
scagliasi al vento, piange alla bufera
Giovanni Pascoli



Da bambino volevo guarire i ciliegi
quando, rossi di frutti, li credevo feriti
la salute per me li aveva lasciati
coi fiori di neve che avevan perduti...
e un sogno fu un sogno ma non durò poco
per questo giurai che avrei fatto il dottore
e non per un Dio ma nemmeno per gioco,
perchè i ciliegi tornassero in fiore,
perchè i ciliegi tornassero in fiore
F. de Andrè