00 08/04/2008 12:05
Sì Akyaky, non ho dubbi che tra gli studenti di veterinaria ci siano ragazzi che amano veramente gli animali e da questo dipende la loro scelta: nessuno meglio di te, che frequenti l'ambiente per motivi di studio, può dirlo.
Io devo confessare che, in generale non ho troppo in stima la categoria; ho dovuto avere a che fare con un certo numero di loro da quando, già in età adulta, mi sono ritrovata a vivere con bestiole e a prendermene cura.
E'stato allora che mi sono resa conto, con stupore e amarezza, che la loro scelta è spesso dettata da ragioni che con tutto c'entrano fuorchè con l'amore o anche la semplice "passione" per gli animali, tipo: convenienza o scelta quasi obbligata tipo un'ambulatorio ereditato dal padre, carrierismo, arrivismo, avidità di guadagno...tu vedi molti casi e senz'altro lo sai molto meglio di me.
Così, il prendere coscienza di ciò toccando con mano, mi ha aperto gli occhi su una realtà che ignoravo e mi ha un po' disilluso: io, prima, avevo ancora una visione infantile, ingenua, inguaribilmente idealista e romantica della figura del vet, il dottore che cura gli animali perchè...li ama, o quanto meno, gli piacciono. Lo fa come una "vocazione", esattamente come un missionario presta la sua opera in paesi bisognosi. Stessa idea avevo sui medici in generale, come giustamente osservi tu...ma quelli li ho conosciuti molto prima, ed è proprio il caso che taccia su ciò che penso di loro...senza generalizzare, s'intende! Vedevo quella professione un po' come nella bellissima canzone di De André che citi nella tua firma e che rende perfettamente l'idea, atraverso il poetico testo: quello che da bambino voleva guarire i ciliegi, a tanto arrivava la sua sensibilità.
Inoltre, portando a spasso il cane da 10 anni, ho raccolto, senza volerlo, un gran numero di racconti di altri proprietari di cani (per lo più sfoghi o lamentele a causa di palesi errori, oppure atteggiamento neutrale che deriva dalla rassegnazione nella consapevolezza che bisogna giocoforza mettersi nelle loro mani, a volte anche lodi ed espressioni di fiducia ma più di rado): il quadro generale che ne esce è un po' avvilente; io, soprattutto in base a qualche mia esperienza personale ma anche raccogliendo per caso quelle di tanti altri, non posso fare altro che provare un po' di diffidenza verso la categoria dei vet, che un tempo m'ispirava tanta simpatia e ammirazione...era un sentimento fanciullesco.
Ma mi rincuoro un po' vedendo persone come te, che "sentono" davvero gli animali, li "hanno dentro". ed hanno la forza e la determinazione di affrontare tutto il resto pur di aiutarli! [SM=g27998]