00 06/04/2007 00:43
Il mioi rapporto con la musica è molto simile al tuo, Sheril!
Ho dei gusti abbastanza particolari però... sì, mi piacciono soprattutto i testi, se non riescono a trasmettermi qualcosa i testi la musica conta poco...ovviamente ci sono delle eccezioni.

In ogni caso, anche se quello che trasmettono non mi piace sempre, tengo continuamente accesa la radio...non si sa mai, magari una canzone bellissima ti arriva da chi meno ti aspetti [SM=x1169380] e poi quelle canzoni che vengono trasmesse di continuo, anche se non mi piacciono, finiscono col caratterizzare un periodo... un momento particolare, un'amicizia, un cane... eh, per me anche un cane! [SM=x1169427] . Tendo a canticchiare ai cani infatti... non sono intonata per niente [SM=x1169414] finisco sempre e solo col cantilenare tutto...ma a loro piace, immagino che sia rilassante [SM=x1169428] quindi, di solito a loro canto la prima cosa che mi viene in mente...e poi, tempo dopo, quando la risento...penso: questa è la canzone di quel cane [SM=x1169419] ...è follia pura, lo so...

E poi ho una maniera strana di vedere i testi delle canzoni. tendo a interpretarli a modo mio...a credere che nelle canzoni venga detto qualcosa che mi piace o che mi fa comodo anche se non è vero...a prendere frasi, toglierle dai contesti e farle diventare una cosa nuova...mi rendo conto che non sembra proprio una bella cosa...ma a volte escono delle cose carine. A volte le canzoni hanno vita propria e significano qualcosa di diverso per tutti quelli che le ascoltano. [SM=x1169403] chi ha scritto la canzone che canticchiavo al mio cane mai e poi mai potrà immaginare che sembra talmente tanto scritta apposta per lui che io non riesco a credere che sia stata scritta per un essere umano...e per di più da qualcuno che il mio cane non l'ha mai visto, e mai saprà chi è. [SM=x1169419]

Lo trovo bellissimo, anche se folle! [SM=x1169417]



Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.

Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"



Quando brillava il vespero vermiglio,
e il cipresso parea oro, oro fino,
la madre disse al piccoletto figlio:
"Così fatto è lassù tutto un giardino".
Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
mentre il cipresso nella notte nera
scagliasi al vento, piange alla bufera
Giovanni Pascoli



Da bambino volevo guarire i ciliegi
quando, rossi di frutti, li credevo feriti
la salute per me li aveva lasciati
coi fiori di neve che avevan perduti...
e un sogno fu un sogno ma non durò poco
per questo giurai che avrei fatto il dottore
e non per un Dio ma nemmeno per gioco,
perchè i ciliegi tornassero in fiore,
perchè i ciliegi tornassero in fiore
F. de Andrè