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Scoperti fossili di canguri carnivori

Fonte: www.universonline.it/_preistoria/articoli/06_07_20_a.php

Nel continente australiano, per la precisione in un'area del nord est, alcuni paleontologi hanno scoperto dei resti di una particolare specie di canguro carnivoro. Il professor Mike Archer, laureato in biologia, sta guidando la spedizione che ha portato alla luce questo animale sconosciuto fino ad oggi.

Il dottor Archer ha commentato dicendo: sembrano animali usciti dall'inferno. Questo particolare canguro è solo uno dei tanti animale in cui si sono imbattuti gli esperti, in tre aree differenti della località sono stati ritrovati centinaia di animali finora sconosciuti: canguri con zanne da lupo, altri con grandi arti superiori che galoppavano anziché saltare, e poi leoni marsupiali, coccodrilli capaci di arrampicarsi sugli alberi e uccelli alti 3 metri con becco d'anitra, anche carnivori.

Se oggi la maggior parte degli animali australiani come canguri e Koala ispirano tenerezza, lo stesso non si può dire per gli animali vissuti nel continente milioni di anni fa.

I ricercatori dell'università del Nuovo Galles del sud sono ormai diverse settimane che scavano nei campi di Riversleigh in Queensland e, giorno dopo giorno, stanno scoprendo numerosi fossili di animali sconosciuti vissuti più di 24 milioni di anni fa. In una delle tre aree sono stati rinvenuti dei reperti ancor più antichi, secondo l'analisi avrebbero ben 500 milioni di anni.

Secondo gli studiosi questi ritrovamenti sono particolarmente importanti in quanto consentiranno di comprendere l'impatto sulla fauna dei mutamenti climatici nell'epoca del Miocene, fra 5 e 24 milioni di anni fa. Molti degli animali sono simili o imparentati ad altri nel resto del mondo, ma in Australia si sono evoluti in modo unico. Centinaia di essi appartengono a specie estinte in tutte le loro ramificazioni.

Archer, durante un'intervista radiofonica alla Abc, commenta dicendo che quello che si è scoperto fino ad ora è solo l'inizio, il bello arriverà quando in laboratorio verrà dissolta la roccia ed emergeranno i tesori nascosti dentro.

Nell'intero globo, senza considerare i poli e la gran parte degli abissi degli oceani, c'è ancora il 10 per cento da esplorare, aree di cui si hanno a disposizione solo foto aeree ma nessuno c'è mai stato di persona. Secondo Archer, queste zone potrebbero nascondere nuovi tesori che aiuteranno gli esperti a comprendere qualcosa in più sull'evoluzione della vita sulla terra.

"La vera bellezza non si percepisce con gli occhi, ma col cuore"