Scritto da: Falco Nascente 07/05/2007 2.53
Ad Akayaky posso dire: il tuo pensiero mi piace molto, dici di essere a volte confusa, ma sinceramente io lo colgo benissimo.
Del resto che ti piacciono i cavalli cosa vuol dire? Che cavalchi? Io giro parecchi maneggi per il nord italia, se me ne indichi uno che ritieni buono posso anche farmi dei Km per arrivarci, perchè ti assicuro che posti dove si faccia del buon lavoro con i cavalli sono davvero rari!
Del resto io non sono poi così bravo... sono i cavalli che sono generalmente bravi a tenermi su
Per il resto Pegaso è fantastico, questo te lo assicuro.[Modificato da Falco Nascente 07/05/2007 2.55]
Bhè, il mio pensiero non è affatto chiaro nemmeno a me...
Comunque che amo i cavalli significa che mi sono sempre piaciuti, ho rotto le scatole ai miei genitori fin da quando ero piccolissima... praticamentye ho cominciato a sei anni, ma non pensare che sia brava, anzi.
Però detesto tutto quello che sta intorno ai cavalli, al mondo dei cavalli in generale... le gare specie se fatte fare ai bambini da genitori frustrati che vogliono andare in giro a raccontare che il figlio vince le gare, animali la cui profondità e sensibilità riescono a mettermi in imbarazzo trattati come macchine da corsa e mandati a rottamare appena non sono più perfetti corridori, uso di frusta, per non andare avanti a parlare di doping e cose così...
Sono stata a Veronacavalli una volta e quello che io chiamo il mio amore per i cavalli è stato insultato in cento modi... anche se ammetto che qualcosa di bello in tutto quel marcio c'era.
Attualmente vado a cavallo in un posto che mi permette di farlo anche se non ho un cavallo mio e anche se non ho intenzione di partecipare a gare di ogni tipo (ma tra l'altro credo ci siano dei limiti di peso e non potrei neanche credo)... la persona che lo gestisce è in gamba, ama i cavalli più di quanto li ami io. senz'altro. Devo ancora studiare bene questo posto (ne ho girati mille, credimi, mille!!!)ma mi sembra bello. Certo, gare su gare anche lì... ma io posso fare quello che voglio, cioè imparare sempre di più e soprattutto divertirmi CON il cavallo, e conoscerlo sempre di più. Che poi è quello che lì insegnano a fare ai bambini, e ho visto con gioia che quando una mamma esaltata arriva a dire all'istruttore se sua figlia di sei anni "avesse un futuro in questo sport, perchè lei non capisce e la vede un po' così, perchè non vuole fare la figura di quella che dice in giro che la figlia va a cavallo e poi la figlia è un'imbranata"l'istruttore le ha risposto per le rime che lì i bambini si divertivano e basta, perchè quando si è bambini si è bambini, sì, qualcuno diventerà bravo e farà le gare, qualcuno andrà a cavallo solo al sabato per passione, non importa, l'importante per un bambino è che si diverta, che impari a rispettare gli altri e i cavalli, e che impari a divertirsi con loro. "ma se la porto per poi farla andare solo al sabato che non è brava allora tanto vale!" aveva risposto la signora. che dire, questi genitori assurdi... comunque, ti ripeto... lo sto studiando, ma mi sembra bello.Meno peggio degli altri.
Pensa che (con questo maneggio non c'entra niente)ho fatto una vacanza a cavallo in toscana che è stata bellissima... non era un trekking (non sarei in grado) era un campeggio... alla mattina ti svegliavi e i cavalli...liberi, liberi per le colline in recinti grandi non so quanto... se li chiamavi venivano... li spazzolavi, ci facevi un giro e poi li dissellavi... e via, li lasciavi liberi, e li vedevi scomparire dietro alla collina. Avevano un posto per ripararsi ma era agosto e non ci andavano... erano equilibratissimi, perchè facendo tutto il movimento di cui avevano bisogno e relazionandosi tra loro non avevano i problemi dei cavalli chiusi nei box...in compenso dovevi rispettare le loro gerarchie, le loro inimicizie... ma era meraviglioso. Ecco, quello sarebbe il mio maneggio ideale.
Scusa Akela, mi sa che più OT di così....
Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.
Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"
Quando brillava il vespero vermiglio,
e il cipresso parea oro, oro fino,
la madre disse al piccoletto figlio:
"Così fatto è lassù tutto un giardino".
Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
mentre il cipresso nella notte nera
scagliasi al vento, piange alla bufera
Giovanni Pascoli
Da bambino volevo guarire i ciliegi
quando, rossi di frutti, li credevo feriti
la salute per me li aveva lasciati
coi fiori di neve che avevan perduti...
e un sogno fu un sogno ma non durò poco
per questo giurai che avrei fatto il dottore
e non per un Dio ma nemmeno per gioco,
perchè i ciliegi tornassero in fiore,
perchè i ciliegi tornassero in fiore
F. de Andrè