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A Roma gioco per insegnare a bimbi as essere "bravi padroni"

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    Akela il solitario
    Post: 4.085
    Sesso: Maschile
    00 09/05/2007 13:42
    A ROMA GIOCO PER INSEGNARE A BIMBI AD ESSERE 'BRAVI PADRONI'
    Prodotto dall'Ufficio Diritti Animali del Comune.

    Da Animali & Animali

    9 maggio 2007 - "Prendersi cura di un cane o di un gatto e' un atto di responsabilita'. Ed e' compito dell'Amministrazione pubblica cercare di assicurare la perfetta convivenza tra cittadini umani e non. Solo amando gli animali e rispettando regole elementari, ma necessarie, si potra' garantire una integrazione ottimale nella nostra citta', e si potra' offrire una migliore qualita' di vita ai nostri amici a quattro zampe. Per questo l'Ufficio Diritti Animali (Uda) del Comune di Roma ha voluto proporre 'Il Grande Gioco dell'Uda', rivolgendosi soprattutto ai piu' piccoli, affinche' imparino le regole base e cerchino di capire se sono dei bravi conduttori di cani e gatti". Lo dichiara Monica Cirinna', Delegata del Sindaco ai Diritti degli Animali (Uda).
    Il "Giorno del Gioco", si terra' mercoledi' 16 maggio a Roma, alle Terrazze del Pincio (piazza Napoleone I), dove l'Uda sara' presente dalla mattina alla sera con un suo stand, e distribuira', tra le altre cose, 'Il Grande Gioco dell'Uda'. "Con questa nostra iniziativa didattica - spiega Monica Cirinna' - i bambini, ma anche i piu' grandicelli, si divertiranno a conoscersi e a comportarsi con gli animali. Su un mega-tabellone variopinto con 21 caselle didattiche, si descrivono azioni giuste e sbagliate, per premiare o penalizzare i giocatori, a seconda che si rivelino piu' o meno conduttori ideali di un cane o di un gatto. Dal bonus per avanzare di una o due caselle per i piu' bravi, al ritorno al punto di partenza o allo stop di un turno per i piu' distratti".
    "Le domande riportate su alcune caselle del tabellone - continua la Delegata del Sindaco - testeranno la sensibilita' animalista dei giocatori. Potranno giocare da 2 a 6 persone che a turno, una volta lanciati i dadi, percorreranno il tabellone dal punto di partenza.
    Vince chi raggiunge per primo la casella 21. Un percorso ludico-didattico alla fine del quale il giocatore potra' imparare o capire meglio le azioni da compiere e quelle da evitare, nel momento in cui si prende cura di un cane o di un gatto. Il gioco - ha concluso - permettera' di scoprire come diventare conduttore e amico ideale dei cittadini non umani".
    (Cal/Pe/Adnkronos)

    "La vera bellezza non si percepisce con gli occhi, ma col cuore"


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    Akyaky
    Post: 1.436
    Sesso: Femminile
    00 10/05/2007 21:31
    Per quanto mi riguarda più iniziative così [SM=x1169390] ci sono... è meglio è!



    Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
    Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.

    Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
    E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"



    Quando brillava il vespero vermiglio,
    e il cipresso parea oro, oro fino,
    la madre disse al piccoletto figlio:
    "Così fatto è lassù tutto un giardino".
    Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
    gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
    mentre il cipresso nella notte nera
    scagliasi al vento, piange alla bufera
    Giovanni Pascoli



    Da bambino volevo guarire i ciliegi
    quando, rossi di frutti, li credevo feriti
    la salute per me li aveva lasciati
    coi fiori di neve che avevan perduti...
    e un sogno fu un sogno ma non durò poco
    per questo giurai che avrei fatto il dottore
    e non per un Dio ma nemmeno per gioco,
    perchè i ciliegi tornassero in fiore,
    perchè i ciliegi tornassero in fiore
    F. de Andrè

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    PATATA2005
    Post: 43
    Sesso: Femminile
    00 11/05/2007 09:15
    si anche secondo me è un bene che vengano rpoposte