00 27/05/2007 22:56
Bhè ecco... pure io ci metto solo i biscotti secchi.

Allora... servono (per un salame):
- 2 uova
- 2 cucchiai di zucchero
- 2 cucchiai di cacao amaro
- la bellezza di 250 g di burro (ma io lo dimezzo e ci aggiungo un poco di latte)
- biscotti secchi (ma io preferisco i frollini, non male aggiungerci anche qualche amaretto (gnam) )
- un bicchiere col fondo piatto.

La prima cosa da fare è far sciogliere il burro, sarebbe più salutare non farlo bollire nella pentola come invece faccio io perchè mio scordo di tirarlo fuori dal frigo.
Poi bisogna separare il tuorlo delle uova dall'albume.

Si mettono in una terrina i due tuorli d'uovo, i due cucchiai di zucchero, i due cucchiai di cacao amaro, il burro sciolto e si mescola fino ad ottenere un composto omogeneo.
E' buonissimo, più buono del salame di cioccolato stesso ma è iperconcentrato e molto poco quindi se iniziate a mangiarlo addio salame.
A questo punto bisogna sbriciolare i biscotti... io ho provato con tutti i tipi di biscotti, è buono lo stesso (stonava un po' se i biscotti erano al cioccolato), e ho provato a sbriciolarli in tutti i modi, ma quello che mi sembra più facile è pestarli senza pietà con un bicchiere dal fondo piatto. Poi si aggiungono all'impasto. Dovete aggiungere biscotti finchè non vi viene un impasto duro da poterlo modellare...se ne avete aggiunti troppi e si sbriciola tutto, mettete un po' di latte.

Poi fate la forma di un salame (o qualunque altra forma).

Infine va tenuto in frigo per qualche ora.

Per fare le fettine io lo taglio alla cavolo ma c'è cho fa le fettine oblique tipo salame, comunque sia è buono lo stesso.

N.B. E' una delle bombe caloriche più pazzesche che esistano dopo il pandoro col mascarpone sopra...però a me quello non piace.



Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.

Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"



Quando brillava il vespero vermiglio,
e il cipresso parea oro, oro fino,
la madre disse al piccoletto figlio:
"Così fatto è lassù tutto un giardino".
Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
mentre il cipresso nella notte nera
scagliasi al vento, piange alla bufera
Giovanni Pascoli



Da bambino volevo guarire i ciliegi
quando, rossi di frutti, li credevo feriti
la salute per me li aveva lasciati
coi fiori di neve che avevan perduti...
e un sogno fu un sogno ma non durò poco
per questo giurai che avrei fatto il dottore
e non per un Dio ma nemmeno per gioco,
perchè i ciliegi tornassero in fiore,
perchè i ciliegi tornassero in fiore
F. de Andrè