00 23/05/2007 09:57
Povera Sheril!!!!!! [SM=x1169446]

Dai, Akela, ne ha scritti solo tre Masson che io sappia...

Animali e sentimenti, eh? ecco la cosa più bella che abbia mai letto sull'argomento. Sono parole di Voltaire, e le ho conosciute solo perchè le citava Masson!!!!!!

Cartesio e i meccanicisti dicevano che gli animali erano macchine che non provavano alcun sentimento, alcun dolore (forse avevano visto solo animali morti... Voltaire replica con queste parole:

""La gente deve avere abdicato, a mio parere, alla sua intelligenza naturale se osa sostenere che gli animali sono macchine animate...mi sembra inoltre che tali persone non abbiano mai osservato con attenzione il carattere degli animali, nè compreso le loro diverse espressioni di bisogno, sofferenza, gioia, dolore, amore, rabbia e tutti gli altri sentimenti. Sarebbe davvero cosa strana che essi riuscissero a esprimere così bene ciò che non avrebbero la capacità di sentire!"

da qui comincia la citazione che si trova nel libro di Masson, i cani non mentono sull'amore

"dai dunque lo stesso gioudizio di questo cane, che ha perduto il suo padrone, lo ha cercato per tutte le strade con grida di dolore, rincasa agitato, sale, scende, va di stanza in stanza, e trova infine nel suo studio il padrone che ama e gli testimonia la sua gioia con la dolcezza delle sue grida, con i suoi salti e le sue carezze. Dei barbari prendono questo cane che supera così prodigiosamente l'uomo nell'amicizia, lo inchiodano su una tavola e lo sezionano vivo per mostrare le vene mesenteriche. Tu scopri in lui gli stessi organi di sentimento che sono in te! Rispondimi, meccanicista, la natura ha dunque combinato in questoi animale tutte le molle del sentimento perchè non senta? Ho ha forse dei nervi per essere impassibile??"Voltaire



Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.

Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"



Quando brillava il vespero vermiglio,
e il cipresso parea oro, oro fino,
la madre disse al piccoletto figlio:
"Così fatto è lassù tutto un giardino".
Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
mentre il cipresso nella notte nera
scagliasi al vento, piange alla bufera
Giovanni Pascoli



Da bambino volevo guarire i ciliegi
quando, rossi di frutti, li credevo feriti
la salute per me li aveva lasciati
coi fiori di neve che avevan perduti...
e un sogno fu un sogno ma non durò poco
per questo giurai che avrei fatto il dottore
e non per un Dio ma nemmeno per gioco,
perchè i ciliegi tornassero in fiore,
perchè i ciliegi tornassero in fiore
F. de Andrè