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Sul canto degli uccelli

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    Akyaky
    Post: 1.436
    Sesso: Femminile
    00 08/06/2007 22:26
    Ieri ho letto la notizia di quel signore che ha ucciso i pavoni perchè cantavano e per una strana (non tanto) associazione di idee mi era venuta in mente una poesia. Eccola, per la cronaca è tratta da un'antologia per la seconda media. A voi ogni commento.
    [SM=x1169380] L'UCCELLETTO - Robert Frost [SM=x1169380]
    Proprio ho sperato che volasse via,
    e non cantasse sempre davanti a casa mia;

    gli ho battuto le mani dal limitare
    quando non l'ho potuto più sopportare.

    Mio in parte il torto dev'essere stato
    l'uccelletto non era stonato.

    E qualcosa non va, qualcosa manca
    in chi vuol far tacere uno che canta.

    [Modificato da Akyaky 08/06/2007 22.27]




    Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
    Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.

    Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
    E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"



    Quando brillava il vespero vermiglio,
    e il cipresso parea oro, oro fino,
    la madre disse al piccoletto figlio:
    "Così fatto è lassù tutto un giardino".
    Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
    gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
    mentre il cipresso nella notte nera
    scagliasi al vento, piange alla bufera
    Giovanni Pascoli



    Da bambino volevo guarire i ciliegi
    quando, rossi di frutti, li credevo feriti
    la salute per me li aveva lasciati
    coi fiori di neve che avevan perduti...
    e un sogno fu un sogno ma non durò poco
    per questo giurai che avrei fatto il dottore
    e non per un Dio ma nemmeno per gioco,
    perchè i ciliegi tornassero in fiore,
    perchè i ciliegi tornassero in fiore
    F. de Andrè

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    Akela il solitario
    Post: 4.085
    Sesso: Maschile
    00 08/06/2007 23:20
    Bella la poesia, mi ha fatto venire alla mente alcune cose. Un mio amico che io soprannominai "Gargamella" perché si incavolava coi bambini(i puffi [SM=g27990] ) che giocavano a calcio nella strada davanti casa sua(strada pubblica), senza dare fastidio alcuno. Poi mi ha fatto venire alla mente un altro mio amico(tutti io li conosco) che ultimamente non sopporta gli animali, schiaccia ad esempio le formiche(ho trovato un metodo originale per non farglielo fare) e spaventa uccelli e gatti...
    Qualcosa che non va c'è in certe persone che vanno ad intralciare la libertà degli altri esseri viventi senza che essi abbiano intralciato la loro. I pavoni fanno un baccano quando cantano, ma sono sopportabili, e lo sono molto di più anche altri animali che meno fanno notare la loro presenza. Certe persone hanno problemi dentro, forse rabbie represse o altre energie che non riescono a sfogare nella loro vita sociale e le ripercuotono distorte su esseri indifesi.

    "La vera bellezza non si percepisce con gli occhi, ma col cuore"


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    Akyaky
    Post: 1.436
    Sesso: Femminile
    00 08/06/2007 23:58
    Ehm... io certe conoscenze per fortuna le avevo solo alle elementari... e solitamente menavo... nel senso...immagino un bambino che schiaccia gli insetti per divertimento, ma un adulto no... [SM=x1169406] non vedo il senso... a parte forse la rabbia repressa che dici tu.
    Ora che mi ci fai pensare se ne parla molto anche riguardo al maltrattamento dei cani... nel senso, un cane per definizione lecca la mano che lo bastona... gli si può fare di tutto, e certe persone probabilmente sfogano la loro "insoddisfazione", la loro "noia", mettamola così, sui cani. Pare che dia una grande "soddisfazione" comandare a bacchetta un cane... soprattutto un cane grosso, o magari un cane di quelli della "lista nera", sissì, indubbiamente picchiare un pit bull deve senz'altro contribuire molto alla propria autostima.

    Come fai a non far pestare le formiche a questo qui? [SM=x1169398] [SM=x1169417] [SM=x1169430]



    Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
    Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.

    Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
    E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"



    Quando brillava il vespero vermiglio,
    e il cipresso parea oro, oro fino,
    la madre disse al piccoletto figlio:
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    gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
    mentre il cipresso nella notte nera
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    quando, rossi di frutti, li credevo feriti
    la salute per me li aveva lasciati
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    Akela il solitario
    Post: 4.085
    Sesso: Maschile
    00 09/06/2007 00:17
    Probabilmente persone che fanno così si sentono sottomesse dalla società e sentono il bisogno di imporsi e dimostrare a se stessi che sono superiosi a qualcuno...

    Beh, il metodo che uso col mio amico, non so come spiegarlo. Lui è molto suscettibile quando vede che qualcuno si fa male, io allora prendo qualcosa di appuntito, o uso le unghie e ad esempio mi graffio le braccia [SM=g27994] ... Non forte(il fatto è che lui si fa male facilmente o si lamenta facilmente e mettendosi nei miei panni crede che mi faccia male), magari faccio anche finta di mordermi e lui si impressiona e cerca di fermarmi. Allora lo ricatto che la finisco solo se la finisce lui, perché se lui non sopporta vedere il dolore allora non deve nemmeno arrecarlo! E che anche le formiche sono esseri viventi e soffrono. Ma lui dice che non sono esseri umani... far capire certe cose alle persone è battaglia persa. Per alcuni sembra davvero troppo difficile mettersi nei panni di un animale [SM=x1169407] .

    "La vera bellezza non si percepisce con gli occhi, ma col cuore"


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    Akyaky
    Post: 1.436
    Sesso: Femminile
    00 09/06/2007 00:35
    Ehm... a lui fa impressione vedere qualcuno che si fa male...anzi che fa finta di farsi male... e pesta le formiche per gioco? [SM=x1169417] non capisco... eccessiva sensibilità da una parte e insensibilità quasi totale dall'altra... [SM=x1169398] ogni tanto avrei voluto studiare psicologia... comunque fai bene, hai trovato il metodo giusto. Dovrebbe anche fare un pochino ragionare... credo. [SM=x1169398]
    Ovviamente però non farti male [SM=x1169390]



    Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
    Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.

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    Quando brillava il vespero vermiglio,
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    la madre disse al piccoletto figlio:
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    Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
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    mentre il cipresso nella notte nera
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    Giovanni Pascoli



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    per questo giurai che avrei fatto il dottore
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