00 16/06/2007 16:03
Ci possiamo provare, ma ahimè, non è colpa della casa editrice economica se l'autore non le ha concesso la pubblicazione del romanzo.

Io penso che sotto sotto ci sia stata una furba strategia di mercato, dove la casa editrice titolare del "brevetto", chiamiamolo così, (e che vende i volumi, purtroppo lo sappiamo, a peso d'oro!)abbia concesso alla Piemme la pubblicazione del solo primo volume.
Ricordiamo che Piemme publica tascabili anche in edizione supereconomica e a me questa manovra puzza di caccia agli acquirenti.
Mi spiego: quando un lettore, catturato dal buon prezzo, compra un volume e lo legge, poi non lascia la storia a metà. Qui si aggiunge il fatto che si tratta anche di un capolavoro letterario e il lettore difficilmente molla il seguito del primo volume e questo, quelli della casa editrice "titolare" (non facco nomi
DELOS!
)lo sanno bene.

E' tutta una mafia; la casa editrice titolare fa pubblicare solo il primo volume. E' il lettore che poi la prende nel bocciolo e deve andarsi a comprare i volumi successivi a 40 euro l'uno perchè in edizione tascabile sono introvabili!

Io la mano alla penna per firmare la richiesta ce la metto, ma secondo me la protesta va diretta a chi vende i volumi a 40 euro, non a Piemme!
Piemme alzerà le mani e dirà "non dipende da noi"

Tra l'altro consideriamo che il volume di un romanzo ben rilegato con la copertina cartonata, ha un prezzo medio in negozio che, proprio a voler esere pessimisti, arriverà ai 17 euro, ma non credo di più.
Dover comprare lo stesso articolo a 40 euro per me è un furto, non so se mi spiego.