00 11/07/2007 16:07
ENPA, AL VIA LA PRIMA CAMPAGNA A TUTELA DI 40 MILIONI DI ANIMALI COSTRETTI IN GABBIA.

Da www.enpa.it

“Io amo gli animali. Vedessi casa mia: pare uno zoo”. Quante volte si sente questa frase. E infatti, insieme a 13 milioni di cani e gatti, nelle case degli italiani vivono ben 40 milioni di altri animali d’affezione: pesci, uccelli, criceti, coniglietti, tartarughe, furetti, serpenti, iguana e via dicendo. Ma se per cani e gatti questo amore può anche esprimersi correttamente, la quasi totalità degli altri nostri compagni con la coda vive in condizioni etologicamente inappropriate e in spazi angusti (gabbie, acquari e teche).
“Uno stuolo di esseri come noi in grado di provare emozioni, piacere e dolore”, spiega Carla Rocchi, antropologa, presidente dell’Ente nazionale protezione animali, “ai quali, spesso senza consapevolezza, si causa sofferenza frustrandone l’istinto alla libertà, immutato nell’arco di poche generazioni di cattività. Occorrono infatti millenni per simili adattamenti”.
Enpa lancia dunque la prima campagna finalizzata da un lato a scoraggiare l’acquisto di questi sventurati animali e dall’altro a stimolare, in chi già li possiede, la realizzazione delle migliori condizioni possibili di detenzione. “Sul sito www.enpa.it”, sottolinea Rocchi, “si possono trovare al riguardo alcuni suggerimenti utili. Con una raccomandazione: questi nostri amici, comunque cresciuti in cattività, non hanno più le risorse per sopravvivere in natura e abbandonarli sarebbe la soluzione peggiore”.
Tutti questi concetti vengono diffusi quest’estate sia con migliaia di locandine affisse presso le aree di servizio autostradali, sia con tre pagine stampa: le simpaticissime immagini vacanziere di una coppietta di criceti in viaggio su una spider, di due pesci che praticano lo sci d’acqua, e di canarini che si rilassano sulla spiaggia si rivelano, purtroppo, i sogni impossibili di tre membri di tali specie, chiusi ciascuno nella sua opprimente prigione.
E se i nostri animali, cani o criceti che siano, li portassimo in vacanza con noi per poterli accudire al meglio? Ottima idea, purché anche questo gesto d’amore non si trasformi in un’involontaria tortura: “In un’auto al sole la temperatura può raggiungere i 70°”, rileva Marco Poli, consigliere delegato del centro Comunicazione e sviluppo Enpa.
Insomma, il problema dei “Pet in prigione” (così è stata denominata la campagna) non è semplice. “Tutt’altro”, risponde Poli, “e infatti per realizzare questa importante ‹prima›, abbiamo visto concretizzarsene un’altra: la cooperazione di due grandi agenzie, talmente grandi da mettere l'obiettivo (il bene degli animali, per anni generosamente perseguito al nostro fianco) al di sopra di qualunque pur comprensibile concorrenza tra competitors che la gente potrebbe aspettarsi”.
McCann Erickson, oltre ai messaggi stampa, ha realizzato un divertente spot radio dove a essere in vendita, in un negozio di animali, è un esemplare… umano. Jwt, con la casa di produzione Moviefarm, ha creato invece lo spot tv, nel quale un tenero cagnetto viene lasciato in un’auto al sole che si trasforma in un forno. “Si tratta di immagini incisive”, conclude Poli, “che, pur non urtando la sensibilità di nessuno, lasceranno un ricordo indelebile nelle coscienze”. (11 luglio)

"La vera bellezza non si percepisce con gli occhi, ma col cuore"