00 05/10/2007 18:53
non credo che lo farò mai [SM=x1169390]
Non fino a quando non riesco a spiegarle che sarebbe solo una visitina e non una trappola... non riesco a dirle che se la metto in macchina per riportarla poi non la lascio lì.
Credo che si spaventerebbe troppo, forse perderebbe quel poco di fiducia che ho conquistato, anche se poi la riporto indietro le riapro comunque una vecchia ferita.

però posso raccontarti che conosco una volontaria che ha cinque cani, e tutte le volte che viene è accompagnata da loro. Purtroppo una è morta, e lei ha adottato Woopy, un'altra cagnetta super terrorizzata. Le prime volte che tornava al canile, tutti i suoi cani sapevano che era una bella gita mente woopy non riusciva a capirlo e rimaneva in macchina. Non scendeva! Non ci voleva più rimettere piede! Ma dopo un po' ha capito e ora si comporta come gli altri. [SM=x1169381]

Grazie a te e al capobranco! [SM=x1169410] [SM=x1169385]



Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.

Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"



Quando brillava il vespero vermiglio,
e il cipresso parea oro, oro fino,
la madre disse al piccoletto figlio:
"Così fatto è lassù tutto un giardino".
Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
mentre il cipresso nella notte nera
scagliasi al vento, piange alla bufera
Giovanni Pascoli



Da bambino volevo guarire i ciliegi
quando, rossi di frutti, li credevo feriti
la salute per me li aveva lasciati
coi fiori di neve che avevan perduti...
e un sogno fu un sogno ma non durò poco
per questo giurai che avrei fatto il dottore
e non per un Dio ma nemmeno per gioco,
perchè i ciliegi tornassero in fiore,
perchè i ciliegi tornassero in fiore
F. de Andrè