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Pistoia: cane picchiato a morte da un parà

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    =Sheryl=
    Post: 737
    Sesso: Femminile
    00 24/08/2007 13:41
    23/08/2007
    La LAV apprende con raccapriccio la notizia dell'ennesimo grave atto di violenza gratuita a danno di un cane indifeso, commesso a Pistoia, il 13 agosto scorso, da un parà: secondo quanto ricostruito dalla Polizia e riportato a mezzo stampa, il giovane avrebbe colpito ripetutamente con un bastone una barboncina di 4 anni, poi quando la piccola cagnolina avrebbe reagito mordendolo a un dito, il giovane l’avrebbe scaraventata contro un muro. Alla scena avrebbe assistito una vicina di casa, richiamata dall’abbaiare del cane. Purtroppo, dopo una notte di agonia, il cane si è spento a causa delle grave lesioni; l’uomo è stato denunciato d’ufficio per il reato di maltrattamento di animali (art. 544 ter del Codice penale) e rischia la reclusione fino a 18 mesi o una multa da 4.500 a 27.500 euro, perché avrebbe portato il cane alla morte.

    “Siamo già al lavoro per seguire il procedimento penale in corso a carico del giovane colpevole di aver brutalmente infierito su questo cane fino a provocarne la morte dopo una terribile agonia, e valuteremo l’opportunità di costituirci parte civile contro il colpevole - spiega la dott.ssa Carla Campanaro dell’Ufficio Legale nazionale LAV - Si tratta di un maltrattamento gravissimo, sia per l'assoluta futilità dei motivi che avrebbero spinto l’uomo ad accanirsi contro un cane di piccola taglia, che per la crudeltà con cui è stato compiuto, aggravato dalla morte dello stesso che comporta un aumento della pena fino alla metà. Purtroppo questi reati sono frequenti e anche in questo campo è necessario educare al rispetto e alla legalità denunciando i colpevoli e portando alla luce le violenze di cui sono vittime gli animali”.

    La LAV ringrazia le autorità di Pistoia, in particolare la Polizia, il consigliere comunale dei Verdi Lorenzo Lombardi che ha preso a cuore la vicenda, e i tanti privati cittadini che hanno permesso di risalire immediatamente al colpevole di tanta barbarie.

    Dal 2004 è attivo il numero LAV “SOS Maltrattamenti” 848.588.544 (al solo costo di una telefonata urbana da tutto il territorio nazionale, è attivo il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle ore 10 alle 17), istituito per dare un aiuto concreto a tutti coloro che vogliono intervenire contro i soprusi a danno degli altri animali. Lo scopo del servizio è quello di diffondere la conoscenza della legge sulla protezione degli animali (L.189/04), di aiutare coloro che intendono presentare una denuncia o un esposto alle Autorità per fatti riguardanti il maltrattamento degli animali e selezionare i casi più delicati per la costituzione di parte lesa e di parte civile della LAV.


    www.infolav.org

    Guardavo quei bei pesci muoversi nell'acqua, guardavo i maialini appesi agli uncini e pensavo a come, a parte la miseria e la fame, l'uomo ha sempre trovato strane giustificazioni per la sua violenza carnivora nei confronti degli altri esseri vienti. Uno degli argomenti che vengono ancora usati in Occidente per giustificare il massacro annuo di centinaia di milioni di polli, agnelli, maiali e bovi è che per vivere si ha bisogno di preteine. E gli elefanti? Da dove prendono le proteine gli elefanti?
    - Tiziano Terzani, "Un altro giro di giostra"
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    Akela il solitario
    Post: 4.085
    Sesso: Maschile
    00 24/08/2007 14:05
    Gentaccia... spero che questo tipo sconti la pena più grande... [SM=x1169378]

    "La vera bellezza non si percepisce con gli occhi, ma col cuore"


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    =Sheryl=
    Post: 737
    Sesso: Femminile
    00 24/08/2007 22:04
    impossibile... è già tanto se sconterà quella minore purtroppo!!

    Guardavo quei bei pesci muoversi nell'acqua, guardavo i maialini appesi agli uncini e pensavo a come, a parte la miseria e la fame, l'uomo ha sempre trovato strane giustificazioni per la sua violenza carnivora nei confronti degli altri esseri vienti. Uno degli argomenti che vengono ancora usati in Occidente per giustificare il massacro annuo di centinaia di milioni di polli, agnelli, maiali e bovi è che per vivere si ha bisogno di preteine. E gli elefanti? Da dove prendono le proteine gli elefanti?
    - Tiziano Terzani, "Un altro giro di giostra"
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    Akyaky
    Post: 1.436
    Sesso: Femminile
    00 27/08/2007 23:46
    Che razza di [SM=x1169394] [SM=x1169414] [SM=x1169400] [SM=x1169400] [SM=x1169378] [SM=x1169391] [SM=x1169438]
    Sono senza parole.



    Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
    Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.

    Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
    E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"



    Quando brillava il vespero vermiglio,
    e il cipresso parea oro, oro fino,
    la madre disse al piccoletto figlio:
    "Così fatto è lassù tutto un giardino".
    Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
    gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
    mentre il cipresso nella notte nera
    scagliasi al vento, piange alla bufera
    Giovanni Pascoli



    Da bambino volevo guarire i ciliegi
    quando, rossi di frutti, li credevo feriti
    la salute per me li aveva lasciati
    coi fiori di neve che avevan perduti...
    e un sogno fu un sogno ma non durò poco
    per questo giurai che avrei fatto il dottore
    e non per un Dio ma nemmeno per gioco,
    perchè i ciliegi tornassero in fiore,
    perchè i ciliegi tornassero in fiore
    F. de Andrè