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Caccia: sequestrati e denunce a Imola da polizia provinciale

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    =Sheryl=
    Post: 737
    Sesso: Femminile
    00 11/09/2007 14:15
    Interventi nel periodo di preapertura della stagione venatoria
    11 settembre 2007 - Due interventi di pattuglie miste di agenti di Polizia provinciale di Bologna e Guardie volontarie della Federcaccia di Imola che sono intervenute nelle campagne della bassa imolese facendo scattare sequestri e denunce.
    La prima operazione e' stata contro un cacciatore che per la caccia da appostamento usava un registratore sul quale erano incisi i richiami di molti uccelli, alcuni dei quali protetti.
    Dopo aver individuato l'appostamento gli agenti sono intervenuti per un controllo del sito. Gli accertamenti sono scattati perche' la pattuglia piu' vicina si e' accorta che dalle gabbie con i richiami vivi legalmente impiegati dal cacciatore, da un po' di tempo non proveniva alcun canto, ma dal terreno antistante l'appostamento si udiva un richiamo sospetto. All'arrivo dei quattro agenti il cacciatore ha cercato inutilmente di nascondere qualcosa all'interno del capanno: l'ispezione ha fatto trovare oltre che un cardellino morto (specie particolarmente protetta) anche un telecomando che serviva per attivare il registratore nascosto poco distante.
    La Polizia Provinciale ha sequestrato armi, prede e registratore e il cacciatore e' stato denunciato per esercizio venatorio con uso di registratore e per caccia nei confronti di specie particolarmente protetta che prevede l'arresto da 2 a 8 mesi o ammenda da 775 a 2.066 euro, oltre al ritiro del porto d'armi.
    Nell' altro intervento Polizia provinciale e Guardie volontarie si sono attivati dopo che due cacciatori avevano lasciato i loro fucili in bella vista sul sedile della loro macchina allontanandosi dalla vettura. Al loro ritorno, dopo una ventina di minuti, hanno trovato ad attenderli le Guardie Volontarie della Federcaccia, un agente ed un ispettore della Polizia Provinciale e sono stati denunciati a piede libero per omessa custodia di armi e munizioni. Anche in questo caso e' prevista un'ammenda e la possibilita' della sospensione temporanea del porto d'armi.
    (ANSA)

    Guardavo quei bei pesci muoversi nell'acqua, guardavo i maialini appesi agli uncini e pensavo a come, a parte la miseria e la fame, l'uomo ha sempre trovato strane giustificazioni per la sua violenza carnivora nei confronti degli altri esseri vienti. Uno degli argomenti che vengono ancora usati in Occidente per giustificare il massacro annuo di centinaia di milioni di polli, agnelli, maiali e bovi è che per vivere si ha bisogno di preteine. E gli elefanti? Da dove prendono le proteine gli elefanti?
    - Tiziano Terzani, "Un altro giro di giostra"
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    Akyaky
    Post: 1.436
    Sesso: Femminile
    00 11/09/2007 19:49
    Bravi!!!!!! [SM=x1169418]



    Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
    Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.

    Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
    E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"



    Quando brillava il vespero vermiglio,
    e il cipresso parea oro, oro fino,
    la madre disse al piccoletto figlio:
    "Così fatto è lassù tutto un giardino".
    Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
    gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
    mentre il cipresso nella notte nera
    scagliasi al vento, piange alla bufera
    Giovanni Pascoli



    Da bambino volevo guarire i ciliegi
    quando, rossi di frutti, li credevo feriti
    la salute per me li aveva lasciati
    coi fiori di neve che avevan perduti...
    e un sogno fu un sogno ma non durò poco
    per questo giurai che avrei fatto il dottore
    e non per un Dio ma nemmeno per gioco,
    perchè i ciliegi tornassero in fiore,
    perchè i ciliegi tornassero in fiore
    F. de Andrè