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Combattimenti!!!!!!!!!!!!!!

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    Nebaska
    Post: 478
    Sesso: Femminile
    00 18/09/2007 21:01

    Nonostante la situazione attuale sia molto migliorata rispetto a 30 o 40 anni fa, circhi e zoo del passato, anche prossimo, sono stati il teatro di molti combattimenti tra animali selvatici. Le prime testimonianze filmate di questa attività risalgono appena al 1930, ma si dispone di un'ampia letteratura e vaste testimonianze sull'interazione dei vari animali, che consentono di soddisfare la curiosità intrinseca al genere umano, senza più la "necessità" di organizzare scontri tra animali in arene.

    In particolare, il leone è stato uno dei maggiori protagonisti degli scontri tra animali e i combattimenti nelle arene contro la tigre sono stati molto frequenti e tra i più ricercati lungo tutto il corso della storia.

    Innanzitutto, vale la pena sfatareun mito: i siti che riportano notizie "storiche" secondo i registri dei tempi dei romani sono poco attendibili a prescindere di quale dei due animali sia citato come vincitore. Asd esempio, secondo le fonti offerte dal sito "Tiger Territory", i leoni vincevano contro le tigri 7 volte su 10. Secondo altre fonti completamente opposte, le tigri vincevano quasi sempre.

    I motivi di mancanza di credibilità, a parte l'ovvia frammetarietà delle notizie, sono i seguenti:

    Ci sono molti libri che affermano la regolare vittoria dei leoni o delle tigri. Chi vincesse più frequentemente è irrilevante, dato che nessuno all'epoca si interessava veramente di registrare le vittorie degli animali. In più, questi combattimenti non erano mai "1 vs. 1", ma c'erano molti animali, anche molto diversi tra loro, che lottavano nelle arene contemporaneamente. Tra la letteratura disponibile, ci sono anche testi che affermano che i leoni erano così deboli che potevano essere uccisi con un singolo colpo alla testa con un randello.

    Molto spesso gli animali venivano tenuti in condizioni di denutrizione per renderli più aggressivi e inclini alla caccia. Questo ed altri fattori possono aver influenzato pesantemente le condizioni degli animali, una volta introdotti nelle arene, ed aver viziato l'esito dei combattimenti.

    In più, le tigri costavano molto più dei leoni, a causa della distanza, e quindi è logico supporre che avessero più tempo per guarire e riposarsi dopo i combattimenti, proprio perché erano costose e rare, mentre i leoni erano costretti a combattere senza sosta. Oppure, a causa della inevitabile lentezza dei mezzi di trasporto a disposizione dell'impero romano, non è da escludere che la maggior parte delle tigri fosse tenuta solo negli anfiteatri di provincia.

    I leoni asiatici venivano usati molto spesso, assieme a quelli africani. Dato che è rinomato che il leone fosse genericamente simbolo di coraggio nell'intero impero romano, per i fan del leone è logica deduzione ed opinione comune che dovesse aver vinto più frequentemente agli occhi dei romani: chi vorrebbe un perdente come simbolo?


    Il patologo e scienziato anatomico Dott. Frank Mendel, esperto in grandi felini e chiamato come supporto da Discovery Channel per l'episiodio di Animal Face-Off "Lion vs. Tiger", è uno dei tanti esperti che ritiene il leone maschio un combattente migliore della tigre, a sua volta una predatrice più valida. I motivi sono, in generale, così riassunti:

    - Il leone é' più alto al garrese, e ciò gli confersce la possibilità di imprimere maggiore forza con gli artigli. La tigre invece è più bassa e lunga, per lo scatto e una maggiore velocità.

    - La criniera del leone sembra avere una funzione protettiva che le tigri non sono abituate a superare. Questa infatti impedirebbe al felino asiatico di adoperare con successo le sue tattiche usuali di caccia, che prevedo un morso alla nuca o al collo, per una morte istantanea: secondo le testimonianze e alcune prove video non validate, le tigri finirebbero quasi sempre per addentare solo la criniera e non il vero bersaglio.

    - Il leone è abituato a combattere in climi torridi ed ha quindi una maggiore resistenza della tigre, specialmente di quella siberiana, che deve difendersi dal freddo intenso e tende a surriscaldarsi molto più velocemente.

    - I contiunui scontri contro altri predatori, come iene, leopardi, ghepardi e gli stessi altri leoni, rendono il leone maschio "naturalmente addestrato" al combattimento. Esso sarebbe anche più abile nel rotolarsi a terra e nel colpire anche con le zampe posteriori.

    - Il leone maschio istintivamente combatte quasi fino alla morte, mentre le tigri tendono a scontri più ritualizzati o a fuggire in seguito a ferite non particolarmente gravi. Il motivo è che il leone, anche se gravemente ferito, può cibarsi grazie alle prede delle leonesse e ristabilirsi, mentre le tigri sono cacciatrici solitarie e, se ferite gravemente, rischiano di morire di fame ancor prima che per le ferite.

    Altra peculiarità rilevante nello scontro "leone contro tigre" è che la "famosa" differenza di taglia tra leoni e tigri sarebbe minore di quel che si pensa comunemente. Le tigri siberiane, o di Amur che dir si voglia, sembrano molto più grandi perché hanno il pelo più folto e delle notevoli scorte di grasso per difendersi dal freddo intenso ma, a parità di massa magra, la differenza di peso col leone non è così significativa. Inoltre, pochi sanno che le tigri delle SanderBans, zona paludosa dell'India, sono più piccole dei leoni e che i più grandi esponenti della sottospecie del leone d'Atlante, recentemente estinto non per cause naturali ma per la caccia spietata, arrivavano a pesare solo 30 kili in meno delle più grosse tigri siberiane, ed è facile immaginare che, su un peso approssimativo di 300 kili, sia una differenza ininfluente.

    Moderni studi e ricerche sul campo dimostrano comunque che le differenze tra tigre e leone, a livello anatomico, sono veramente esigue, se non per alcuni dettagli. Nel complesso, sono animali molto simili, tant'è che possono riprodursi in cattività generando ibridi come la ligre o il tigone, e, al dilà delle statistiche, c'è da considerare la varianza all'interno della stessa specie, dove alcuni animali sono più forti di altri così come esistono esseri umani con un fisico base più o meno adatto per particolari attività fisiche.

    Un altro mito riguarda l'interazione del leone con la tigre in natura: sebbene il leone e la tigre sono entrambi presenti in India, questi hanno habitat di caccia radicalmente diversi e l'interazione tra il leone indiano, comune nella foresta di Gyr, e la tigre è attualmente nulla, a causa delle modifiche all'ambiente causate dall'uomo. Studi scientifici hanno dimostrato che la riduzione di numero del leone in India non è in alcun modo collegata all'interazione con la tigre. Vi sono anche prove che le tigri, che solo in passato condividevano l'habitat naturale con i leoni e, comunque, in modo del tutto marginale e molto sporadico, venivano spesso uccise dai maschi di questa specie, quando ingaggiavano battaglie per prede o per il territorio. Tuttavia, la foresta di Gyr non è il territorio ideale per la tigre e quindi anche altri fattori potrebbero aver influito sull'interazione in natura delle due specie. Conferme di quest fatto vengono proprio da uno dei massimi esperti sulle tigri, il grande Kailash Sankhala ([[6]] o [7]), che è stato il primo a battersi per il progamma di tutela della tigre.

    Ovviamente, gli altri felini sono di taglia troppo inferiore rispetto a quella del leone, affinché sussista la necessità di un confronto.

    Nonostante il parere degli esperti, vi sono voci non valide che vedono le tigri come il felino dominante. Tutti i vantaggi del leone a livello strutturale non sarebbero bastati a compensare la massa, la ferocia e la potenza fisica superiore della tigre, più aggressiva, con una maggiore propensione allo scatto e al balzo e, in generale, più abile nel combattimento, quindi la sua vittoria qualche volta non viene riconosciuta leale.

    Al giorno d'oggi, è possibile trovare testimonianze a favore di entrambi gli animali provenienti da diversi zoo e bioparchi. Per l'errore umano, oppure a causa di scelte direttive che vedono leoni e tigri condividere le stesse grandi aree nei bioparchi, è capitato più di una volta che le tigri e i leoni siano entrati così in competizione diretta, il cui esito si è spesso concluso con la tragica morte di uno dei due animali.

    Nessuna testimonianza sembra quindi completamente attendibile e,certamente, non è utile ne etico creare artificialmente situazioni di confronto.

    (Per approfondimenti: Leo Tigris Elite: forum dedicato alla discussione pacifica dell'argomento. Lingua inglese.)






    Anche se le tigri sono state le principali rivali dei leoni, non sono state affatto le uniche. Specialmente negli anni '70 in California andavano molto di moda gli scontri tra grizzly e tori, ma questi ultimi venivano uccisi dagli orsi così facilmente che non rappresentavano un valido sfidante e così riducevano il divertimento per l'inrattenimento: vennero così sostituiti con i leoni, più aggressivi. Questi combattevano con prodezza, ma venivano sconfitti con la stessa facilità dei tori per un semplice fatto: anche se meno agile dei leoni, l'orso dispone di una struttura muscolare e scheletrica eccezionalmente densa, e di una straordinaria forza fisica che gli consentono di spaccare con la stessa facilità il cranio dei tori così come la schiena dei leoni. Questo perché il fisico dei felini è molto più elastico per la necessità di avere un buono "scatto" per la caccia, e quindi troppo poco resistente per poter incassare i colpi dell'orso, almeno quel tanto che basta per avere il tempo di azzannare l'orso alla giugulare.

    In natura, invece, si sa di tigri che predano gli orsi in Cina. In Asia, infatti sono presenti sia l'orso nero asiatico (Ursus thibetanus) che l'ursus arctos isabellinus, ovvero l'orso bruno himalayano. Questo è un vicino parente del grizzly americano, rispetto al quale è poco più grande ma meno aggressivo, ed entrambi gli orsi sono nemici giurati della tigre. E' risaputo di tigri che si cibano di cuccioli o esemplari ancora non completamente sviluppati di questi animali, quando se ne presenta la possibilità, ma gli esemplari di orso bruno himalayano adulti non rientrano nel menù delle tigri e, anzi, sono noti i frequenti casi in cui questi si impossessano delle prede delle tigri.

    In questa circostanza, il peso e le usuali strategie di caccia della tigre si rivelano migliori delle doti del leone, anche perché la folta criniera non sembra conferire alcuna particolare protezione contro lo stile di difesa dell'orso, basato sull'utilizzo delle zampe anteriori e non sul morso alla giugulare. Questo rende il grizzly come "carnivoro definitivo", ma è di fatto un predatore mediocre e puramente opportunista, capace di cacciare caribù, cervi e bisonti solo occasionalmente.

    A questo punto, viene spontaneo il confronto con l'orso polare che, sebbene di dimensioni maggiori, ha sviluppato una struttura meno resistente a causa delle necessità di caccia e dell'adattamento al nuoto. Vi sono prove del fatto che gli orsi grizzly, più aggressivi e con artigli più sviluppati, mettono regolarmente in fuga i cugini bianchi, quando questi invadono le coste del Canada durante le stagioni fredde, prima del periodo del letargo.


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    Tra le vittime più frequentemente utilizzate negli scontri nelle arene, vanno ricordati anche i seguenti animali, alcuni dei quali sono stati impegati solo dopo la scoperta delle americhe.

    - il giaguaro, che dispone della struttura cranica più potente tra i grandi felini.

    - il puma, di dimensioni leggermente ridotte ma comunque temibile avversario, è stato spesso costretto a combattere contro lupi e, oggigiorno, viene ancora usato per addestrare i dogo argentini, che combattono spesso in coppia.

    - il lupo, che vanta una pressione del morso due volte maggiore e i canini molto più sviluppati, rispetto a un cane di pari dimensioni, nonché una grande resistenza fisica.

    - cani selezionati ed addestrati al combattimento.

    Nella storia sono stati impiegati anche elefanti, rinoceronti, bufali, leopardi, gorilla, oranghi e scimpanzè e praticamente qualunque tipo di animale che l'uomo è riuscito a catturare e che abbia dimostrato di poter intrattenere il pubblico, incluse manguste contro cobra.

    (Per maggiori approfondimenti, si consiglia di visitare il sito (lingua inglese) "Tiger territory": [9] oppure di seguire la serie "Animal face-off" )

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    Akyaky
    Post: 1.436
    Sesso: Femminile
    00 19/09/2007 23:31
    Ovviamente trovo abominevole il tutto... e purtroppo combattimenti tra cani se ne fanno ancora... [SM=x1169378] più di quanto si pensi... [SM=x1169385]



    Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
    Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.

    Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
    E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"



    Quando brillava il vespero vermiglio,
    e il cipresso parea oro, oro fino,
    la madre disse al piccoletto figlio:
    "Così fatto è lassù tutto un giardino".
    Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
    gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
    mentre il cipresso nella notte nera
    scagliasi al vento, piange alla bufera
    Giovanni Pascoli



    Da bambino volevo guarire i ciliegi
    quando, rossi di frutti, li credevo feriti
    la salute per me li aveva lasciati
    coi fiori di neve che avevan perduti...
    e un sogno fu un sogno ma non durò poco
    per questo giurai che avrei fatto il dottore
    e non per un Dio ma nemmeno per gioco,
    perchè i ciliegi tornassero in fiore,
    perchè i ciliegi tornassero in fiore
    F. de Andrè