Koni, il labrador di Putin salva un parco dai costruttori
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lastampa/lazampa/
MOSCA
Hanno piantato un boschetto di 55 betulle, una per ogni anno di vita del presidente Vladimir Putin, e si preparano a erigere un monumento alla cagnetta labrador del leader del Cremlino, Koni: non per piaggeria, ma per scoraggiare gli speculatori edili.
L’idea, racconta oggi il quotidiano Izvestia, è venuta agli inquilini di due caseggiati di San Pietroburgo, che vogliono difendere il piccolo parco giochi fra gli edifici dalle grinfie dei costruttori.
«Sarà un monumento di bronzo, che ritrarrà Koni e la sua cucciolata - spiega Violetta Smetanina, leader del gruppo di iniziativa - e siamo pronti a scommettere che nessun burocrate vorrà alzare la mano contro il cane di Putin e rilasciare permessi di costruzione».
L’idea potrebbe scatenare imitatori: già nelle vicinanze di Stavropol, un gruppo di cittadini intenzionati a salvare un bosco dalla speculazione edilizia lo hanno intitolato al presidente, e per maggior precauzione hanno attaccato agli alberi fotografie di Putin. La mossa, a quanto pare, ha funzionato, dato che la locale procura ha aperto una inchiesta sulla concessione dei permessi di costruzione.
"La vera bellezza non si percepisce con gli occhi, ma col cuore"