Aky, come al solito io ho un pessimo rapporto con le parole. Ho generalizzato quando ho parlato -male- dei maneggi, ma ti assicuro che immagino, pur senza averne esperienza, che esistano maneggi impostati nel modo giusto, quello che intendiamo tu ed io. Questo pur partendo dal presupposto che, dal punto di vista e dalla sensibilità di una persona che ama veramente gli animali e che conosce fin troppo bene la natura umana, la sola idea del maneggio. in linea di
principio, infastidisce un po'. Sono convinta che esistono maneggi animati dallo spirito giusto, ma immagino anche che per trovarli sia necessario girarne molti, come tu mi confermi, soprattutto per una completamente "fuori dal giro" come me. Infatti all'epoca avevo previsto anche questo, e proprio per questo ho lasciato perdere: per arrivare a trovare il posto giusto avrei dovuto vederne un certo numero che... non mi stavano proprio bene! E mi avrebbe fatto male
vedere coi miei occhi cose che conosco solo in teoria... allora ho optato per non accostarmi ai maneggi, discorso chiuso. Non era poi un'esigenza indispensabile per me, non può mancarti una cosa che non hai mai provato. Per me voleva essere solo una maniera di avvicinare un po' anche i cavalli, dopo essermi scoperta questo trasporto indescrivibile verso tutti gli animali, dal momento che vivendo nelle nostre città è l'unico modo, per uno che non ha avuto la fortuna di crescerci in mezzo o di avere un cavallo per amico fin da bambino. Pazienza, mi accontento di ammirarne qualcuno nel corso di qualche gita in campagna, cavalli e anche asini (i quali mi ispirano una tenerezza tutta speciale!).
...Tra l'altro l'estate scorsa avevo conosciuto una ragazza molto giovane che si era appena iscritta al forum hobby animali, la quale ha dato involontariamente lo spunto all'admin per aprire una sezione sui cavalli; pur non sapendo nulla di cavalli io mi sono intrufolata in discussioni un po' tecniche tra lei e la mod, due persone appassionate e competenti che fin dall'infanzia praticano cavalli, solo per fare piccole considerazioni di carattere etico. Beh, con mia piacevole sorpresa ho scoperto che questa ragazzina ha una profonda, autentica sensibilità verso i cavalli e verso gli animali in animali
in generale, non appartiene affatto alla categoria stile "cavallo = status"... una dei soliti elementi che tu ben conosci (e anch'io, pur se non per esperienza diretta), abbiamo avuto uno scambio piacevole ed istruttivo in cui abbiamo scoperto punti di vista molto molto vicini. Pensa che lei si è offerta più volte di darmi lezioni di equitazione (è della mia città) dopo aver dichiarato che da quel che ho scritto secondo lei (che conosce e ama i cavalli) io avrei l'atteggiamento "giusto" per accostarmici, insomma ne sarei degna... la proposta mi ha fatto piacere, ma ho gentilmente declinato l'invito. Eppure sono sicura che mi inviterebbe in un maneggio "sicuro", il fatto che lo frequenti lei è una garanzia.
Sono felicissima nell'apprendere (e credo alle tue valutazioni, perchè tu sei una fonte attendibile! Specialmente in questo campo.) che esistono posti come quello che hai descritto, dove insegnano ai bambini il rapporto "giusto" col cavallo, un rapporto alla pari, di assoluto rispetto, al di là di ogni barriera inter-specista. Credo che si tratti di uno dei percorsi educativi più efficaci ed evoluti che esistano, un cosa grandiosa... chi non se ne rende conto ha
vedute limitate!
Il libro che hai segnalato "Asvanara", dev'essere interessantissimo ed hai ragione, pare che contenga le risposte alle domande che mi sono posta sui cavalli, punto per punto, prima o poi bisogna che me lo procuri.
Riguardo alla definizione "animalista", ti dirò: nemmeno a me piace, so che a molti suona estremistica, ne ha tutto il sapore e in effetti non hanno torto, stando alle regole del nostro lessico la desinenza "ismo" designa sempre la degenerazione, l'esasperazione di una tendenza, in un certo senso non è errato associarla ad una qualsivoglia forma di fanatismo. Chi si definisce "animalista" spesso viene guardato come un fanatico ed è comprensibile, suscita fastidio
e a volte senso di provocazione.
Tuttavia, in certi contesti, nell'ambito di certi discorsi presi da secoli come un assunto, magari di fronte a un certo tipo di provocazione che puoi immaginare, anch'io mi definisco "animalista", consapevole del rischio di essere guardata con sospetto quando non con disprezzo.
Mi accade di autoattribuirmi questa specie di etichetta (e io odio le etichette di ogni tipo, credimi!) da quando, in seguito all'incontro con gli "animalisti" veri, gli attivisti, ho "preso coscienza" e ho "sentito" di aderire alle loro battaglie riguardo a... tutto ciò che tu conosci perfettamente. Per mia natura e per principio io non mi riconosco in alcun gruppo di appartenenza; diciamo il movimento animalista e l'unico per il quale mi sono sentita di fare un'eccezione.
Poi ho una certa esperienza di vita per cui so benissimo che all'interno di ogni gruppo umano o associazione finalizzata, in teoria, agli scopi benefici più disparati, c'è sempre, purtroppo, della speculazione. Voglio dire, so che anche all'interno delle associazioni animaliste, le cui battaglie, di solito, mi toccano fin nel profondo come nessun'altra, non tutto è trasparente: dove l'essere umano si attiva, accade sempre così.
Ma a me interessano solo i veri soggetti, in questo caso gli animali, che sono i protagonisti, i beneficiari (almeno in teoria!) di queste lotte, proteste, denunce, campagne di sensibilizzazione. Io ci credo che anche in questo settore di "lotta per la giustizia" ci siano dei veri idealisti, convinti di ciò che per cui si battono, e che ci credono veramente. Ecco, io questi li affianco e li appoggio con tutto il cuore, che mi debba etichettare come "animalista" o no. Spero sempre che, unendosi, qualche risultato sia pur piccolo ogni tanto, piano piano, si riesca ad ottenere. Piuttosto che rimanere con le mani in mano, preferisco appoggiare loro, in quel poco che posso, non curandomi dell'opinione diffusa che ogni tanto ti guarda con ironia o malcelato disprezzo perchè anzichè pensare alle "cose più importanti", come salvare vite umane, tu pensi agli animali. ...Beh, io dico semplicemente che ci vorrà ben anche qualcuno che si occupa di difendere i diritti dei più oppressi, no? Ma questo è il solito discorso utopistico che auspica di far cadere le barriere inter-speciste, e so bene che i tempi sono ben lontani dall'essere maturi per accettarlo, nè si può realisticamente pretenderlo (se mai accadrà, e io onestamente non ci credo... oltretutto sono anche molto pessimista!). ...Però, suonerà retorico, ma io sento nel cuore di andare avanti continuando a buttare piccoli semi in difesa degli animali, anche se non servirà a niente. Mi sarò spiegata malissimo, ma penso che tu capisca. E il discorso sarebbe lunghissimo e complesso, ma con te non occorre proseguirlo perchè tu sai benissimo ciò che ci sarebbe ancora da dire, quindi la pianto con le chiacchiere.
Bacissimi!