00 13/11/2007 09:10
Gli strumenti di scavo degli scimpanzé

I risultati sono importanti poiché documentano che l’uso di strumenti di scavo per la ricerca di cibo non è un comportamento esclusivamente umano, e forniscono anche indicazioni sul ruolo del cambiamento delle abitudini alimentari nell’evoluzione degli ominidi

Una delle capacità cruciale per i nostri primi antenati che hanno lasciato le foreste per abitare spazi più aperti è stata l’abilità di reperire il cibo nel sottosuolo.
Ora un gruppo di scienziati riportano che per la prima volta che gli scimpanzé nella regione di Ugalla, in Tanzania, i nostri parenti filogeneticamente più vicini, utilizzano comunemente bastoncini e pezzi di corteccia per scavare il terreno ed estrarre radici, tuberi e bulbi commestibili.

Il risultato della ricerca è riportato sull’ultimo numero della rivista “Proceedings of the National Academy of Sciences” e per la prima volta documenta l’uso di strumenti di scavo nei primati non umani,

James Moore, antropologo dell’Università della California a San Diego, che ha coordinato le ricerche nel sito fin dal 1989 nell’ambito dell’Ugalla Primate Project, ha spiegato che i risultati sono importanti poiché documentano che l’uso di strumenti di scavo per la ricerca di cibo non è un comportamento esclusivamente umano, e forniscono anche indicazioni sul ruolo del cambiamento delle abitudini alimentari nell’evoluzione degli ominidi.
I cambiamenti che si sono verificati nella dentatura e nella mascella dei primi ominidi, simili a scimpanzé, forniscono la prova di un cambiamento, avvenuto tra 4 e 3 milioni di anni fa, nelle loro abitudini alimentari, verso cibi che richiede una intensa masticazione, come appunto i tuberi e le radici.

“Gli scimpanzé non sono australopitecine: per questo motivo non possiamo inferire il comportamento dei nostri antenati da quello che queste scimmie hanno attualmente, ma se integrate con la ricerca su fossili e registrazioni paleoclimatiche le analogie moderne sono utili per studiare il nostro passato”. Ha spiegato Moore. “In questo caso, gli scimpanzé di Ugalla suggeriscono che le risorse del sottosuolo erano alla portata dei nostri antenati con dimensioni cerebrali e morfologia delle mani simili.”

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