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Creature dell'acqua.

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    ariel.46
    Post: 229
    Sesso: Femminile
    00 27/11/2007 18:19

    Cosa si nasconde davvero nei fondali di laghi e oceani?
    Chi può dire con scientifica certezza che negli abissi non vivano gli esseri misteriosi di cui narrano le leggende?

    Qualcosa di strano nuota nelle acque dei mari e dei laghi: specie ignote che la scienza ritiene estinte o addirittura inesistenti. Eppure, a volte, le impossibili creature che popolano le antiche leggende marinare smentiscono i dubbi degli zoologi ed emergono in superficie, lasciandosi avvistare e, nei casi più fortunati fotografare: è stato così che sono state scoperte creature come il celacanto, un genere di pesce fossile risalente a 300 milioni di anni fa, di cui è stata rinvenuta nel 1938 una specie ancora vivente, o il calamaro gigante, ritrovato nel 1996 nelle reti di un peschereccio neozelandese.
    A cavallo dei secoli XIX e XX, numerosi testimoni affermarono di aver avvistato dei serpenti di mare, tanto che per la specie fu coniato un nome: scoliophis atlanticus.
    Nessun esemplare venne mai catturato. Tuttavia nel 1930, il dottor Anton Bruun ebbe occasione di studiare un essere serpentiforme e semitrasparente, lungo circa un metro e ottnta, catturato dalla nave oceanografica Dana.
    L’essere sembrava una enorme larva di anguilla: mantenendo le proporzioni da adulto sarebbe cresciuto fino a venti o trenta metri.
    Frequenti sono anche stati i ritrovamenti sulla costa di grosse creature in avanzato stato di decomposizione, la cui natura era assolutamente irriconoscibile: dall’essere con sei arti rinvenuto nel 1808 nelle isole Orcadi, alla “cosa” rosa-argentea arenatasi in Florida nel 1896, sino ai resti parzialmente congelati di un animale peloso di sette metri scoperti a Gracier Island (Alaska) nel 1930.
    Nel 1960 vi furono due ritrovamenti di questo genere: a Cap Ferrat (in Francia) e in Tasmania. Quello stesso anno il regista Federico Fellini, affascinato dal mistero, fece apparire un mostro marino arenato sulla spiaggia nel finale del suo film “La dolce vita”.

    Un discorso a parte meritano però le creature misteriose che, a detta di molti, popolano i laghi delle isole britanniche e dell’America settentrionale.
    Il più celebre di tutti è il mostro di Loch Ness: il lago scozzese è divenuto ormai una meta turistica per tutti coloro che, dai primo avvistamenti risalenti al 1933, si appostano per ore e giorni nella speranza di vedere “Nessie”, come viene infatti chiamato l’essere dall’aspetto rettiliforme scorto più volte mentre nuotava nel lago.
    Dai vari tentativi di fotografarlo, nessuno coronato da vero successo, è stato tuttavia possibile ricostruire la forma più probabile. Il lungo collo dell’animale, che in un primo tempo aveva fatto pensare a una sorta di enorme serpente, prosegue con un corpo tozzo dotato di pinne che lo rende simile a creature realmente esistite:il plesiosauro e l’elasmosauro.
    Storie analoghe ri raccontano sulle sponde di diversi laghi tra la Scozia e l’Irlanda.
    Ma come possono essere sopravvissuti animali marini ritenuti estinti?
    E come possono essere finiti nelle acque dei laghi?
    Il dilemma resta anche se l’afflusso turistico dovuto a queste misteriose apparizioni ha generato più volte qualche idea bizzarra.
    Un caso paradossale fu quello avvenuto a Silver Lake (New York) nel 1955: l’avvistamento di un serpente di lago scatenò un’incontenibile afflusso di curiosi…
    Finchè non si scoprì che la creatura era in realtà un ingegnoso apparecchio realizzato in gomma da un astuto imprenditore locale.
    Più credibili invece, anche se poco documentati fotograficamente, i mostri del lago Walker (Nevada) , dei laghi Flathead e Waterton (Montana) e quello del lago Champlain (Vermont).
    Quest’ultino, chiamato familiarmente Champ, non sarebbe solo: ne esisterebbero almeno una dozzina, secondo l’esperto locale Dennis Hall.
    Questi nega che si tratti di un plesiosauro, come sostengono alcuni, e ha coniato per la specie il nome di Champtanystropheus, ricollegandosi ad un altro rettile acquatico preistorico, il tanistrofeo, dotato di zampe.
    In America, l’uomo bianco può contare solo sulle osservazioni compiute in poco più di duecento anni.
    Ma gli Indiani conoscono i loro laghi da molto più tempo e spesso sono stati loro a fare luce su certi avvistamenti.
    In Canada, nella Columbia Britannica. Sembrava che qualcosa vivesse nelle acque del lago Okanagon; si credeva che l’essere avesse fatto la sua tana in una grotta sull’isola di Ogopogo.
    Nel 1974 una donna bianca rivelò di aver visto un essere serpentiforme nel lago, scatenando interesse e curiosità.
    In realtà la creatura, ora conosciuta come ogopogo, era ben nota agli Indiani del luogo, che la chiamavano N’ha-atik “diavolo del lago”.
    Da quanto scoperto sinora l’ogopogo, a differenza di molte altre creature simili, non sarebbe un rettile, ma un mammifero.
    La sua descrizione coincide infatti con le ricostruzioni fatte dai paleontologi di un mammifero marino conosciuto come zeuglodonte.
    E’ così, dunque, che è nata la categoria dei criptozoologi: scienziati in grado di fondere la zoologia e la paleontologia e di indagare sulla possibile esistenza di esseri viventi ancora del tutto sconosciuti all’uomo moderno.

    Nel profondo degli abissi.
    Una grande parte del Pianeta Terra è ancora del tutto sconosciuta all’uomo. Chi o cosa popola gli abissi del mare? Fino a poco tempo fa, l’esistenza dei luminescenti e mostruosi pesci abissali era inimmaginabile. Quali altri sorprese ci attendono a maggiori profondità? Una delle ipotesi è che le creature mostruose talvolta avvistate nei mari siano in realtà abitanti degli abissi risaliti in superficie.
    Inquietante al proposito l’ipotesi avanzata nel romanzo Meg di Steve Alten, secondo cui il Carcharodon Megalodon, progenitore dei moderni squali lungo circa 25 metri, vivrebbe ancora in un favorevole microclima in profondità e potrebbe, in circostanze particolari, tornare a galla e scoprire un nuovo mondo pieno di ottimo cibo…

    - tratto da Dimensione Ignoto –

    Ariel.






















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    Akela il solitario
    Post: 4.085
    Sesso: Maschile
    00 27/11/2007 20:42
    Certo, nelle acque del nostro pianeta, ben 2/3 della sua superficie, ci saranno migliaia di segreti ancora da scoprire, e chissà se verranno mai scoperti. In effetti, più un animale resta ignoto all'uomo e più sono le sue possibilità di sopravvivenza.
    Per quanto riguarda gli strani ammassi organici che di rado vengono ritrovati sulle coste, probabilmente si tratta di globster, ovvero resti in putrefazione di grossi animali marini, come ad esempio le balene. Ecco qui un articolo che ne parla:
    www.chupacabramania.com/articoli/strane_creature/il_tr...

    E sui mostri dei laghi, gli avvistamenti sono tanti, in America soprattutto, ma probabilmente una grossa fetta saranno invenzioni o sviste (un lago col suo mostro attira turisti). Una parte invece, magari sono reali, forse esiste davvero una specie di serpente marino a noi sconosciuta, anche perché molti avvistamenti, in mare o nei laghi d'America, parlano di un serpentone dalla testa simile a quella di un cavallo o un cane. Mah...

    "La vera bellezza non si percepisce con gli occhi, ma col cuore"