00 22/02/2008 00:14
E lo è, infatti. Credo che la tua mod abbia ragione, sai? La differenza sta proprio qui: tra il sentirsi compagno e il sentirsi padrone. Tu ti senti talmente tanto compagna da accettare che il cane abbia uno spirito d'iniziativa assolutamente libero e spontaneo, mentre in tanti vogliono fare i padroni soltanto per addestrare un robot, come dicevamo prima. E' giusto che si prenda una posizione così netta e io la condivido.
E' solo che si può trovare una via di mezzo. La parola addestramento è brutta da sentire, sa di trincea, di forze armate, di violenza, a volte. Come parola io personalmente la odio. Quello che però so è che si può integrare (parola che uso al posto di addestrare) un cane nella nostra vita comune continuando ad essergli compagni. Senza, cioè fare i padroni.
Ma capisco anche la tua esasperazione, dettata da tanti segnali di insofferenza e che ti porta verso un atteggiamento di assoluta tolleranza verso il tuo amico. Lo capisco; io lo faccio come mamma, perchè un cane, come ti ho detto, non ce l'ho. So però che anche qui sul forum abbiamo smpre fatto un gran cattivo sangue, soprattutto per queste maledettissime museruole, accidenti a loro!
Per farla breve quello che penso è che non esista una scelta giusta o sbagliata sull'addestramento, a patto che l'aniamle si valorizzi e si rispetti. Sia chi sceglie di addestrare un cane, sia chi sceglie di non farlo, ha le proprie ragioni. Nessuno dei due sbaglia. L'articolo ha ragione. per me sono solo due modi diversi di essere padrone.